Coldiretti, la situazione resta grave: “Interventi da 1,2 miliardi per l’agricoltura”

“Dal taglio del costo del lavoro nei settori agricoli più duramente colpiti al sostegno delle filiere, dagli aiuti alimentari ai più bisognosi, all’accesso al credito; fino all’anticipo al 70% dei fondi comunitari alle aziende. Ammontano a 1,2 miliardi i sostegni alle imprese agricole italiane autorizzati dalla Commissione Europea per fronteggiare la drammatica emergenza Covid 19”.

È quanto afferma il Presidente di Coldiretti Piacenza Ugo Agnelli in riferimento all’approvazione definitiva del Decreto Rilancio. Il provvedimento contiene un corposo pacchetto di interventi per il settore fortemente sostenuti dalla Coldiretti.

“Da quando è iniziata la pandemia in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività; ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus – sottolinea Claudio Bressanutti, Direttore di Coldiretti Piacenza – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”.

Sono 426 i milioni – ricorda Agnelli – destinati all’esonero per i primi sei mesi del 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole ma anche ippicoltura, pesca e dell’acquacoltura. Importante – afferma Bressanutti – è anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro della cambiale agraria e la destinazione di 30 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica. Senza dimenticare – precisa Agnelli – il fondo per le emergenze alimentari con 300 milioni di euro e le misure a favore delle filiere agroalimentari come i 100 milioni destinati alla vendemmia verde, il fondo indennità sospensione attività pesca e acquacoltura e l’indennità per i lavoratori e l’estensione del contributi a fondo perduto anche alle aziende agricole.

“La situazione resta grave nelle campagne, dove ora è urgente attivare al più presto le misure varate senza burocrazia” conclude Bressanutti nel sottolineare che a preoccupare sono le previsioni per l’autunno, con le esportazioni in sofferenza, il turismo in affanno e la ristorazione lontana dalla ripresa con un duro impatto su settori importanti dell’agroalimentare, dal vino alla carne, dal latte all’olio.

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