E’ giunto il momento di fare il punto per il progetto EUthentic Voices, promosso dal Consorzio Sol.Co con il sostegno del Comune di Piacenza e della Regione Emilia Romagna. Progetto iniziato lo scorso ottobre e che oggi, al teatro Politeama, ha visto la degna conclusione davanti a centinaia di studenti. EUthentic Voices si poneva l’obiettivo di accendere nei giovani il senso civico attraverso lo sguardo del giornalismo.
Un progetto che ha voluto rispondere a un fabbisogno educativo e partecipativo, nell’intento di fornire alle diverse realtà coinvolte strumenti di analisi, comunicazione e narrazione critica per riconoscere, interiorizzare e promuovere i valori fondanti dell’Unione Europea – pace, solidarietà, giustizia, libertà – alla luce delle sfide contemporanee.
Il percorso proposto alle scuole era rivolto in via prioritaria ai rappresentanti di istituto delle scuole secondarie di secondo grado, ai membri della Consulta provinciale degli studenti, alle redazioni delle testate scolastiche e ad alcune classi dei corsi professionali del Tutor e del Don Orione. Nel corso di queste settimane si sono tenuti incontri formativi curati dalla giornalista freelance Sofia Nardacchione, esperta di storytelling; dal giornalista radiofonico e autore di podcast Federico Lacchè di Open Group; e dal giornalista e videomaker Mattia Motta, collaboratore de Il Manifesto ed ex segretario generale aggiunto della Fnsi.
Lo spettacolo su Ventotene
L’evento conclusivo ha offerto alle redazioni delle testate studentesche l’opportunità di presentare i propri lavori ai direttori degli organi di informazione locali. A seguire, sul palco del Politeama è andato in scena Ventotene, spettacolo teatrale della compagnia Alibi dedicato alle figure protagoniste di una pagina fondamentale della storia europea.
“Riflettere su Ventotene e su come la prima idea concreta di un’Europa sia nata in un momento di guerra devastante, di genocidi. Non è nato nell’ambito di una riunione, di un congresso sull’economia o sulla ricerca scientifica. Questo è un elemento che deve far riflettere e ci auguriamo che faccia riflettere i ragazzi che abbiamo coinvolto questo spettacolo. C’è la sala piena, è molto bello, speriamo che tutto questo possa contribuire anche a godersi loro i risultati che sono stati ottenuti e i valori dell’Europa”, spiega Paolo Menzani della cooperativa Sol.Co. che ha coordinato il progetto.
Un’opportunita per diventare buoni cittadini
“Oggi siamo qua per l’ultimo evento, quindi l’evento di restituzione di EUthentic Voices. È un progetto, a mio avviso, importantissimo perché responsabilizza sul proprio dovere da cittadino, non solo italiano, ma anche per quanto riguarda l’Unione Europea. Ed è giusto che noi giovani, soprattutto chi ha già compiuto 18 anni o chi li sta per compiere, sappia come si deve comportare un buon cittadino”, spiega Riccardo Tutino, del liceo scientifico San Benedetto.
“Io ho partecipato al progetto con Federico Lacche, giornalista che dirige la Radio Libera, una radio contro le mafie. Ho trovato questo incontro veramente molto formativo, interessante ed emozionante perché abbiamo discusso di temi come la mafia, ma anche l’immigrazione. Temi molto importanti che, anche se spesso non ci toccano in prima persona, sono molto attuali e più diffuse di quello che pensiamo. Lui, con semplici parole, è riuscito a emozionare anche perché abbiamo ascoltato delle registrazioni, quindi delle testimonianze, di ragazzi in carcere. Ci ha fatto capire come la radio e in generale i podcast siano molto importanti per la comunicazione e come la radio possa spingere le persone a raccontare del proprio passato. Quindi penso sia stato veramente un progetto fantastico, molto importante per i ragazzi della nostra età”, commenta Rebecca Degrada, studentessa del liceo artistico Cassinari.
“Un finanziamento regionale tradottosi in un progetto molto ambizioso legato al diritto all’informazione, al contrasto alle fake news, tre laboratori per le redazioni scolastiche delle nostre scuole superiori e una restituzione finale, quella di oggi al Politeama, con giornalisti di calibro nazionale, ma anche operatori radiofonici, podcast e altre forme di informazione contemporanea”, conclude Rebecca.
“Oggi chiudiamo restituendo il percorso alle testate giornalistiche locali che desidero ringraziare perché all’interno delle scuole c’è questa competenza ma c’è anche un ascolto da parte delle realtà di informazione di Piacenza. Chiudiamo anche con uno spettacolo che si intitola “Ventotene” legato ai valori dell’Europa che abbiamo tenuto come filo conduttore di tutto il progetto“, spiega Francesco Brianzi, assessore alle politiche giovanili.










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