“Il Comitato Infrangibile assiste, da lontano, alla celebrazione dell’evento che sta andando in scena al Gotico, lontano fisicamente e simbolicamente dal quartiere che più di tutti subirà le conseguenze dell’intervento sull’ex Manifattura Tabacchi”. Così inizia la nota del Comitato Infrangibile, quartiere direttamente interessato dalla riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi presentata questa mattina.
LA NOTA DEL COMITATO INFRANGIBILE
Una grande inaugurazione, con la presenza delle massime istituzioni, invitate con tanto di invito personale, tra sorrisi, applausi e narrazioni entusiastiche. Una celebrazione a senso unico, tra ostriche e champagne. Ma con un’assenza che pesa più di tutte: quella dei cittadini e dei residenti dell’Infrangibile.
Non solo i residenti non sono stati coinvolti: non è stato nemmeno ritenuto opportuno invitare il referente del Comitato Infrangibile. Una scelta che appare tutt’altro che casuale e che sembra dettata dal timore di dover affrontare domande, osservazioni e critiche legittime. Critiche note, perché è noto che questo intervento non è condiviso da una parte significativa del quartiere.
Colpisce ancora di più il fatto che, prima di questa grande celebrazione pubblica, nessuno abbia pensato di venire all’Infrangibile a presentare il progetto. Un progetto ben diverso da quello che ci era stato presentato.
Il Comitato Infrangibile resta quindi a guardare. A guardare questa festa lontana, mentre da mesi il quartiere viene tenuto in un angolo, segregato da una totale assenza di comunicazione, confronto e partecipazione su un’opera che inciderà in modo profondo sulla vivibilità, sulla viabilità e sull’impatto paesaggistico dell’Infrangibile.
Abbiamo letto che l’evento presenterà il “nuovo quartiere dentro un quartiere”. Ed è proprio questa la sensazione: un quartiere a sé stante, che sembra non avere nulla a che fare con l’Infrangibile. Forse è per questo che i residenti sono stati completamente esclusi dal percorso comunicativo: perché non considerati parte del progetto, né interlocutori degni di ascolto.
Il Comitato Infrangibile non chiede celebrazioni, ma rispetto. Non chiede passerelle, ma trasparenza. E continuerà a far sentire la propria voce, perché le grandi opere non si costruiscono solo con rendering e applausi, ma con il coinvolgimento reale di chi quei luoghi li vive ogni giorno.
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