Il Festival a Farini di ATER Fondazione e Manicomics Teatro. Come nella tradizione dei festival di Manicomics TeatroCirco, l’arte dello spettacolo raggiunge le piazze ed i luoghi più lontani della nostra provincia per sorprendere, aggregare, connettere ed allietare il pubblico che a tutte le età può apprezzare la bellezza, la comicità e la gioia di stare assieme.
Fuoripista offre tre giornate di spettacoli, laboratori, giochi di legno all’aria aperta, in una splendida cornice della località vicina al fiume come Farini che è lontana dal centro provinciale, ma nel cuore della natura incredibile delle nostre vallate.
Programma
VENERDÌ 4 LUGLIO 2025
ORE 18.00/19.00 – Spazio Laboratori
Collettivo Clown in «CIRCOLAB»
Laboratori circo-clown
Un laboratorio che spazia da giochi sulla conoscenza del gruppo all’uso della giocoleria per sviluppare le proprie abilità e la coordinazione, tramite il mimo ed il clown si lavora sugli stati d’animo, sulla fiducia e sull’accettazione dell’errore.
La spensieratezza del gioco, il divertimento come condizione base per la conoscenza, la capacità di tirare fuori la propria personalità insieme agli altri, la libertà di vivere gli errori come un’opportunità creativa.
Tanto divertimento per un’attività completa che fa bene al corpo e al cuore
COLLETTIVO CLOWN “Artisti uniti per portare il clown oltre lo stereotipo, lo spettacolo oltre la finzione, alla ricerca di un incontro autentico, verso una cultura della gioia.”
Il Collettivo Clown nasce nel 2014 dal desiderio di 7 artisti con percorsi differenti, uniti da una forte affinità poetica. Il Collettivo è attivo nella formazione, organizzazione eventi e produzione di spettacoli che viaggiano in Italia e all’estero, in festival di teatro di strada, di circo contemporaneo e nei circuiti teatrali.
È impegnato a Milano anche in ambito sociale ed educativo. È in prima linea per lo sviluppo del progetto Artepassante.
Dal 2018 in collaborazione con Manicomics Teatro è sostenuto dal MIC.
Dal 2020 in collaborazione con Ass. Le Belle Arti partecipa a DisseMIna, progetto d’innovazione culturale finanziato da Fondazione Cariplo.
ORE 18.45 – Spazio Quarantaminuti
Teatro Bandito in «VALIGIA AD UNA PIAZZA»
Teatro circo
Di e con: Dadde Visconti
Produzione: Teatro Bandito
E’ uno spettacolo ironico e dolce rappresentato da un mimo-‐clown che vive stupendo e stupendosi di ciò che accade intorno a lui. Tutto diventa magia e la magia un mezzo per parlare d’amore, dei sogni più nascosti, di viaggi fantastici.
Pupazzi, suoni, strumenti insoliti, palloncini, un “Augusto” con lo sguardo da bambino e la giacca troppo grande, immagini che appartengono forse ad un cartone animato, ma si trasformano in realtà coinvolgendo totalmente grandi e piccini.
Lo spettacolo è adatto a qualsiasi tipo di pubblico. Premiato al Festival Internazionale di strada di Vevey (CH) nel 2003.
Dadde Visconti
La sua formazione parte nel 1996 con il Diploma della Scuola di Mimo presso il “Teatro Carcano” di Milano, nel ’97 si diploma in “dizione e doppiaggio” presso la scuola di teatro “Quelli di Grock” e nel ’99 consegue il Diploma della Scuola biennale di Clownerie presso il teatro “Sala Fontana” d Milano. Negli anni si forma con i migliori maestri italiani e stranieri, tra cui Enrico Bonavera, Jango Edwards, Pierre Byland, Jurij Alschitz, Marcello Magni, Joan Estader, Rimas Tuminas, Claudia Contin, Ferruccio Merisi, Roberto Anglisani, Avner Eisenberg. Dal 1997 ad oggi lavora con la Compagnia Teatrale Eccentrici Dadarò, di cui è uno dei fondatori.
Il
Teatro Bandito nasce nel 2019 dall’utopia di Francesca Zoccarato e il pragmatismo di Dadde Visconti nel sentire necessario il desiderio di realizzare un luogo di teatro dove l’incontro fosse il nucleo principale dell’atto artistico. Insieme a Matteo Curatella ed a uno staff di artisti, che aderiscono a un’idea di meraviglia condivisa con il pubblico (Marta Pistocchi, Andrea Ruberti, Compagni Ompalhoz, Le Strologhe) inizia un’avventura e la costruzione di un’arena viaggiante il cui tetto è il cielo di stelle, le stelle dei sogni che si realizzano solo se condivisi.
Il Teatro Bandito è un’idea artistica, indipendente, auto-finanziata per un Teatro Libero e Vitale.
Il Teatro Bandito nasce da un desiderio di libertà artistica, un bisogno di incontro immediato con le persone, una necessità di viaggiare per nutrire la curiosità del Mondo.
Il Teatro Bandito è un’arena che ospita 110 persone dove vengono allestiti spettacoli teatrali di arte varia adatti a tutti.
L’idea del Teatro Bandito è quella di essere accessibile a tutti, perché il pubblico continua ad essere l’elemento più importante di mestiere del teatrante girovago. L’incontro con il pubblico crea uno scambio poetico indispensabile agli artisti per rigenerare la vitalità del proprio teatro e poter ripartire ogni volta arricchiti.
Le giornate del teatro Bandito terminano con un bicchiere di vino condiviso con il pubblico, tra musica, chiacchere, storie e letture di tarocchi.
