Apicoltura sotto attacco, convegno a Piacenza promosso dall’Associazione Apicoltori Piacentini nell’ambito di Apimell 2025 – AUDIO

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Apicoltura sotto attacco, predatori e parassiti autoctoni e alieni: incognite future, è il titolo del concegno promosso dall’Associazione Apicoltori Piacentini per venerdì 7 marzo alle ore 10 nella sala c a Piacenza Expo nell’ambito di Apimell 2025.

Apicoltura sotto attacco, la situazione attuale

Il Consiglio Direttivo dell’APAP – spiega il direttore dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piaceniti Ernesto Torretta -ha deciso di fare un convegno su questo calabrone di origine asiatica, la vespa velutina non è quindi originaria del continente europeo ma è arrivata nel 2004 in Francia. E’ stata sottovalutata e quindi è diventata un problema in Francia, poi si è trasferita anche in Italia nel Ligure e in Toscana. È un predatore delle api mellifere e degli altri impollinatori selvaggi”.

Intervista con il Presidente di Apap Ernesto Torretta

Apicoltura sotto attacco, obiettivi dell’associazione

L’obiettivo della nostra associazione oltre proteggere le nostre api, è far conoscere alla cittadinanza il problema per poter poi proteggere tutto il nostro territorio”.

Apicoltura sotto attacco,le possibili strategie da attuare

Abbiamo fatto della divulgazione, per far conoscere questo insetto, per far riconoscere la presenza di un nido, perché è importantissimo segnalare quello che c’è sul territorio. La nostra associazione ha già in collaborazione con l’Università di Pisa, con l’Università di Vicenza, individuato anche con dei radar alcunoi nidi, perché da noi c’è ancora veramente molto molto poco, ma dobbiamo impedire che questo calabrone scavali l’ Appennino”

La situzione negli altri territori

In Liguria c’è, nel nostro territorio non ancora, noi abbiamo un trappolaggio, con circa 200 trappole seminate in tutto il territorio, nei comuni di Ottone, Zerba, noi cerchiamo di prevenire questa invasione. Spiegheremo anche durante il convegno come riconoscere, come fare il monitoraggio che è molto importante”.

Un messaggio per gli agricoltori

Mi rivolgo anche agli agricoltori, perché stiamo parlando di un insetto che aggredisce le api, ma poi dopo si rivolge anche alla frutta, all’uva. Abbiamo un problema anche agricolo veramente importante. E poi anche per la salute, pensiamo a un boscaiolo che taglia un albero dove sopra non si accorge che c’è un nido, bastano 12 punture che possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero. La vespa vellutina ha un pungiglione che non è come quello delle api seghettato che può pungere una volta sola, ma può pungere varie volte”.

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Il Convegno

Domani mattina alle 10 abbiamo il nostro convegno, a parte la presenza delle istituzioni, dell’Assessore Mammi e del sottosegretario all’agricoltura, abbiamo la Dottoressa Laura Mortolotti che è una ricercatrice del CREA, che è l’Istituto di ricerca di Bologna. Poi il professor Antonio Filiccioli dell’Università di Pisa, che ci ha sempre aiutato molto, perché sono avanti sulle ricerche, quindi sull’applicazione della tecnica di telemetria, per individuare i nidi di vespa velutina. Anche noi ne abbiamo individuato uno a ottobre nella zona vicina a Ponte dell’Olio. Abbiamo messo dei tag sui dorsi di alcune velutine una di queste ci ha portato al nido. È una ricerca veramente molto interessante. Poi abbiamo il professor Mazzoni dell’Università Cattolica di Piacenza, che ci parlerà di queste minacce all’orizzonte”.

I coinvolti

Abbiamo coinvolto il mondo accademico. Abbiamo invitato ad ascoltare anche i ragazzi del Polo Raineri Marcora, che si interessano anche di agricoltura. E da qui parte questo progetto, per salvaguardare, conoscere bene il territorio e difenderlo da questi predatori”.

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