Truffa informatica, azienda perde centinaia di migliaia di euro: “Un pericolo quotidiano”. Collaborazione tra Confindustria e polizia postale – AUDIO

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“Salve, abbiamo modificato l’IBAN del nostro conto corrente, potete effettuare il pagamento a queste nuove coordinate”. E così l’azienda, credendo di pagare un fornitore, ha consegnato centinaia di migliaia di euro a un gruppo di truffatori informatici. Già, perché il fornitore era reale, ma la mail no. In sostanza, il gruppo di truffatori hacker è riuscito ad accedere ai database dell’azienda venendo a conoscenza dei nomi dei fornitori. A quel punto il gioco è stato facile: i malviventi hanno inviato una mail all’azienda fingendosi i fornitori e comunicando la falsa variazione dell’IBAN, un IBAN grazie al quale i truffatori sono riusciti a ottenere una somma ingente di denaro. Questo è il dramma a cui ha dovuto fare fronte un’azienda piacentina nelle scorse settimane.

Pericoli quotidiani

“Ma tentativi di truffa e attacchi informatici sono ormai quotidiani”, commenta il presidente di Confindustria, Nicola Parenti. E il problema è che la tecnologia, da questo punto di vista, non aiuta, anzi. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale è possibile clonare la voce di un dirigente, replicare immagini credibili, insomma rendere la truffa quasi infallibile. Per questo motivo le aziende devono correre ai ripari. E per correre ai ripari è necessario che specialisti del settore parlino ai dipendenti e ai dirigenti spiegando loro i rischi, le tecniche, i pericoli e i modi per difendersi. In questa direzione va il Protocollo d’intesa tra il Centro Operativo per la sicurezza cibernetica dell’Emilia-Romagna e Confindustria Piacenza, siglato questa mattina in questura a Piacenza.

Truffe informatiche in crescita

Sì, i reati informatici e quelli che avvengono attraverso le piattaforme internet si sono moltiplicati. E non solo per il singolo cittadino, ma anche per le grandi aziende, per lo Stato. E quindi bisogna garantire la sicurezza attraverso una più attenta e capillare formazione di chi deve gestire le aziende e di chi deve gestire la sicurezza del nostro Paese. Quindi si è creata una rete importante e su tutti i territori provinciali si stanno sottoscrivendo protocolli con Confindustria proprio per tutelare questi asset, che sono asset economici, è vero, di singole aziende, ma che incidono sulla sicurezza dello Stato”, commenta il questore Ivo Morelli.

“Una forma di tutela”

Sicuramente è una forma in più di tutela perché l’obiettivo del protocollo è quello di condividere informazioni ma anche di cooperare tutte le volte in cui ci sarà un attacco. Quindi lo scopo è di prevenzione ma è anche volto al contrasto dei crimini informatici. L’obiettivo comune è quello ovviamente di limitare i danni e di fare in modo che non ci sia un danno non soltanto in termini di perdita dei dati da parte delle aziende perché la cosa che fa più gol ai criminali sono i nostri dati, i dati sensibili, ma anche quello ovviamente di non far perdere operatività all’azienda con danni economici e anche con danni per i lavoratori e quindi per il tessuto economico del paese”, spiega Cristina Fagone, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia Romagna della Polizia Postale.

Rischi quotidiani

È un protocollo che serve per cercare di prevenire e contrastare questi attacchi informatici che negli ultimi tempi, soprattutto negli ultimi mesi, stanno diventando, non più un caso raro, ma una situazione quasi quotidiana. Quindi dobbiamo migliorare assolutamente la nostra consapevolezza e cercare di dare cultura a tutte le nostre aziende con l’aiuto in questo caso della Polizia di Stato e della Polizia Postale perché è fondamentale fare rete. Qui la tempestività è veramente molto importante quindi cercheremo insieme di fare anche dei corsi, il primo dei quali è in programma proprio oggi. Le tecniche di questi attacchi sono sempre più puntigliose e precise anche grazie all’intelligenza artificiale e diventa sempre più complicato contrastare questi attacchi”, commenta il presidente di Confindustria, Nicola Parenti.

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