Salvini e Valditara alla festa di Natale della Lega. Elezioni 2027: “Il candidato sindaco dovrà essere politico”

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Due ministri sono intervenuti alla cena di auguri natalizi della Lega: quello dei Trasporti ed Infrastrutture (nonché segretario federale del Carroccio) Matteo Salvini e quello dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Il primo lo ha fatto via telefono, elencando una serie di novità per il territorio piacentino, il secondo di persona spiegando le novità per la scuola e rispondendo agli attacchi ricevuti di recente dalla sinistra.

Gli obiettivi dei prossimi anni

Salvini ha ringraziato il Carroccio locale e i militanti e ha delineato gli obiettivi per i prossimi anni: riconquista del Comune di Piacenza «pessimamente amministrato» e vicinanza al territorio come dimostra l’aver evitato «la soppressione del treno FrecciaRossa che non isolerà Piacenza, grazie alle vostre segnalazioni».

Ha poi ricordato gli interventi concreti per sbloccare i lavori della tangenziale di Castel San Giovanni e la Statale 45. Salvini ha poi confermato che ci saranno contributi ad hoc «per aiutare i comuni sotto i 5000 abitanti a rifare le strade comunali». Subito dopo, ha ringraziato «il ministro Valditara che sta ridando dignità alla scuola, agli insegnanti e agli studenti».

Il processo Salvini

Infine, il ministro si è rivolto ai militanti: «Questa serata mi dà anche la forza di combattere giorno per giorno e vi porterò con me mercoledì in tribunale a Roma, in Corte di cassazione, dove ci sarà l’ultimo passaggio del processo per sequestro di persona che la sinistra ha voluto. Se la corte confermerà l’assoluzione verrò a Piacenza a festeggiare, se per caso cancella l’assoluzione e mi mandasse di nuovo al processo a Palermo, rischiando se anni di galera, torno lo stesso a Piacenza a festeggiare perché la Lega non la ferma nessuno».

Valditara: “I tempi cambiano, anche la scuola deve cambiare”

Valditara ha toccato diversi temi sostenendo che i tempi cambiano e che anche la scuola deve cambiare. Ha risposto alle accuse degli ultimi giorni sul caso delle frasi che sarebbero state pronunciate da Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati. Albanese ha parlato a diverse scuole in collegamento e detto che il governo è composto da «fascisti» e complice del «genocidio» a Gaza, invitando gli studenti ad occupare le scuole. Sono frasi «gravissime – ha scandito Valditara – e manderò gli ispettori per accertare i fatti ed intervenire di conseguenza».

Fra due anni la «scuola sarà diversa da come l’abbiano trovata», perché ha promosso l’inclusione, valorizzato i talenti e ridato autorevolezza ai docenti, abbattuto l’abbandono scolastico, «per la prima volta nella storia approveremo tre contratti in una sola legislatura», introdotto norme per ripristinare il principio di responsabilità e varato la riforma dei programmi scolastici.

“Abbiamo rivoluzionato la scuola italiana”

La scuola riconsegna un futuro ai ragazzi con la riforma del 4+2 negli istituti tecnici e professionali e favorire la competitività delle imprese, «abbiamo rivoluzionato la scuola italiana». Valditara ha annunciato anche il varo delle indicazioni nazionali per le superiori, dopo quelle per scuole d’infanzia, elementari e medie: più studio della storia, dell’identità e latino alle medie per chi lo vorrà.

Nella scuola, ha sostenuto il ministro, «occorre ripristinare valori positivi. Per tornare ad avere un Paese normale, serve la rivoluzione del buonsenso. Oggi la scuola non è al pari con le imprese, che spesso si trovano senza lavoratori qualificati. Ma questo non vuol dire che gli studenti siano al servizio delle imprese». In classe va riportata «l’autorità del docente, molto spesso non riconosciuta da ragazzi e ragazze. Inoltre, molte scuole vengono danneggiate dopo le occupazioni. Ecco questo non va bene, introduciamo il principio che chi sbaglia paga. Vogliamo tornare a far riconoscere il significato di impegno e fatica, necessari per raggiungere i risultati. La vita non è facile. Non esiste il diritto di essere assunti».

“Lo studio della storia, lo studio della nostra identità”

Sui contenuti, Valditara ha puntato sullo studio della storia «perché la nostra identità europea è stata cancellata negli anni. La civiltà occidentale, grazie alle radici giudaico-cristiane, ha dato democrazia e valori al mondo intero. E noi siamo orgogliosi del nostro passato». Inoltre, per il titolare dell’Istruzione fondamentali saranno anche lo studio della geografia e della grammatica. Un terzo dei giovani non capisce ciò che legge (ricerca Ocse, ndr) e un terzo non sa dove siano i principali fiumi, come il Po».

La serata è stata aperta dal segretario provinciale Luca Zandonella, che ha ricordato come «Valditara si stia battendo per la sacrosanta legge sul consenso informato nell’educazione sessuale. I bambini non hanno bisogno di ideologia, devono poter crescere liberi, senza influenze di pseudo associazioni di parte: i genitori devono essere a conoscenza di cosa viene spiegato ai figli».

Tornando a Piacenza: “Per il 2027 un candidato sindaco politico”

Il segretario della Lega Emilia, Matteo Rancan, ha ribadito che la Lega si batterà per il Comune di Piacenza, nel 2027, e il candidato sindaco dovrà essere politico». Rancan ha spronato i militanti «la sinistra ha più paura della Lega rispetto ad altri partiti di centrodestra perché siamo una forza più moderata e territoriale. Ed ecco che si arriva a rosicchiare i voti al centrosinistra. Dobbiamo tenere duro su autonomia, identità e buon governo del territorio».

La senatrice Elena Murelli ha messo in evidenza «gli attacchi indegni al ministro e la necessità di una risposta forte e determinata se si vuole davvero cambiare qualcosa. Valditara lavora per i nostri giovani, guarda al futuro e offre loro prospettive. I ragazzi hanno bisogno di un supporto educativo e di un’educazione all’emotività: il mondo digitale limita l’affettività e la relazione umana. Nel disegno di legge già presentato si vuole introdurre anche l’educazione sanitaria nelle scuole, per spiegare agli studenti come tutelarsi da numerosi fattori di rischio, come dipendenze, fumo, droghe, alcol e malattie sessualmente trasmissibili, queste ultime purtroppo in aumento».

Alla serata presenti numerosi sindaci e amministratori locali, come Valentina Stragliati (Castel San Giovanni), Ivano Rocchetta (Castell’Arquato), Luigi Merli (Cortemaggiore), Alessandro Chiesa (Ponte dell’Olio), Carlotta Oppizzi (Ferriere) e Romeo Gandolfi (Fiorenzuola).

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