MyMentor, al via da Piacenza la nuova edizione del programma di mentorship dell’Università Cattolica

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Il kick-off nelcampus di Piacenza haaperto ufficialmente la nuova edizione di MyMentor. La decima stagione appena conclusa, festeggiata come merita un anniversario importante, ha raccolto i frutti della lungimiranza di questo progetto, come aveva detto Anna Maria Fellegara, pro-rettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

MyMentor è il programma che abbina mentor, ossia professionisti affermati, spesso laureati all’Università Cattolica, e mentee, cioè studenti interessati a ricevere consigli per il proprio orientamento professionale e la crescita personale, sulla base di specifiche aree di interesse.

È un’idea nata nella Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione d’Azienda – profilo General Management, con le docenti della Facoltà di Economia e Giurisprudenza Elena Zuffada, Franca Cantoni e Roberta Virtuani.

L’undicesima edizione è iniziata con i saluti di Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali, del professor Francesco Timpano, delegato dal Marco Allena, Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, e del direttore di Sede, Angelo Manfredini.

«MyMentor nasce per colmare il divario tra istruzione formale e mondo professionale, grazie all’imprescindibile supporto del Servizio Stage e Placement e del Comitato scientifico di MyMentor» ha spiegato Fabrizio Capocasaleprogram manager del progetto. «In oltre dieci anni, abbiamo accompagnato più di 800 studenti, offrendo loro uno spazio protetto in cui sperimentare, imparare e crescere. Un percorso in cui i mentor non sono trasmettitori di istruzioni, ma guide capaci di aiutare gli studenti a guardare oltre, trasformando gli ostacoli in risorse, anche grazie al reverse mentoring, che valorizza la loro prospettiva fresca e innovativa».

Da undici anni il progetto dell’Università Cattolica accompagna i laureandi delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie, alimentari e ambientali ad un incontro diretto con manager e professionisti, trasformando il passaggio dal percorso accademico al mercato del lavoro in un’esperienza guidata, concreta e personalizzata. Una filosofia racchiusa nel principio che da sempre anima il progetto: bridging the gap. «Costruire connessioni autentiche, aprire porte, offrire direzioni. Non uno slogan, ma un impegno concreto rivolto ai giovani» hanno spiegato, insieme a Capocasale, Giuseppe Ghittoni, Max Traversone e Giulio Drei, tra gli ideatori del format, dopo l’intervento della professoressa Cantoni su “UC CareER Hub: MyMentor 2030, percorsi di sviluppo sostenibile e inclusivo”.

Quest’anno il progetto coinvolge complessivamente 87 coppie tra i campus di Piacenza e di Cremona, numeri che testimoniano l’ampiezza di un format ormai radicato nel tessuto formativo dell’ateneo. A Piacenza le coppie mentor-mentee sono ben 61 coppie, distribuite tra i percorsi di AgriSystem (4), Agricoltura sostenibile e di precisione (4), Scienze e tecnologie alimentari (4), Banking e Consulting (12), Global Business Management (3), Giurisprudenza (9), Gestione d’Azienda (25, di cui 8 coppie nel profilo Consulenza e Governance, 13 in General Management e 4 nel profilo Sostenibilità).

A queste, si aggiungono altre 26 coppie nel campus di Cremona. E poi c’è la mentorship duale, ossia cinque casi in cui al mentee sono stati abbinati ben due mentor, così da poter ottimizzare al meglio le competenze dei professionisti operanti in due aree funzionali differenti, tenendo presente le preferenze espresse da ogni mentee.

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