Ancora cattivi odori nell’aria a Sarmato: “Residenti preoccupati e stremati, costretti a tenere chiuse le finestre. Ma l’amministrazione ignora il problema”

Odori nauseabondi nell’aria, fastidio e timori tra i residenti di Sarmato. Lo denuncia il Comitato “RinnoviAmo Sarmato”, comitato che solitamente si batte contro l’impianto a biometano che dovrebbe essere installato nella cittadina. Ma questa volta il biometano non c’entra nulla.

“Il comitato ha come obiettivo statutario la salvaguardia dell’ambiente in tutte le proprie declinazioni, non soltanto quindi sul delicato tema del nuovo impianto per la produzione del biometano in prossimità del centro abitato di recente autorizzazione”, spiegano gli attivisti.

“In questa nota intendiamo evidenziare le “ultime” criticità che la popolazione di Sarmato è costretta a subire a seguito del perpetuo ripetersi di emissioni odorigene provenienti dall’impianto di compostaggio Maserati s.r.l. ubicato nel territorio comunale”.

LA NOTA DI RINNOVIAMO SARMATO

Emergenza sanitaria a Sarmato: dopo l’allarme lanciato lo scorso luglio in relazione al rischio di diffusione epidemica del virus responsabile della Chikungunya/Dengue/Zyka, fortunatamente rientrato, sulla comunità sarmatese si apre una nuova emergenza: il disturbo denominato “anosmia”, termine medico con il quale viene indicata una disfunzione della capacità olfattiva che colpisce le persone causando la perdita totale della capacità di percepire gli odori.

È quanto il Comitato “Rinnoviamo Sarmato” rileva ironicamente nei confronti dell’amministrazione comunale e della stampa locale che, evidentemente soffrendo della sindrome appena descritta, non ha potuto avvertire gli effetti delle emissioni odorigene irritanti ed estremamente fastidiose che stanno caratterizzando questa già precaria fase estiva, rendendo la vita dei residenti un vero incubo.

Un vero incubo per i cittadini

Per dovere di cronaca, precisano dal Comitato, informiamo i più disattenti che le segnalazioni sull’intensa puzza hanno interessato il mese di Novembre ultimo scorso, fine mese Febbraio e inizio Marzo, fine mese di Aprile ed inizio di Maggio, fine mese di Luglio e, senza soluzione di continuità, praticamente fino a ieri sera. Le segnalazioni quali effetti materiali hanno prodotto sulla qualità dell’aria in termini di odori? Nessuno!

Ma cosa sta realmente succedendo sul territorio sarmatese? Come già segnalato trattasi di emissioni di odori, di forte impronta chimica, estremamente fastidiose e irritanti, soprattutto durante le ore serali e notturne che costringono i cittadini a tenere chiuse le finestre, rinunciando ad arieggiare gli ambienti domestici, nonostante le temperature canicolari.

Impatto significativo sulla vita dei sarmatesi

Ciò comporta un impatto significativo sulla qualità della vita dei sarmatesi e sulla loro salute, ostaggi di una situazione che sembra non avere soluzione; inoltre, giungono notizie che il fenomeno venga avvertito addirittura anche nei pressi dell’abitato del Comune di Castel San Giovanni.

Infine, come se ciò già non bastasse, i cittadini segnalano un costante e progressivo aumento degli effetti maleodoranti (e, quel che è peggio, ripetono, fortemente irritanti), che unito alla citata impossibilità di aprire le finestre, determina un profondo stato di stress e ansia nella popolazione ai quali si uniscono sentimenti di frustrazione, rabbia e impotenza.

La forte impronta chimica della puzza risulterebbe riferibile dall’impianto di compostaggio e produzione di biometano Maserati s.r.l. ubicato nel territorio comunale che, in queste circostanze, sembra assumere un ruolo al di sopra delle regole.

E non è tutto: alcune segnalazioni hanno addirittura evidenziato fenomeni di irritazione agli occhi, al naso e alla gola.

Come sia possibile ignorare le segnalazioni dei cittadini per settimane consecutive è una evidenza che costituisce uno scandaloso mistero.

La procedura per l’informativa in merito alle modalità di comunicazione redatte da Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, Area Prevenzione Ambientale Ovest – Servizio Territoriale di Piacenza – Distretto di Piacenza – Sede di Borgonovo, prevede che in presenza di generici odori molesti non riconducibili con certezza a scorrette condotte:

  • I cittadini segnalino le emissioni odorigene al Comune, che si avvale della polizia Provinciale, che a sua volta si avvale dei tecnici Arpae.
  • I tecnici Arpae relazionano esclusivamente al Comune.
  • Il Comune… ignora il problema e non fa nulla, proteggendoci e mettendoci al riparo dalla … verità!

“Non siamo disposti a tacere”

Conclusione: il nostro comune è un esempio di come si possa ignorare un problema grave e persistente, lasciando i cittadini a soffrire in silenzio. Ma, concludono dal Comitato, così come per la discussa questione del biometano in prossimità delle nostre case, noi non siamo disposti a tacere! Continueremo a segnalare il problema e a chiedere giustizia per i nostri cittadini confidando che anche a Piacenza si possa dire “… c’è un giudice a Berlino!” (Piacenza) che ci aiuterà a far emergere la legalità ed i diritti dei cittadini… che non mancheranno di sostenere la “giustizia” !!!!

Tagliaferri (FdI): “Sarmato soffocata dai cattivi odori, ma la Giunta continua a far finta di nulla”

A Sarmato da tempo i cittadini sono costretti a convivere con odori nauseabondi che rendono difficile la vita quotidiana, ma la Giunta comunale sembra aver scelto la strada del silenzio.

Non si tratta di una segnalazione isolata: il Comitato Rinnoviamo Sarmato ha più volte sollevato il problema, con denunce pubbliche, segnalazioni, richieste di chiarimento e proposte di discussione. Tutto, però, è caduto nel vuoto. Evidentemente, a Palazzo preferiscono turarsi il naso e tirare dritto, piuttosto che affrontare una questione che riguarda la salute e la qualità della vita dell’intera comunità.

Una cosa è certa: i cittadini hanno diritto a risposte concrete e non a giustificazioni vaghe. La normativa prevede tempi precisi per l’intervento in caso di esalazioni moleste, ma a Sarmato si è già abbondantemente sforato. Qui, più che di cattivi odori, rischiamo di parlare di “aria fritta”.

Fratelli d’Italia condivide e sostiene le richieste dei cittadini: serve un piano chiaro, serve monitoraggio costante, servono provvedimenti immediati. Non è accettabile che le famiglie debbano rassegnarsi a chiudere le finestre e vivere barricati in casa.

Con un pizzico di ironia, potremmo dire che la Giunta comunale ha inventato una nuova “politica ambientale”: far finta che i problemi si disperdano… nell’aria. Ma purtroppo, a differenza delle promesse, i cattivi odori non spariscono da soli.

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