“Se i salumi DOP piacentini possono essere dei buoni ingredienti? I salumi DOP piacentini possono essere piatti veri e propri, piatti che possono comporre un menù in grado di unire tradizione e modernità”. E se lo dice lo chef stellato Davide Oldani, ci sono pochi dubbi.
Oggi, venerdì 31 ottobre, a Palazzo Gotico, è tornato il Premio Coppa d’Oro, il riconoscimento dedicato a chi, nel proprio ambito, ha contribuito a far conoscere Piacenza e le sue eccellenze in Italia e nel mondo.
I premiati di quest’anno
L’edizione 2025 vedrà sul palco:
- Davide Oldani, chef due stelle Michelin e imprenditore;
- Simona Caselli, presidente di Granlatte, vicepresidente di Granarolo ed ex assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, oggi anche responsabile degli Affari Europei di Legacoop Agroalimentare;
- Roberto Fabbricini, maestro dello sport e per anni segretario generale del CONI;
- la cantante Fiordaliso;
- lo chef piacentino Ettore Ferri, simbolo della tradizione gastronomica locale.
Un riconoscimento con una lunga storia
Il Premio Coppa d’Oro nasce nel 2007 da un’idea dell’ingegner Giuseppe Parenti, allora presidente della Camera di Commercio di Piacenza, che volle creare un evento capace di celebrare la Coppa Piacentina DOP come emblema delle eccellenze agroalimentari del territorio.
Da allora, l’appuntamento si rinnova ogni anno mantenendo intatto lo spirito originario: un convegno tematico dedicato a questioni di ampio respiro, seguito dalla consegna del prestigioso riconoscimento a personalità che, con il loro impegno, hanno saputo valorizzare Piacenza e i suoi prodotti d’eccellenza — in particolare i salumi DOP.
Lo sport e il territorio
La premiazione di Roberto Fabbricini ci ricorda che lo sport è promozione del territorio, basti pensare al nostro Andrea Dallavalle, medaglia ai Mondiali di atletica di Tokyo.
“Nella mia vita professionale ho sempre detto che la cosa più importante per le fortune dello sport italiano è il territorio. Perché dal territorio nascono due grandi istituzioni, i Giochi della Gioventù e la Scuola Centrale dello Sport. Sono stati due momenti in cui siamo riusciti, grazie al territorio, a sensibilizzare le scolaresche, le società sportive comunali, il territorio in senso stretto anche legato a persone che magari di sport non si occupavano prima. Per cui credo che la forza dello sport italiano che adesso ottiene molti risultati importanti nasca da allora, da quando questo territorio è stato considerato elemento portante per la struttura dello sport italiano”.
Piacentina DOC
Molto orgogliosa la nostra Fiordaliso: “Orgoglio, perché evidentemente è passato un messaggio che io amo molto la mia città. Quando incontro amici che provengono da altre province, io regalo sempre la Coppa. Perché è il regalo più bello che si possa fare”.
Legami piacentini
Una qualità, come detto, confermata dallo chef Davide Oldani: “Cosa mi lega a Piacenza? La qualità dei prodotti. Il profumo, il gusto della cucina e dei buoni prodotti. Mi fa molto piacere ricevere questo premio, anche perché Piacenza ce l’ho sempre avuto nel mio cuore, proprio perché mio padre quando decideva di fare la fornitura di salumi o di vino, il primo luogo dove veniva era Piacenza”.
Valorizzare le eccellenze
“Il messaggio di coppa d’oro è molto chiaro, le eccellenze valorizzano il territorio”, commenta Roberto Belli, direttore del Consorzio Salumi DOP piacentini. “Le eccellenze di Piacenza sono tante, le eccellenze dei nostri salumi collegati al territorio piacentino. Ma abbiamo anche tantissime eccellenze che non sono solo piacentine e che danno lustro a tutto il territorio nazionale. Le eccellenze sono “cose” eccezionali che hanno i territori per essere valorizzati e per questo devono essere tenute nel giusto conto”.





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