“Capiamo bene che dopo avere abbattuto alberi lasciando un deserto, il Comune non potesse tollerare che la siepe semisecca di bosso di Palazzo Farnese potesse essere minacciata dalla presenza di un pericoloso Gazebo giallo 3×3, corredato da ben tre sedie ed un tavolino che schiacciavano impunemente il suolo comunale, senza pagamento del plateatico. Del resto quando la realtà supera l’immaginazione, non resta che l’ironia per descriverla“. Con queste parole Legambiente ironizza sulla rimozione del gazebo allestito in piazza Casali dagli attivisti contrari al progetto di riqualificazione. Progetto che riguarda anche le Scuderie di Maria Luigia e piazza Casali, oltre a Piazza Cittadella.
I manifestanti hanno allestito lo stand senza richiedere i necessari permessi per l’occupazione di suolo pubblico. Inoltre, secondo la polizia locale, il gazebo sarebbe stato allestito troppo a ridosso della siepe, con il rischio di rovinare la stessa.
L’INTERVENTO DI ARCHISTORICA
Sul tema è intervenuta dunque Legambiente con ironia. Ma interviene anche l’associazione Archistorica, con il presidente Manrico Bissi.
“È stata autorizzata dalla DIGOS, quindi non è certamente abusiva e non è un conciliabolo di pericolosi rivoluzionari o terroristi, è autorizzata regolarmente dalla questura e non è assolutamente uno spazio a fini di lucro. Ebbene, perché vi racconto tutto questo? Perché ovviamente se da un lato ci siamo noi che abbiamo contestato questo progetto, dall’altro c’è invece il Comune di Piacenza che l’ha fortemente promosso e voluto con quest’ultima amministrazione comunale e nonostante le tante obiezioni e le firme raccolte, il sindaco Katia Terrasconi si è impegnata affinché i lavori partissero nell’autunno scorso del 2024. Quindi è evidente che si è venuto a creare un forte contrasto tra noi, associazioni da un lato, e il Comune di Piacenza dall’altro”.
“Per questo è quantomeno inopportuno l’accadimento che si è verificato solo pochi giorni fa, quando la Polizia Municipale, quindi la Polizia del Comune, si è presentata al gazebo che era lì da 11 mesi, sostenendo la natura abusiva di questa installazione, poiché mancava il modulo di richiesta per occupazione di suolo pubblico, benché il gazebo fosse già stato autorizzato dalla Digos e dalla Questura”.
Rimozione del gazebo?
“Non solo, si arriva a leggere che addirittura viene paventata la rimozione del gazebo, quindi l’eliminazione di questa spina nel fianco per il Comune, di questo punto di dissidenti che sobillano la cittadinanza contro il progetto di Piazza Cittadella, voluto dall’amministrazione. Quindi questo neo, questa macchia nella Piazza che il Comune vuole completamente riqualificare, viene preso e probabilmente rimosso.”
Danni al verde?
“Ma non solo, addirittura viene indicato anche la possibile contestazione di danneggiamento del verde pubblico, perché due montanti del gazebo sfiorano una siepe che circonda Palazzo Farnese. Avete capito bene, coloro che hanno tagliato gli alberi della piazza, tutti gli alberi di Piazza Cittadella pensano e accusano noi di aver danneggiato il verde pubblico perché il nostro gazebo sfiora una siepe. Ora, io non voglio accusare nessuno perché non ho certamente le prove, non so chi abbia fatto la segnalazione ai vigili, quindi il mio resta diciamo una riflessione personale, un pensiero personale”.
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