A 92 anni intuisce la truffa e fa bloccare il malvivente: “Tenersi informati e non avere paura, questo aiuta a difendersi. Poi chiamare subito le forze dell’ordine” – AUDIO

Grazie alla perspicacia di una 92enne piacentina, la Polizia era riuscita a fermare un truffatore che, assieme a complici, stava cercando di raggirarla con la nota tecnica del finto incidente. I fatti sono accaduti alcuni giorni fa. Questa mattina il questore Ivo Morelli ha voluto incontrare di persona la donna per ringraziarla e complimentarsi con lei.

Diciamo sempre che per noi la collaborazione dei cittadini è fondamentale per poter intervenire tempestivamente. La signora lo ha mostrato chiaramente, ha mostrato come si lavora in rete“.

Erano le 16 quando la donna ha ricevuto la telefonata dei malviventi. Una voce dall’altra parte della cornetta ha iniziato a raccontare la solita storia del figlio che aveva appena causato un incidente: servono soldi per aiutarlo con le spese legali.

I malfattori hanno commesso un errore, perché la donna non ha figli. Così lei ha subito compreso di trovarsi di fronte a un tentativo di truffa. I malviventi hanno tentato di correggere il tiro: “No, non suo figlio. Suo nipote”. Ma ancora una volta la mossa è risultata sbagliata: l’unico nipote della signora era proprio accanto a lei. A quel punto la 92enne ha deciso di prendere in mano la situazione. A gesti, ha fatto capire al nipote la situazione, e così l’uomo ha contattato il 112. Il numero di emergenza ha passato la chiamata alla polizia, la più vicina alla zona del reato.

Nel frattempo la signora ha temporeggiato, cercando di tenere i malfattori al telefono per più tempo possibile, permettendo ai poliziotti in borghese di circondare la zona. Gli investigatori della squadra mobile hanno fermato un 48enne napoletano, pregiudicato per aver commesso già delle truffe agli anziani e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Napoli dopo essere stato arrestato in flagranza dalla Mobile di Torino il 14.4.2025 per una truffa con lo stesso modus operandi.

Che Consiglio si sente di dare alle persone che dovessero ricevere telefonate simili? 

Essere decisi, non spaventarsi quando chiamano e affrontarli. Io mi sono fatta supportare da mio nipote: l’aiuto dei familiari è importante”. 

Ma la signora tiene a precisare una cosa: “Io mi tengo informata sulla cronaca e sui fatti che accadono nella nostra città. Questo è fondamentale perché ci aiuta a sapere che certe cose accadono e ci permette di prevenirle. Io avevo capito subito che si trattava di una truffa, anche prima che si sbagliassero parlando di mio figlio, che non ho. L’ho capito perché tenendomi informata ho lette le campagne di informazione e sensibilizzazione delle forze dell’ordine.” 

Non appena ho capito che erano truffatori, la prima cosa che ho pensato è rivolgermi a mio nipote. A gesti gli ho fatto capire cosa stesse accadendo e gli ho fatto ascoltare parte della telefonata. In due siamo riusciti ad allertare in modo efficace la polizia”. 

Come si sente a essere stata più furba dei truffatori?  

La signora scoppia in una fragorosa risata: “E’ un termine che mi fa ridere! No, non sono stata più furba. Sono solo una cittadina attenta”. 

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