Il Teatro Bandito è un luogo che ha bisogno di umanità per esistere.
Per realizzare il nostro sogno ci siamo ispirati alle antiche compagnie di giro, un carro di Tespi dei giorni nostri che allestisse non solo spettacoli, ma un microcosmo artistico nel quale tutti potessero essere accolti e riconoscersi, al di là dell’età , del colore della pelle o dell’estrazione sociale.
Abbiamo scelto come iconografia il mondo dei Tarocchi, un’arte antica quanto il mondo che in sé racchiude tutte le credenze religiose, leggende, antica sapienza pittorica, un’arte che permette di narrare storie… al Teatro Bandito si entra dalla carta del Matto (colui che guarda sempre avanti e non si ferma mai) e si esce dal Mondo, rigenerati
ORE 20.30 – da piazza G.Marconi a Fuori Pista
Collettivo Clown in «PARATA PASTRUGNATA»
Parata clownesca
Di e con Morgana e Addi con la Famiglia Carlucci, Ivar Mangoni giocoliere, Francesco Zamboni clown con il tamburo
Collettivo Clown si lancia in parata per diffondere in gran baldanza la cultura della gioia. Basta litigare, basta guerreggiare, è ora di ballare! Unitevi alla festa, andremo roboando, il mondo colorando!
Al ritmo sprigionato da un rullante la carovana dei clown si sposta nelle strade del paese, una parata stropicciata, “pastrugnata” il giusto per risvegliare il sorriso delle genti, un suono di divertimento che come il pifferaio magico incanta e trascina il pubblico “sulla Pista” per chiudere con i migliori numeri della grande compagnia…o di quello che ne rimane. circensi e sketch comici ritmato e forsennato. Uno spettacolo pieno di vitalità e risate di cuore.
COLLETTIVO CLOWN
“Artisti uniti per portare il clown oltre lo stereotipo, lo spettacolo oltre la finzione, alla ricerca di un incontro autentico, verso una cultura della gioia.”
Il Coll
ettivo Clown nasce nel 2014 dal desiderio di 7 artisti con percorsi differenti, uniti da una forte affinità poetica. Il Collettivo è attivo nella formazione, organizzazione eventi e produzione di spettacoli che viaggiano in Italia e all’estero, in festival di teatro di strada, di circo contemporaneo e nei circuiti teatrali. È impegnato a Milano anche in ambito sociale ed educativo. È in prima linea per lo sviluppo del progetto Artepassante.
Dal 2018 in collaborazione con Manicomics Teatro è sostenuto dal MIC.
Dal 2020 in collaborazione con Ass. Le Belle Arti partecipa a DisseMIna, progetto d’innovazione culturale finanziato da Fondazione Cariplo.
Vincitore di Premio TAKIMIRI 2017 e Premio GIANNI DAMIANO 2017
E’ un collettivo artistico, ma anche una tribù, una comunità che sperimenta modelli di governance dinamici, ricercando le chiavi che permettano a ognuno di essere libero di esprimersi, autonomo e in armonia con gli altri.
Dal 2015 a oggi il Collettivo Clown ha toccato quasi tutte le 20 regioni italiane tra partecipazioni a festival, eventi e apparizioni in luoghi simbolo della cultura come Pompei, Matera, Expo Gate al Castello Sforzesco di Milano (2015). Nel 2015 è finalista al premio Takimiri del Clown&Clown Festival. Ha chiuso nel 2016 il Festival del Mimo e del Teatro Gestuale di San Ginesio (MC). Tra Marzo e Giugno 2017 il Collettivo con il Duo Meroni Zamboni ha superato per la prima volta i confini continentali con una tournée di oltre 20.000 km in 45 teatri della Cina incontrando oltre 30.000 spettatori. Il Duo, rientrato in Italia, vince in battuta il premio Gianni Damiano della XVI ed. di Lunathica Festival a Cirié (TO). Nel settembre dello stesso anno si presenta al Festival Internacional de Teatro Cómico da Maia (PA). Vince con Sebastian Burrasca il premio Takimiri del Clown&Clown Festival 2017. Torna in Cina nel 2018 e nel 2019 per oltre 50 esibizioni fra cui si annoverano prestigiosi Grand Theatre come Shuzhou, HangZhou e Tang Shan.
Tra le partecipazioni più importanti ricordiamo: Milano Isola Off Festival, Malo Jugglin Festival, Giffoni Film Festival, la rassegna Alice Oltre lo Specchio, il tour con Teatri Uniti della Basilicata, La Strada Festival (BR), Vademecum (GR), Le Strade del Teatro (MI), apertura Gran Premio di Monza, Fira Tarrega OFF (SPA), Salon Sardine (AT), UFO Festiwal(PL).
Organizza inoltre: Superclown Festival (Modena 2016), Festival del Giullare (Milano 2016), Inaugurazione Biblioteca di Bresso (MI), La Domenica del Villaggio (Mirasole 2018), Clown Gala I, II, III e IV ed (Milano), Foreign: stranieri si nasce o si diventa? (Milano, 2018), RIDERE: La Scintilla del Cambiamento (Milano, 2018) e RIDERE II Edizione (Milano, 2019).
ORE 22.00 – Sulla Pista
Gruppo Enerbia in «AL CHIARORE DELLE STELLE»
Ballo sul Nure
Concerto con danze libere
Maddalena Scagnelli violino e voce
Gabriele Dametti piffero
Franco Guglielmetti fisarmonica
Il concerto, che evoca il verso di un canto popolare, vuole far rivivere la dolcezza e il desiderio che accompagnano l’attesa di una festa da ballo in uno scenario notturno grazie all’esecuzione delle più belle melodie strumentali del repertorio dell’Appennino Emiliano.
