Dopo il tentato furto aggredisce i soccorritori del 118. Tagliaferri (FdI): “Regione inerte, serve sicurezza per gli operatori”

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“Quello che è accaduto oggi pomeriggio al Pronto Soccorso di Piacenza è gravissimo e inaccettabile”. Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commenta l’ennesima aggressione agli operatori del 118 durante un intervento.

Un diciottenne, dopo aver tentato di rubare un monopattino, ha dato in escandescenze lanciando oggetti contro i soccorritori del 118, scagliando persino un bidone del vetro, una sella e quanto trovava a portata di mano nell’area di accesso delle ambulanze. Nel caos è rimasta danneggiata anche un’auto. Non contento, il giovane – già noto per precedenti episodi – ha spaccato lo schermo di un monitor all’interno del Centro Assistenza Urgenza. Solo grazie alla prontezza del personale e dell’addetto alla sicurezza, costretto a usare lo spray urticante, si è evitato il peggio. Sul posto è intervenuta la Polizia che ha condotto il soggetto in questura.

L’INTERVENTO DI GIANCARLO TAGLIAFERRI

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, eletto a Piacenza, sostiene: “Da anni segnalo la gravissima emergenza sicurezza nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna”.

“Questo episodio – sottolinea Tagliaferri – non è purtroppo un caso isolato. È il risultato di anni di sottovalutazione da parte della Regione, che continua a ripetere buone intenzioni senza adottare misure concrete di prevenzione e protezione per medici, infermieri, OSS e cittadini che si rivolgono ai Pronto Soccorso. Da tempo Fratelli d’Italia insiste perché la Giunta regionale esca dall’indifferenza e garantisca presidi di sicurezza reali, continui e capillari. Purtroppo, la cronaca quotidiana ci dà ragione.”

Gli atti ispettivi presentati da Fratelli d’Italia nelle ultime due legislature (XI e XII) lo dimostrano chiaramente:

  • XI Legislatura (Presidenza Bonaccini):
  • Interrogazioni del 2019 e 2020 sulla sicurezza dei Pronto Soccorso di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, a seguito di episodi di aggressioni fisiche e verbali al personale sanitario.
  • Risoluzione del 2020 per chiedere l’istituzione di un piano straordinario di vigilanza nelle aree di emergenza-urgenza.
  • XII Legislatura (Presidenza De Pascale):
  • Interrogazione n. 573/2023 sull’aumento degli episodi di violenza nelle strutture sanitarie emiliano-romagnole, con particolare riferimento ai Pronto Soccorso.
  • Interrogazione n. 1421/2024 sulla situazione del Pronto Soccorso di Piacenza e sugli episodi di minacce subite dagli operatori.
  • Interrogazione n. 2075/2024 sugli episodi di vandalismo e aggressione nell’area di accesso alle ambulanze.
  • Interrogazione n. 312/2025 sugli episodi di violenza verbale e fisica nei reparti di emergenza e richiesta di incremento delle misure di vigilanza privata h24.

“Ogni volta – ricorda Tagliaferri – la Giunta ha risposto con promesse e annunci, ma i fatti restano gli stessi: medici e infermieri lasciati soli, Pronto Soccorso trasformati in zone franche, cittadini costretti a subire scene di violenza nel luogo stesso in cui dovrebbero sentirsi protetti.”

Diversa la linea del Governo nazionale, che già nel 2023 ha approvato la legge voluta dal centrodestra per inasprire le pene contro chi aggredisce il personale sanitario, ha istituito l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie e ha previsto l’adozione di piani di sicurezza specifici nei Pronto Soccorso, finanziando anche l’installazione di telecamere e sistemi di allarme. Misure concrete che vanno nella direzione di dare tutela immediata a chi ogni giorno lavora in prima linea.

Per Tagliaferri, è arrivato il momento di voltare pagina anche in Emilia-Romagna:

“Non servono altri convegni o campagne di comunicazione: servono misure immediate e tangibili. Vigilanza armata fissa h24 nei Pronto Soccorso più esposti, collegamento diretto e rapido con le Forze dell’ordine, videosorveglianza attiva e controllata, percorsi di tutela per il personale sanitario. Piacenza, ancora una volta, paga il prezzo più alto di una politica regionale che parla di sicurezza, ma non la garantisce.”

“Fratelli d’Italia continuerà a presentare atti in Assemblea legislativa finché la Regione non risponderà con i fatti e non con le parole. Perché non si può chiedere a medici e infermieri di curare e allo stesso tempo di difendersi da soli.”

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