
La Provincia di Piacenza si appresta ad avviare un importante progetto di ricerca relativo al settore della logistica.
La ricerca, dal titolo ‘Progetto di indagine sulla logistica nella realtà piacentina: rapporti con l’economia, la società, l’ambiente e il territorio e indicazioni di policy per gli Enti Locali’, intende fornire un bilancio dettagliato della realtà attuale e delle sue prospettive future.
I soggetti esterni coinvolti nel programma sono di assoluto rilievo: ITL (Istituto per i Trasporti e la Logistica) di Bologna, l’Università Cattolica di Piacenza, il Politecnico di Milano e Nomisma.
L’apporto di simili expertise è fondamentale per affrontare la complessità delle sfide che gli insediamenti logistici portano con sé, in particolare su un territorio come il nostro ove tali insediamenti sono tanto estesi e con ulteriori potenzialità di espansione. Ciò richiede un approccio di insieme e un’indagine multidimensionale.
Per questo motivo come partito Democratico siamo fermamente convinti che ogni elemento conoscitivo in grado di orientarci nelle scelte future sia prezioso, come già in parte avvenuto durante il complesso percorso di strutturazione del Piano Territoriale di Area Vasta – quel fondamentale strumento di programmazione sovracomunale in grado di ragionare sugli insediamenti strategici in un’ottica organica e non parcellare – e in quello di assunzione del Piano Urbanistico Generale del comune di Piacenza.
Guardando avanti siamo pertanto convinti che l’occasione della ricerca avviata dalla Provincia sia un’opportunità da non perdere al fine di perseguire un modello di logistica:
- più razionale nelle sue logiche insediative (vicinanza arterie autostradali, intermodalità ferro-gomma);
- infrastrutturalmente moderno nelle sue logiche costruttive (minor consumo di suolo, ridotto impatto ambientale, tecniche costruttive ecocompatibili, compensazioni ambientali verificabili);
- maggiormente responsabile verso territorio e comunità (ricadute occupazionali sul territorio, responsabilità sociale d’impresa, inclusività sociale);
- capace di individuare e favorire partner imprenditoriali responsabili, dotati di adeguata solidità e attenti nei confronti dei lavoratori.
Ma affinché questa iniziativa possa essere ancora più efficace pensiamo che sarebbe utile fosse accompagnata da momenti di esplicitazione degli obiettivi e da step di confronto con i più significativi stakeholders territoriali (decisori pubblici, partiti, sindacati, associazioni) i quali saranno in grado di suggerire aspetti peculiari su cui focalizzare la ricerca in funzione di specifiche necessità dei territori. Infine suggeriamo anche che venga condotta con periodici momenti di valutazione dei risultati in itinere.
Queste ulteriori integrazioni di metodo scongiurerebbero il rischio di ritrovarsi tra le mani uno strumento magari scientificamente ineccepibile ma non facilmente utilizzabile dagli amministratori per ragionare in ordine alle scelte politico-amministrative e ancora di più per una un’informazione corretta e trasparente ai cittadini per fare in modo che lo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio siano ben comprese come opportunità di progresso e reale benessere per tutti.
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