Valzer, struggenti canzoni d’amore e viaggio, serenate e canti legati ai riti agricoli: il Gruppo Musicale Enerbia mantiene ininterrot
to il filo che unisce la musica colta e quella popolare dello straordinario territorio delle Quattro Province, la zona
ENERBIA
Il gruppo è formato da Maddalena Scagnelli, voce e salterio ed è responsabile per la ricerca musicale e gli arrangiamenti; Franco Guglielmetti, fisarmonica; Gabriele Dametti, piffero; Massimo Visalli, chitarra; Claudio Schiavi, doppio basso.
Il lavoro di Enerbia, uno dei gruppi italiani più attivi nel campo della musica antica e tradizionale, è strettamente legato alla valorizzazione del repertorio musicale del Nord Ovest italiano, dalla parte pianeggiante sino all’Appennino.
Il corso del fiume Po tra Lombardia ed Emilia, è la porta settentrionale di un territorio che parte da Milano e attraverso le valli appenniniche giunge al mare. Fin dall’antichità questi territori connettono il mondo continentale europeo con il Mediterraneo attraverso le antiche Vie del Sale e la Via Francigena con le sue varianti. Questo paesaggio fisico trova riscontro nel paesaggio sonoro, trasmesso oralmente nella musica tradizionale, ancora oggi vivissima, ma anche nei manoscritti musicali dei più importanti archivi storici, tra i quali quelli oggi conservati a Milano alla Biblioteca Ambrosiana e a Torino alla Biblioteca Nazionale.
Il mondo del cinema ha ospitato e valorizzato molte produzioni del gruppo. Tra le collaborazioni principali quella con ERMANNO OLMI. Altre collaborazioni con Giuseppe Bertolucci, Alessandro Scillitani, Marco Bellocchio.
Il gruppo è stato anche ritratto da PAOLO RUMIZ, il più noto scrittore di viaggio italiano, editorialista del quotidiano La Repubblica, nel suo libro “La leggenda dei monti naviganti” (Feltrinelli Editore) che raccoglie uno straordinario reportage dedicato all’Appennino italiano.
La bellezza di questo repertorio si unisce a una straordinaria vitalità. Presenta numerose forme di danza, canti struggenti, solistici e corali, strumenti originali come il piffero, un oboe popolare e la zampogna chiamata piva emiliana. Lo strumentario tradizionale comunque è molto vario comprende anche il violino, la fisarmonica, la chitarra, il contrabbasso e la ghironda. Il repertorio sacro e medievale, in particolare quello legato agli Antifonari del tardo medioevo e ai trovatori, è invece proposto con strumenti come l’arpa gotica, il salterio, le percussioni, la ghironda.
Il gruppo è stato ospite musicale nei media radiofonici quali Radio Tre Rai e Radio della Svizzera Italiana oltre che nei maggiori canali televisivi. Innumerevoli sono state le partecipazioni ai Festival letterari e musicali, quelle nei programmi della televisione italiana pubblica e private, le collaborazioni con le Università italiane, le istituzioni culturali e quelle museali. In particolare negli ultimi anni le progettazioni del gruppo esplorano i legami con il mondo della letteratura e dell’arte.
Tra le collaborazioni più recenti quella con il Museo verdiano di Casa Barezzi (Busseto), con il Museo del Novecento (Milano), con la Galleria Ricci Oddi (Piacenza), con la Biblioteca Ambrosiana (Milano), con il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (Roma), con il Museo Ettore Guatelli (Parma), con i Musei di Palazzo Farnese (Piacenza), con Badia Cavana (Parma), con il Museo Poldi Pezzoli di Milano, con il FAI.
SABATO 5 LUGLIO 2025
ORE 18.00/22.00 – Spazio Laboratori
Ludobus in «Truccioli Monelli»
Il Ludobus “Truccioli Monelli” nasce da uno dei nostri tanti sogni, l’arte di costruire, l’amore per il legno e per i bambini, ci hanno guidati alla realizzazione di questo progetto.
Divulgare il gioco creativo, per riportarlo in una dimensione conviviale e meno artificiosa, per noi il ludobus è uno spazio dove poter ritrovare il tempo libero vivendolo da protagonisti, in cui grandi e piccoli si confrontano, si aiutano, GIOCANO INSIEME.
Crediamo che per divertirsi basti poco: uno spazio adeguato, qualche gioco di legno costruito in modo artigiana
le, tanta fantasia, forse un po’ assopita ma pronta ad essere risvegliata al momento giusto.
Nella rivalorizzazione dei giochi dimenticati, nelle leggende dei territori che ci appartengono, e di quelli sconosciuti, è l’essenza di “Truccioli Monelli” (non è un brutto errore ortografico, ma semplicemente si tratta di trucioli cuccioli, con tanta voglia di giocare) dove Trillo, Jullo e Burillo sono tre spiritelli che appartengono alla tradizione popolare del nord Italia, per ritrovare quel mondo magico dove gli uomini, la natura e gli abitanti del piccolo popolo, vivevano in armonia.
Ludobus “Truccioli Monelli” è una creazione di Franco e Barbara, restauratore ed educatrice.
ORE 18.45 – Spazio Quarantaminuti
Manicomics Teatro e Favellarte in «PIACERE GIANNI»
Liberamente ispirato alla vita e alle opere di GIANNI RODARI
Di e con Mauro Caminati e Samantha Oldani
Produzione MANICOMICS TEATRO e FAVELLARTE
Gianni vende magnifici fiori.
Ada ama immensamente le rose. Appassite!
