Ennesima grave aggressione ai danni di un Agente di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto penitenziario di Piacenza. Lo riporta il sindacato autonomo polizia penitenziaria SiNAPPe.
I fatti
Nella mattinata odierna, un detenuto ristretto nel reparto isolamento, sottoposto al regime particolare di cui all’art. 14 bis O.P., ha aggredito improvvisamente e senza apparente motivo un poliziotto, colpendolo ripetutamente al volto con pugni, per poi spingerlo a terra e continuare l’azione violenta. Solo il tempestivo intervento di altro personale intervenuto sul posto ha evitato conseguenze ancora più gravi.
L’agente aggredito è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, riportando diversi traumi contusivi al volto e al braccio sinistro.
Nel primo pomeriggio si è verificata un’ulteriore aggressione ai danni di un altro poliziotto, schiaffeggiato da un detenuto di origini nordafricane sempre per futili motivi.
Il sindacato sulla situazione del carcere piacentino
La situazione all’interno del carcere delle Novate è ormai insostenibile. L’Istituto ospita circa 570 detenuti, molti dei quali affetti da patologie psichiatriche e problemi di tossicodipendenza, in una struttura fatiscente e inadeguata. Da tempo vengono assegnati a Piacenza detenuti particolarmente facinorosi e mentalmente instabili per motivi di ordine e sicurezza, rendendo la gestione estremamente complessa.
Nel solo reparto isolamento (ROI), composto da 16 celle singole, sono ristretti circa 15 detenuti, di cui 6 sottoposti al regime ex art. 14 bis O.P.. Tali soggetti, caratterizzati da elevata pericolosità e sorveglianza particolare, sono impropriamente concentrati tutti in un unico e piccolo reparto, aumentando esponenzialmente il rischio di aggressioni e disordini.
Il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a fronteggiare quotidianamente situazioni di elevata criticità senza adeguati mezzi né dispositivi di protezione individuale, in un clima di costante pericolo.
Alla luce dei gravissimi fatti odierni e delle numerose aggressioni che si verificano ormai con cadenza quasi giornaliera, si auspica che il Provveditorato di Bologna e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) facciano un necessario esame di coscienza e rivedano urgentemente:
- le modalità di assegnazione dei detenuti all’Istituto di Piacenza;
- la gestione e la distribuzione dei detenuti sottoposti al regime ex art. 14 bis O.P.;
- un celere trasferimento dei detenuti più facinorosi ed aggressivi;
- le misure di sicurezza e tutela del personale operante.
Il personale in servizio a Piacenza è stanco, stremato e abbandonato, costretto a gestire quotidianamente gravi disordini in condizioni non più sostenibili. Si chiede pertanto l’immediata attenzione non solo delle istituzioni locali, ma anche di quelle dipartimentali, ciascuna per quanto di propria competenza.
Il SiNAPPe esprime la massima vicinanza e solidarietà agli agenti coinvolti nelle aggressioni odierne e a tutti coloro che, negli ultimi mesi, hanno subito violenze durante il servizio, auspicando che vengano adottati interventi concreti e immediati affinché non si verifichino ulteriori situazioni di pericolo per i colleghi servitori dello Stato.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.
