Protesta nel mondo della scuola, mobilitazione dei sindacati: “Adeguare il decreto Sostegni bis” – AUDIO

Il giorno 9 giugno 2021 a Roma, in Piazza Montecitorio, e in tutte le città italiane, avranno luogo iniziative di protesta e mobilitazione finalizzate a scongiurare la conversione in legge, senza l’approvazione di opportuni emendamenti correttivi, di un decreto che tradisce le aspettative riposte nel “Patto per la Scuola al centro del Paese”.

Nell’ambito delle mobilitazioni del comparto scuola finalizzate alla richiesta di adeguamento del c.d. Decreto Sostegni bis al Patto per la scuola al centro del Paese, martedì 8 giugno 2021 dalle ore 15.00 alle ore 17.30, le organizzazioni sindacali piacentine terranno una Tavola rotonda per approfondire il tema. Invitati ad intervenire il Senatore Pietro Pisani e gli Onorevoli Paola De Micheli, Tommaso Foti ed Elena Murelli.

Inoltre il giorno mercoledì 9 giugno 2021, una delegazione delle organizzazioni sindacali sarà ricevuta dal Prefetto di Piacenza Daniela Lupo alla quale sarà consegnato un documento di sintesi relativo alle principali criticità del Decreto Sostegni e alla richiesta di attuazione del Patto per la scuola attraverso misure urgenti.

LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE

Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto” con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto.Un decreto pubblicato il 25 maggio in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Legge 73/2021 (detto Sostegni bis), deliberato dal Consiglio dei Ministri ed incardinato nell’agenda dei lavori del Parlamento (prima alla Camera, quindi al Senato).

All’interno testo di legge due sono gli articoli (58 e 59) che trattano nello specifico delle misure urgenti per la Scuola. Si tratta di interventi in grandissima parte inadeguati.

Sicuramente i provvedimenti più gravi sono quelli lesivi dell’autonomia contrattuale: non si comprende ad esempio l’invasione normativa in una materia prettamente contrattuale come la mobilità; bisogna invece andare nella direzione opposta, cioè cancellare ogni invasione di campo sulle materie contrattuali, rimettendo l’intera discussione – come previsto anche dal Patto per la Scuola – al tavolo della contrattazione. Vale per i docenti neoimmessi in ruolo, vale anche per il personale DSGA.

Contraddittoria con i precedenti atti appena emanati dallo stesso Ministero risulta la previsione di attività di recupero intese come attività ordinaria da non remunerare, replicando le misure dello scorso anno su PIA e PAI e in palese contrasto con quanto definito dal Piano Estate 2021 che demanda alla capacità ed alla responsabilità progettuale delle scuole ogni intervento in materia didattica.

Sul fronte dei precari e del reclutamento le misure previste sono parziali e richiedono delle modifiche importanti, a partire dalla cancellazione del requisito dei tre anni di servizio per le assunzioni dalla prima fascia fino all’inserimento della seconda fascia GPS per realizzare le assunzioni stesse.

Sul concorso ordinario non è condivisibile la misura che vieta di ritentare il successivo concorso in caso di bocciatura, così come è discutibile la differenziazione tra discipline STEM e altre.

Condivisibile l’intervento sugli idonei del concorso straordinario e sulle quote di assunzioni destinate ai concorsi 2018 (quello della secondaria e lo straordinario primarie e infanzia).

Inoltre:

non si accenna alle proroghe dell’organico straordinario (cosiddetto Covid) che ha scadenza di contratto al termine delle lezioni;

non si riprende la discussione per le procedure semplificate per il concorso del personale assistente amministrativo facente funzione DSGA.

Il testo è, dunque, lacunoso ed insoddisfacente e per questo sarà necessario predisporre  interventi emendativi da consegnare alla discussione in Parlamento per far sì che i provvedimenti enunciati nel DL Sostegni bis non solo siano effettivamente allineati e coerenti con il “Patto per la Scuola”, ma soprattutto siano rispettosi delle prerogative sindacali, evitando interventi non necessari di manomissione dei contratti nazionali.

Si impone, peraltro, a questo punto una convocazione immediata dei tavoli tematici previsti dal Patto del 20 maggio al fine di verificare la coerenza del Ministero fra il sottoscritto e l’agito.

Per questi motivi le OO.SS. FLC CGIL Piacenza, Cisl Scuola Piacenza, Uil Scuola Piacenza, SNALS Piacenza,

MANIFESTERANNO PER CAMBIARE IL DECRETO e OTTENERE MISURE URGENTI per:

– la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio;

– la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio;

– il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale;

– il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dell’organico Covid;

– la riduzione del numero massimo di alunni per classe;

– consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente.

Il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre.

Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge.

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