I due si vedono da anni, ma non si sono mai parlati.
Un giorno Gianni, incuriosito, la segue e scopre la sua incredibile storia.
Ada vive in un giardino di rose sfiorite, sospesa nel tempo; molti anni prima, ha perso l’
amore e insieme la capacità di “immaginare una vita”.
Sarà Gianni, con le sue mirabolanti “invenzioni”, le storie e le filastrocche sgangherate ad insegnarle come tutto sia possibile se si allena la fantasia.
Solo così Ada potrà ricominciare a vivere, come una rosa appena sbocciata.
Un piccolo omaggio a Gianni Rodari, grande maestro della fantasia, che attraverso le sue poesie, i racconti e le filastrocche ha tinteggiato un mondo straordinario che forse vorremmo più simile al nostro.
Dedicato a bambini e ragazzi e a tutti coloro che, ormai cresciuti, ricordano con un sorriso le sue incredibili storie.
Età consigliata: dai 6 ai 14 anni e famiglie.
Manicomics Teatro è una compagnia indipendente che si muove nell’ambito teatrale per la produzione di prodotti artistici nell’area dello spettacolo dal vivo. In particolare Manicomics produce e distribuisce creazioni teatrali originali, organizza eventi nell’ambito dello spettacolo dal vivo, progetta e gestisce attività nell’ambito formativo e pedagogico e progetta e conduce laboratori teatrali per giovani ed adulti.
Dal 2017 è riconosciuto dal MINISTERO DELLA CULTURA come Ente di Produzione e Distribuzione di Circo Contemporaneo.
Dopo una riqualificazione mirata dell’ex auditorio di Santa Maria della Pace, nel 2019 Manicomics ha aperto OPEN SPACE 360 ora TEATRO Manicomics, uno spazio multidisciplinare con la capacità di 100 posti, dotato di attrezzature audio e luci, con uno spazio scenico adattabile e modificabile a secondo delle esigenze dell’evento artistico.
Dal 1991 ad oggi organizza e gestisce il Festival Internazionale Lultimaprovincia, rassegna di spettacoli di teatro e circo diffusa su tutta la provincia; la 30esima edizione del 2021 sono stati 21 i comuni della provincia aderenti al progetto.
Manicomics Teatro ha portato le proprie produzioni sia in Italia che all’estero: in Francia, Argentina, Uruguay, Portogallo, Spagna, Brasile, Svizzera, Polonia, Unione Sovietica, Yugoslavia, Germania, Olanda.
Manicomics Teatro ha attivato, nel corso degli anni, una serie di collaborazioni, tra le altre realtà, con Compagne internazionali, come il Cirque du Soleil – Montreal (Canada), la Compagnia Finzi Pasca – Lugano (Svizzera) , la Rassegna Teatrale “La Darsena” – Magadino (Svizzera).
Dal 1991 Manicomics Teatro collabora con gli assessorati alla Cultura e/o alle Politiche Giovanili del territorio provinciale nell’ambito dell’attività organizzativa di eventi. Gli Assessorati del territorio ad oggi coinvolti sono stati: Piacenza, Castel S. Giovanni, Rivergaro, Pontenure, Pontedell’Olio, Carpaneto, Sarmato, Rottofreno, Fiorenzuola, Gragnano, Vigolzone ecc.
FAVELLARTE oggi è una realtà in evoluzione in cui sono confluite esperienze di diversi professionisti del teatro e della cultura già attivi in altre organizzazioni del territorio. È nata dalle precedenti esperienze dell’associazione “Ragazzi al museo”, che si occupava prevalentemente di didattica museale. Si propone di essere un punto di riferimento per la contaminazione e l’ibridazione tra diverse forme artistiche, miscelandole a obiettivi di inclusività e consapevolezza.
ORE 20.45 – Sulla Pista
Compagnia Jorik C’è in «DAI CHE CE LA FAI»
Equilibrismo, giocoleria, clownerie.
Di e co
n Jorik C’è
Fresco, allegro e gagliardo, questo è lo spirito dello spettacolo che ha come compito quello di proiettarci tutti verso la dimensione del “SI PUO’ FARE!”.
Colpi di scena e grande contatto con il pubblico fanno da contorno a quello che è il vero messaggio: di continuare a provaci.
Il linguaggio è quello del Circo, nella sua forma più spontanea e sincera.
La tecnica è quella della corda molle, con monociclo sul filo e giocoleria, portata fino ai livelli più alti d’ Europa con un esercizio che solo Jorik sa compiere, risultato di quel “continuare a provarci”.
La presenza è quella di un artista ispirata, tecnica, femminile, generosa, capace ed indomabile, sempre pronta allo scherzo e ad accompagnare tenacia con leggerezza.
Inutile guardare i suoi video, non rendono affatto l’idea di che travolgente bestia da palco ci si troverà davanti.
Vederla dal vivo è come vedere la luce disfare il buio.
BIOGRAFIA
Jorik C’è è un’artista di circo contemporaneo.
Si esibisce in tutto il mondo con spettacoli di monociclo su corda molle, con giocoleria, portando la sua tecnica a livelli sorprendenti in Europa.
Si è esibita in 14 nazioni di 3 continenti tra cui Israele, Etiopia, Belgio, Germania, Spagna , Lussemburgo, Svizzera, Inghilterra, Irlanda, Francia, Slovacchia…
Jorik è un artista bolognese, nata in un soleggiato 1° settembre dello scorso millennio.
L’attrazione per l’acrobatica, il salto e tutti i giochi di abilità si sono manifestati in lei fin dal suo primo passo.
