Ex manifattura tabacchi, la consulta Ambiente: “Tanti dubbi tra i cittadini, ma nessuna risposta dall’amministrazione”

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Riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi, la Consulta Comunale n.1 Ambiente e Territorio invia una nota con alcune domande emerse nelle varie riunioni: “Ma anche da tanti commenti dei cittadini, a cui sarebbe utile fornire un’adeguata risposta” si legge nella nota.

“Anche perché i temi toccati riguardano il concetto di “rigenerazione urbana”  la cui declinazione non è certo univoca e che meriterebbe di essere pubblicamente  approfondita, anche in previsione della  della prossima approvazione del PUG”.

LA NOTA DELLA CONSULTA AMBIENTE E TERRITORIO 

Sabato scorso è stato organizzato dal promotore e costruttore del complesso Manifattura Tabacchi un grande evento in Sant’Ilario, con un parterre di amministratori e soggetti qualificati della comunità piacentina. Chi costruisce e vende case, soprattutto con un intervento di questa rilevanza (circa 50 milioni di euro), è senza dubbio interessato e capace di comunicare nel modo più convincente possibile gli aspetti positivi e attraenti della sua attività, con presentazioni, rendering, rappresentazioni immersive, ecc.

La Consulta Ambiente e Territorio ha più volte chiesto agli amministratori, negli incontri svolti nella sala della partecipazione, alcuni approfondimenti sull’intervento in oggetto, senza aver avuto purtroppo risposte adeguate. Illustriamo quindi, in estrema sintesi, perplessità e domande che anche tanti cittadini hanno espresso in questi giorni, auspicando che vengano soddisfatte.

LE PERPLESSITA’ E LE DOMANDE

Preso atto del complesso intervento per 279 appartamenti previsti, di cui 143 in social housing (ad affitto calmierato), ci chiediamo per quale motivo le persone e le famiglie con ISEE inferiore a 17.000 non debbano avere la possibilità di accedere ai bandi. Se tutte le nuove costruzioni (ex Unicem, via Risorgimento, ex Camuzzi di via Martiri della Resistenza, ecc.) escludono, di fatto, l’accesso ai lavoratori con bassi redditi, dove andranno ad abitare tutti i nuovi addetti, soprattutto del settore logistico, che sono vittime della scarsità di offerta abitativa, nonostante la grande disponibilità di alloggi vuoti e inutilizzati in città? Una reale strategia di “rigenerazione urbana” non dovrebbe prioritariamente rispondere a questa esigenza?

Il contesto morfologico del quartiere

Considerata la necessità di costruire in altezza per “non consumare suolo” – e massimizzare la rendita immobiliare – perché non si è considerata la necessità di un corretto inserimento dell’intervento nel contesto morfologico urbanistico del quartiere? Anche un cappotto elegante ma dalle maniche troppo lunghe, non veste bene…

Uno spazio infelice per la scuola

Ammesso che sia stata necessaria la costruzione di una nuova scuola media lì, anziché la ristrutturazione della scuola “Calvino” in via Stradella, affacciata al futuro Parco della Pertite, perché incastrarla in uno spazio così infelice, fra supermercato e condomini, sacrificando peraltro una parte di area verde?

Il cosiddetto “parco”

L’area verde originalmente prevista era di 18.000 mq + 5.000 mq attualmente utilizzati dalla Folgore (Totale 23.000 mq). A seguito della delibera di Giunta comunale del 2017, un pezzo di area destinata ad “attrezzature di interesse comune” è stata trasformata in un campo da calcio, ad uso della società sportiva. Dei 18.000 mq rimanenti, 3.000 sono destinati a “giardino della scuola”. Nell’area residuale sono state contabilizzate anche le aiuole del comparto. Chiediamo quindi di poter finalmente conoscere il progetto definitivo del cosiddetto “parco” della Manifattura Tabacchi.

I posti auto

Chiediamo inoltre di sapere quanti posti auto sono disponibili, interrati e fuori terra, in tutto il nuovo comparto abitativo – esclusi quelli al servizio del supermercato – considerata la risaputa carenza di parcheggi in tutto il quartiere dell’Infrangibile e tenuto conto della presenza, nelle vicinanze, della Clinica Piacenza, secondo polo sanitario urbano dopo l’Ospedale Civile, praticamente privo di parcheggio.

Piste ciclabili

Chiediamo per quale motivo, in occasione di un intervento di questa dimensione e impatto, non siano state previste piste ciclabili – con percorso dedicato e in sicurezza – lungo le strade trafficate di via Raffalda e via Montebello. Carenza davvero inspiegabile alla luce dell’urgenza di strumenti per la mobilità sostenibile emersa nel PUMS e nel PUT. Ancor di più inspiegabile in presenza di una nuova scuola media.

La piantumazione degli alberi

Chiediamo infine per quale motivo, a fronte delle indicazioni illustrate dall’Ordine degli Agronomi in Commissione Comunale, per un’adeguata progettazione delle nuove alberature in ambito urbano, siano stati collocati alberi – nell’area antistante al nuovo supermercato – in spazi davvero esigui e tali da provocarne il danneggiamento da parte delle auto in parcheggio, con prevedibile difficoltà di futura crescita sana.

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