«La situazione finanziaria in cui si trovano oggi Province e Comuni è il risultato di scelte nazionali che stanno mettendo a rischio servizi essenziali, manutenzioni, sicurezza e programmazione territoriale. Per questa ragione – dichiara il consigliere regionale Lodovico Albasi – ho presentato un’interrogazione alla Giunta affinché solleciti il Governo a rivedere la propria impostazione e a ripristinare risorse indispensabili per i nostri territori».
Albasi – che sottolinea di aver predisposto e depositato questo atto anche per dare risalto al lavoro e al recente appello dei consiglieri provinciali di Piacenza e per dare seguito alle sollecitazioni che lui stesso porta avanti sin dall’inizio del mandato in Regione – richiama i contenuti dell’interrogazione depositata, che evidenzia l’impatto dei tagli introdotti dalla Legge di Bilancio e dal successivo “Decreto Economia”.
Secondo le stime diffuse dall’Unione delle Province d’Italia (UPI), i tagli hanno comportato una contrazione fino al 70% degli investimenti programmati dalle Province, con ripercussioni soprattutto su sicurezza, rete viaria ed edilizia scolastica. La situazione riguarda le Province e i Comuni, già alle prese con difficoltà consolidate nella manutenzione delle infrastrutture e nei servizi scolastici e sociali.
«Non si tratta soltanto delle Province – sottolinea Albasi – ma dell’intero sistema delle autonomie locali. I Comuni saranno tra i più colpiti dai tagli programmati nella scorsa finanziaria: 2 miliardi in meno fino al 2029, in assenza di qualunque strategia nazionale che aiuti a governare gli effetti di questa contrazione. Il Consiglio provinciale di Piacenza ha sottolineato come il definanziamento parziale e le nuove modalità di verifica stiano imponendo la ridefinizione degli importi delle opere e la soppressione di annualità future, con gravi ripercussioni sulla certezza della programmazione.»
Il consigliere evidenzia inoltre come, in questo quadro, pesino altre scelte nazionali: l’assenza di un piano casa capace di rispondere al crescente bisogno abitativo; la mancanza di nuove risorse per garantire sicurezza a 360°, nelle infrastrutture, nei servizi e nella prevenzione, nonostante la forte necessità espressa dai territori; la mancata ricostituzione del Fondo nazionale per la morosità incolpevole, indispensabile per evitare sfratti e sostenere le famiglie più fragili.
«A questo si aggiunge – prosegue – la contraddizione più evidente: vengono penalizzati proprio gli enti più virtuosi, quelli che hanno investito, programmato e saputo utilizzare al meglio i fondi del PNRR. Colpire questi territori significa indebolire servizi educativi, sociali e scolastici che negli ultimi anni hanno rappresentato un modello di eccellenza».
Da qui la richiesta formale alla Giunta regionale di attivarsi presso Governo e Parlamento, aprire un confronto strutturato nella Conferenza delle Regioni e promuovere un tavolo permanente con Province e Comuni, per rivedere i criteri di distribuzione delle risorse e le modalità di verifica previste dalle norme nazionali. È inoltre urgente procedere al completo reintegro delle risorse finanziarie, anche per le annualità dal 2030 al 2034, per garantire una programmazione pluriennale stabile e sostenibile.
«Questa interrogazione – conclude Albasi – vuole portare all’attenzione nazionale una situazione che non può più essere ignorata. Senza un intervento immediato e strutturale, a rimetterci saranno i cittadini: in termini di manutenzione delle scuole, sicurezza delle strade, servizi sociali, trasporto scolastico, welfare. Difendere gli enti locali significa difendere la qualità della vita nei nostri territori».
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