La famiglia, sottovalutava l’arte come mestiere. Viene indirizzata verso tutt’ altro, ma quando hai il circo dentro… Passa 5 anni nelle cucine di diversi ristoranti d’Europa, ma segretamente continua ad allenare giocoleria ed equilibrio.
Il 5 novembre 2003 Jorik lascia tutto, ed inizia con gli spettacoli.
Si specializza come autodidatta nella disciplina di corda molle, cui aggiunge il monociclo molto prima dell’avvento degli smartphone, e quando ancora le email le usavano solo in pochi. Era una cosa davvero eccezionale da vedere!
Continua con gli spettacoli come artista singola per diversi anni, cercando però collaborazioni con artisti, compagnie e circhi tra i quali: Francesca Mari in “PinUp&Down”, Sascia Terzi con cui fonda “Gli INVERS“, Sonia Palermo con la quale dirige la storica “Convencion Capodanno Giocoloso“, con “ Petit Cabaret 1924” diventando equilibrista di punta. Lavora anche in coppia con Eddy Mirabella e Seraina De Block in “Sur Mesure“.
Supporta anche diverse iniziative all’interno del circuito artisti (amatori e professionisti) come i raduni dello Yucca, della Cavallerizza Reale, del Renegade Show… e molte altre.
Nell’agosto 2015 Jorik riceve una telefonata.
Romeo Zanaboni, ricordandosi di lei dopo tanti anni, la contatta per l’esibizione d’ inaugurazione del Petite Cabaret 1924 a Milano. Jorik parteciperà come equilibrista all’ inizio del secondo tempo, ed è già evidente successo. La collaborazione con il “Petit Cabaret 1924” è fortunatissima. Jorik diventa l’indiscussa “Stella del Petit”, ribattezzata prima dal pubblico e poi dai giornali come “La Tigre di Bologna”.
Tutt’ora in grande fermento, con lo chapiteau del “Petit” in parallelo continua ad esibirsi con gli spettacoli come artista “solo” in festival, cabaret, cerimonie ed eventi privati.
Il suo spettacolo si è affinato sempre più negli anni fino a diventare un incredibile strumento di precisione per l’intrattenimento.
Jorik è ormai artista di riferimento nel panorama italiano, e dal 2017 è richiesta a livello internazionale.
ORE 22.00 – Sulla Pista
PEM Habitat Teatrali in «TOPONOMASTICA»
Concerto clown
con Marta Pistocchi e Alessandro Sicardi – regia di Rita Pelusio – drammaturgia Domenico Ferrari e Rita Pelusio – canzoni originali di Marta Pistocchi – scene e costumi di Ilaria Ariemme – produzione Marta Pistocchi – in collaborazione con PEM Habitat Teatrali
Se i topi sapessero parlare cosa direbbero delle nostre (e loro) città? E se sapessero cantare con che canzoni la racconterebbero?
Da questa provocatoria domanda nasce Toponomastica, immaginifica conferenza di i topi che analizzano con pungente ironia le regole e gli stili di vita delle nostre città, e i vizi e le virtù degli umani che vi abitano.
Lo sguardo dei nostri topi, interpretati da Marta Pistocchi e Alessandro Sicardi, è uno sguardo diverso, laterale.
La prospettava dal basso degli ultimi, degli emargina
ti, ma anche di quelli che vedono nei paesaggi urbani una possibilità infinita, un laboratorio di socialità che può unire molto più che dividere.
Lo spettacolo nasce da un nucleo di canzoni originali scritte e composte da Marta Pistocchi, violinista, attrice e ispiratrice di questo progetto che si muove tra più linguaggi artistici: musica, clown e narrazione teatrale.
Le sue canzoni non sono solo una riflessione ma anche un atto di amore verso la città.
Ed è dalla medesima spinta, al contempo intellettuale e emotiva, che è stato modellato questo spettacolo in cui satira e poesia si mescolano con inaspettata freschezza.
Toponomastica è un teatro-canzone molto particolare. Il tradizionale schema del cabaret milanese si lascia infatti contaminare e ibridare. Il clown prende il sopravvento, ma lascia spazio alle influenze più disparate, giocate sempre con leggerezza e originalità, da Moni Ovadia a Gabriella Ferri, da Jannacci alla Banda Osiris.
Il tutto dà vita a un pastiche inaspettato e sorprendente che ci prende per mano e ci conduce alla scoperta di una città che troppo spesso non sappiamo guardare con occhi abbastanza attenti.
Per sottolineare la qualità musicale del progetto ecco il link all’album (clicca qui) dove potrete sentire in anteprima le canzoni presenti nello spettacolo.
PEM HABITAT TEATRALI
dal 2014 progetta, produce e diffonde spettacoli il cui linguaggio è quello dell’arte comica in tutte le sue sfaccettature e possibilità: un collettivo di ricerca teatrale che sonda e gioca con tutti i linguaggi comici e poetici degli attori che lo abitano (teatro d’attore, clown, teatro musicale, circo teatro).
Tutti coloro che partecipano alla realizzazione dei progetti mettono a disposizione la propria professionalità rispettando un’idea di produzione teatrale etica, fruibile e condivisa.
La formazione degli attori PEM è principalmente legata al teatro fisico – metodo Jacques Lecoq ma è contaminata da tutti gli altri linguaggi che negli allestimenti si ritengono necessari.
