Appuntamento con la escort contattata online, ma viene aggredito e rapinato: nel bottino quasi 20 mila euro, arrestato un uomo

Lo scorso 28 marzo un uomo ha contattato tramite un sito di incontri per adulti una escort, con la quale ha concordato un appuntamento in un albergo cittadino per consumare un rapporto sessuale dietro compenso di 150 euro.

I primi sospetti

Presentatosi all’incontro, ha scoperto che la donna con cui doveva incontrarsi era ben diversa da come appariva sul social network, ed anche il compenso che richiedeva per la prestazione era stato incrementato a 300 euro. Il cliente quindi si è rifiutato di concludere il contratto e ha cercato di allontanarsi dall’albergo. Durante il diverbio con la prostituta, si è avvicinato alla vittima un uomo sconosciuto, che gli ha intimato di consegnare i soldi richiesti.

Il cliente, intimorito, è riuscito a fuggire e per impedire il sopraggiungere dell’uomo lanciava per terra alcune banconote, al fine di chiudere la vicenda.

Dopo ciò, il richiedente con la propria autovettura si recava presso il proprio domicilio dove veniva raggiunto nuovamente dallo stesso uomo che lo aveva precedentemente minacciato, in compagnia di un altro soggetto, entrambi a bordo di un’autovettura utilitaria.

La rapina

Dinanzi all’ingresso del cancello della propria abitazione, l’uomo che gli aveva chiesto in precedenza i soldi lo ha aggredito fisicamente, gettandolo a terra, e gli ha sottratto un orologio di marca Rolex del valore di 17.000 euro ed anche 2.000 euro in contanti, che l’uomo aveva con sé. I malviventi si sono dati alla fuga prima dell’arrivo della Polizia.

Nonostante i pochissimi elementi a disposizione, la Squadra Mobile anzitutto ha acquisito le immagini delle telecamere cittadine, riscontrando la versione raccontata dalla vittima ed individuando il veicolo a bordo del quale si erano mossi i rapinatori.

Le indagini e l’arresto

Tramite ulteriori accertamenti attraverso l’annuncio pubblicato sul sito di incontri, è stato possibile identificare la donna, una cittadina albanese qui residente, e verificare che la stessa aveva in uso un’autovettura compatibile con quella utilizzata per la rapina.

Inoltre, analizzando la cerchia dei suoi contatti, emergeva come la stessa fosse sposata con un connazionale con gravi precedenti penali, tra cui un tentato omicidio per il quale era stato a lungo in carcere. Le fattezze dell’uomo erano estremamente compatibili con quelle del rapinatore, e la vittima riconosceva in sede di individuazione fotografica sia l’uomo che l’aveva materialmente rapinato che la prostituta con cui aveva concordato l’incontro.

Alla luce dei multipli riscontri, veniva emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo per il delitto di rapina, eseguita nella serata di sabato dalla Squadra Mobile. Proseguono le indagini per identificare il complice.

Il modus operandi particolare non permette di escludere che l’incontro galante fosse fin dall’inizio stato organizzato a scopo di rapina, né che ci siano altre vittime che non ancora hanno denunciato fatti analoghi.

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