Compongono questo collettivo di produzione, diffusione e formazione:
Anna Marcato direttrice di produzione, responsabile artistica nell’ambito del Circo Contemporaneo e Teatro Urbano e relazioni con l’estero
Rita Pelusio direttrice artistica e referente per la formazione
Domenico Ferrari referente per il Teatro Sociale
Monica Giacchetto referente per la diffusione e organizzazione
PRODUZIONI La diffusione degli spettacoli e la relativa circuitazione vengono curate e seguite da Monica Giacchetto. Le produzioni di PEM si basano su quattro pilastri fondamentali: la ricerca sull’arte comica, una forte vocazione civile, uno sguardo privilegiato al femminile e la creazione di drammaturgie originali. PEM ha in distribuzione anche spettacoli di circo contemporaneo nati dall’incontro della nostra direttrice artistica Rita Pelusio con artisti dal profilo virtuoso, circense e musicale.
Dal 2021 Gardi Hutter fa parte dell’impresa di produzione PEM Habitat Teatrali con l’intento di aprire la strada all’internazionalizzazione dei progetti di clown contemporaneo che l’Associazione ha in repertorio. Negli ultimi anni PEM ha sancito questa collaborazione con l’artista internazionale, pioniera del clown contemporaneo di cui Rita Pelusio e Anna Marcat
o sono storiche allieve, occupandosi della curatela dei suoi spettacoli in Italia con l’obiettivo, in accordo con la linea artistica di PEM, di promuovere il clown contemporaneo nel panorama italiano.
DOMENICA 6 LUGLIO 2025
ORE 18.00 fino a sera – Spazio Laboratori
Ludobus in «Truccioli Monelli»
Il Ludobus “Truccioli Monelli” nasce da uno dei nostri tanti sogni, l’arte di costruire, l’amore per il legno e per i bambini, ci hanno guidati alla realizzazione di questo progetto.
Divulgare il gioco creativo, per riportarlo in una dimensione conviviale e meno artificiosa, per noi il ludobus è uno spazio dove poter ritrovare il tempo libero vivendolo da protagonisti, in cui grandi e piccoli si confrontano, si aiutano, GIOCANO INSIEME.
Crediamo che per divertirsi basti poco: uno spazio adeguato, qualche gioco di legno costruito in modo artigianale, tanta fantasia, forse un po’ assopita ma pronta ad essere risvegliata al momento giusto.
Nella rivalorizzazione dei giochi dimenticati, nelle leggende dei territori che ci appartengono, e di quelli sconosciuti, è l’essenza di “Truccioli Monelli” (non è un brutto errore ortografico, ma semplicemente si tratta di trucioli cuccioli, con tanta voglia di giocare) dove Trillo, Jullo e Burillo sono tre spiritelli che appartengono alla tradizione popolare del nord Italia, per ritrovare quel mondo magico dove gli uomini, la natura e gli abitanti del piccolo popolo, vivevano in armonia.
Ludobus “Truccioli Monelli” è una creazione di Franco e Barbara, restauratore ed educatrice.
ORE 18.00 – spazio Quarantaminuti
DelleALI Teatro in «NATURALIS»
Per un accordo con la natura
Rito di Piantumazione – Azione scenica collettiva
Antonello Cassinotti – azione, campana, voce – Giancarlo Locatelli – clarinetto basso, campanelle, rete da pescatore, sasso – Letizia Buoso – dramaturg – Giada Balestrini – cura dell’ineffabile
Durante l’azione, dopo aver preparato energeticamente il luogo della performance con l’ausilio di una campana, il performer mette radici piantumandosi nel terreno usando poi la vanga come antenna per connettere terra e cielo, uomo e natura, concreto e spirito.
Una volta che il performer è in posizione il pubblico si allontana e viene piantato un albero.
IL 12 maggio 1984 in occasione dell’incontro “In Difesa della Natura”, BEUYS pronunciò queste parole: “Noi piantiamo gli alberi, e gli alberi piantano noi, poiché apparteniamo l’uno all’altro e dobbiamo esistere insieme.
È qualcosa che accade all’in
terno d’un processo che si muove in due direzioni diverse allo stesso momento. L’albero dunque ha coscienza di noi, cosi come noi abbiamo coscienza dell’albero.
È dunque di enorme importanza che si tenti di creare o stimolare un interesse per questo tipo di interdipendenza. Se noi non abbiamo rispetto per l’autorità dell’albero, o per il genio, o per l’intelligenza dell’albero, troveremo che l’intelligenza dell’albero è talmente enorme da permettergli di decidere di fare una telefonata per comunicare un messaggio sulla triste condizione degli esseri umani.” J.B.
grazie a QUI E ORA Residenza Teatrale
Proponiamo una azione collettiva, una sorta di democrazia artistica chiamando il pubblico all’azione mettendo a sua volta a dimora una pianta come testimone / come ulteriore protagonista in una esperienza allargata.
BEUYS SENZA BEUYS è un progetto di ricerca performativa a partire dall’eredità degli insegnamenti e delle opere di Joseph Beuys, figura profetica ed emblematica dell’Arte Contemporanea occidentale del Novecento, attenta non al paesaggio o al territorio ma alla Natura tutta, che germina, sta, si stravolge, cicatrizza, rinnova, espande e ci comprende alleata ma anche rischiando di espellerci, in delicate dinamiche di interdipendenza.
Chi è Beuys?
Nel secolo scorso un artista, Joseph Beuys, ha cercato di portare a coscienza l’Ybris umana nei confronti del contesto naturale in cui vive e della propria stessa natura con una serie di AZIONI la cui preparazione può essere considerata quasi teatrale.
Artista sciamano è stata la maggiore figura profetica ed emblematica nel panorama artistico mondiale imponendosi come uno dei protagonisti dell’Arte Contemporanea d’avanguardia.
Tra i primi a partecipare alle manifestazioni del gruppo Fluxus, in seguito ha delineato il suo lavoro nell’area delle performance e dell’impegno politico, sociale e pedagogico.
Il suo fare artistico è caratterizzato dalla sua “presenza”.
Il progetto si sviluppa in residenze, incontri, performance e azioni.
delleAli Teatro
dal 1996 si caratterizza per un fare teatrale con una spiccata artigianalità e interdisciplinarità finalizzata ad indagare le influenze tra le diverse forme di espressione.
delleAli Teatro è: teatro di ricerca, teatro ragazzi e teatro di comunità.
Oltre alla produzione di spettacoli, svolge attività di insegnamento, iniziative di promozione alla lettura, laboratori di teatro di comunità, organizza eventi culturali di teatro di ricerca, rassegne di teatro per la primissima infanzia e un festival nazionale di teatro per le nuove generazioni.
delleAli Teatro dal 2008 è anche residenza teatrale diffusa del vimercatese (Monza Brianza) con progetti che vedono coinvolti amministrazioni pubbliche, realtà associative, scuole e singoli cittadini in un processo condiviso di avvicinamento di nuovo pubblico alla cultura.
La compagnia fa parte delle seguenti reti regionali, nazionali ed internazionali : ETREnetwork di residenze teatrali lombarde, C.Re.S.Co. coordinamento della scena contemporanea italiana, Assitej-Italia e Assitej International network di teatro per le nuove generazioni, Small Size network internazionale di arti performative per la primissima infanzia e IETM network internazionale per le arti performative contemporanee.
ORE 18.45 – Spazio Quarantaminuti
Manicomics Teatro in «IL CIRCO DELLE EMOZIONI»
Spettacolo interattivo adatto ai più piccoli e loro famiglie.
con Margherita Serra e Allegra Spernanzoni con la partecipazione e la direzione tecnica di Leonardo Tanoni — testo e regia di A. Spernanzoni – produzione Manicomics Teatro Circo – in collaborazione con Coopselios
Un personaggio sbuca dal circo: è Bradamante, pupazzo parlante che insieme a Margherita gioca nel magico mondo del circo con una materia leggerissima, volante, come le emozioni.
Tra giochi, magia, acrobazia e animali feroci, il circo prende vita e racconta le più belle storie di amicizia, rivalità, coraggio e amore della nostra letteratura per l’infanzia!
Tutti i giochi, a cui il pubblico è anche invitato a partecipare, sono ispirati ai grandi libri per l’infanzia e la gioventù di tutti i tempi: da Esopo a Gianni Rodari, da Sepùlveda a Riki Blanco e molti altri.
Perché non c’è limite allo stupore nel mondo magico del circo delle emozioni!
Gli spettacolo è inserito nella serie di Educational di Manicomics Teatro, spettacoli che guardano alle giovani generazioni come un pubblico di interlocutori con cui pensare insieme il fu
turo.
Per questo al centro c’è sempre l’interazione con lo spettatore, il coinvolgimento attivo, sempre divertito e leggero, ma ricco di riflessioni, interrogativi sinceri per ragionare, sentire, pensare assieme.
Uno degli obiettivi principale, infatti, è quello di portare alla consapevolezza di tutti, grandi e piccoli, che tutte le emozioni sono utili, nessuna da demonizzare o reprimere, che tutte sono comunicabili senza giudizio o vergogna.
Gli animali spesso sono da guida nell’intraprendere percorsi sconosciuti e in questo le favole su cui si fonda tanta parte della nostra cultura umana sin da piccini sono una insostituibile guida per tutti noi.
Il pubblico è direttamente coinvolto con giochi di abilità e clowneschi, mentre il Circo pian piano si popola delle parole importanti alla crescita: le emozioni fondamentali si scrivono sulle pareti del Circo e si vivono assieme grazie ai racconti e al rapporto di complicità e amicizia che da Bradamante e Margherita si trasferisce al giovane pubblico. Tra risate e stupore, si impara un linguaggio comune per poter leggere ed esprimere al meglio il mondo interiore ricco di colori di ognuno.
Dalla gara tra la l
epre e la tartaruga di Esopo, al Gatto e il topo di Sepùlveda, tra giochi di magia, giocoleria ed equilibrismo, Margherita e Bradamante giocano alle parole con i piccolissimi per imparare insieme i nomi delle emozioni.
ORE 19.30 – Sulla Pista
Manicomics Teatro Circo in «OPERA CLOWN»
clown contemporaneo
di e con Agostino Bossi e Paolo Pisi – collaborazione artistica Mario Gumina e Rolando Tarquini
Provate ad immaginare due facchini, che si mettono a giocare con gli oggetti e gli strumenti appartenenti all’orchestra che avrebbe dovuto eseguire il concerto di musica classica. Come bambini alla loro prima scoperta, si inventano situazioni al limite della follia, diventando loro stessi musicisti, illusionisti, intrattenitori e maghi, sfruttando la loro arte, quella che Totò gli ha insegnato: l’arte dell’arrangiarsi.
E sarà proprio così poiché riusciranno ad intrattenere e a coinvolgere il pubblico nell’attesa della improbabile orchestra.
“Opera Clown” è prodotto da Manicomics Teatro e giocata da due clown dove il linguaggio clownesco incrocia la clowneria tradizionale con quella contemporanea, rimanendo sempre in bilico tra realtà e fantasia ed alternando momenti di ingenua lucidità a momenti di ordinaria pazzia.
Grazie alla sua forte carica comica e alle molte situazioni che si alternano continuamente con frequenti cambi di ritmo, lo spettacolo è in grado di appassionare e coinvolgere un pubblico di tutte le età.
Manicomics Teatro è una Compagnia di produzione, formazione e ricerca sul Clown e il Circo Contemporaneo, riconosciuta dal MIC – Ministero della Cultura – con sede a Piacenza.
UN CLOWN che gl’È SPARITO IL NASO, a cui c’HANNO SPARATO AL CUORE.
Dal 2018 promuove MANICOMICS TEATROCIRCO impresa di produzione e distribuzione di circo contemporaneo italiano riconosciuta dal Ministero della Cultura. Fondata nel 1985, Manicomics è oggi una realtà con più di 20 elementi, tra soci e collaboratori, ed opera in campo Nazionale ed Internazionale, contando prestigiose partnership, come la Compagnia Finzi Pasca (Svizzera) e il Cirque du Soleil (Montreal-Quebec). La Cooperativa si occupa delle attività professionali di produzione e distribuzione di spettacoli di clown e circo contemporaneo di Manicomics mentre la Associazione di Promozione Sociale ha obiettivi di diffusione sul territorio e si occupa di attività di formazione ed educative.
ORE 21.00 – Sulla Pista
Compagnia Rasoterra Circo in «HAPPINESS»
duo comico acrobatico
Di e con Alice Gaia Roma, Damiano Fumagalli – thanks to Juliette Hulot – musiche di Francesca Musnicki – Produzione Circo RASOTERRA
HAPPINESS E’ UNO SPETTACOLO CHE RIFLETTE SULLA FELICITA’
A caccia della felicità si può correre tutta la vita senza mai raggiungerla, e forse è dietro l’angolo.
Come trovare l’equilibrio fra l’accontentarsi di ciò che si ha ed il perseguire i propri sogni?
La nostra riflessione si trasforma in una proposta per affrontare la difficoltà.
Questo spettacolo per la strada porta un momento di leggerezza, ma vuole anche far riflettere sul co
me divertirsi nella vita!
HAPPINESS offre un’opportunità per accorgersi che si può cambiare. E’ un tentativo di far sentire felicità, sorprendersi nella felicità.
Uno spettacolo-strumento per l’ottimismo.
Mettendo in scena situazioni ordinarie lavoriamo sulle molteplici reazioni possibili, portandole all’esasperazione.
Presentiamo il tentativo perpetuo di vincere una sfida, l’orgoglio del non voler mollare,
l’emozione di avercela fatta.
La ricerca fa emergere paradossi interessanti. Il loro sviluppo in chiave comico-drammatica ci consente di mostrare allo spettatore quanto il “punto di vista” possa influire sul proprio vissuto.
I LINGUAGGI
La creazione di HAPPINESS parte dalla ricerca del senso, di conseguenza discipline circensi, gioco d’attore e musica si mescolano a servizio dell’espressione per dare vita ad un vocabolario proprio della creazione.
Ad esempio siamo partiti dalle sensazioni fisiche legate alla felicità: il corpo diventa vaporoso, leggero, galleggia. Poi le abbiamo trascritte in movimento acrobatico.
Altro esempio, la descrizione di una scena: Alice è in piedi su di un tronco di legno, canta e nel frattempo Damiano le taglia il tronco sotto i piedi .
La voce viene sovrastata dai 114 decibel della moto sega
.
Le discipline circensi:
- Il portè acrobatico come disciplina non dimostrativa, al servizio della narrativa ma anche utile strumento d’exploit
- La biciletta acrobatica da comune mezzo di locomozione a veicolatrice di sogni
- La motosega, l’utilizzo classico si mescola all’acrobazia, creando suspense nella gestione del pericolo.
LA COMPAGNIA
La ricerca artistica di RASOTERRA si presenta come un salto,
un tentativo di decollo, una sfida ai nostri piedi incollati al suolo.
Creiamo spettacoli di circo contemporaneo volti a condividere col pubblico
una ricerca/riflessione su un tema scelto.
La qualità e le competenze di RASOTERRA sono frutto di incontri,
produzioni e scambi artistici in Europa e nel mondo.
La compagnia nasce a Bruxelles nel 2010 dal desiderio di dare forma all’intenso lavoro fisico e creativo di Damiano Fumagalli e Alice Roma. Nel 2012, “Panni Sporchi” è il primo spettacolo di RASOTERRA, frutto dalla collaborazione con la regista e creatrice di performance Firenza Guidi. Nella primavera del 2012 Claire Ruiz, acrobata francese della Compagnia Tandem, formatasi presso la ESAC (Bruxelles), inizia a collaborare con i due ciclisti italiani. Il trio crea un primo numero: Totem. Nel marzo 2014 RASOTERRA presenta lo spettacolo di strada “La balena volante” vincendo il premio del pubblico al Daidogei World Cup di Shizuoka 2015 in Giappone. Nel luglio 2019, col sostegno di Cartons Production presenta sempre in strada“VIRUS”. Nel settembre 2019 debutta “Granelli” la prima produzione per bambini della compagnia, un progetto in coproduzione con Cordata F.O.R. Il 2020 è l’anno di “Happiness” e nel 2021 segue il debutto di “BOA”, due produzioni che parlano di felicità, come motore per affrontare l’oggi.
Numerose le collaborazioni che arricchiscono il lavoro della compagnia: “projet.PDF” un collettivo tutto al femminile di cui Alice e Claire sono co-fondatrici e lavorano costantemente dal 2015; Nofit State Circus con lo spettacolo “Labyrinth” (Gran Bretagna); ON- Orit Nevo Contemporary Circus (Israele); “Milo & Maya”Opera Domani (co produzione Aslico Teatro progetto UE); Circo el grito con lo spettacolo “The king of swing” (Italia).
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