La Fondazione di Piacenza e Vigevano entra a far parte del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne e di genere. Ad annunciarlo, ieri mattina, è stata la consigliera di amministrazione dell’ente di via Sant’Eufemia Giovanna Palladini, nel corso del convegno che si è svolto nella sala del Consiglio provinciale su tema della prevenzione e della sicurezza per le donne del territorio.
L’incontro di ieri, introdotto dalla presidente della Provincia Monica Patelli e dal prefetto Patrizia Palmisani, ha visto in platea una importante presenza di alunne e alunni delle scuole medie superiori, a cui si è rivolta la consigliera Giovanna Palladini nel suo intevento: “Poco più di un anno fa – ha sottolineato – piangevamo una vostra coetanea vittima di femminicidio”.
“Per non dimenticare lei, e le altre vittime di questa terribile forma di violenza, abbiamo tutti la responsabilità di agire, ciascuno secondo le proprie competenze. La Fondazione, come ente sussidiario, accompagna istituzioni e società civile nei percorsi condivisi, e la partecipazione a questo tavolo è per noi un’opportunità preziosa per sviluppare nuove strategie e azioni di rete”.
“È con piacere che accogliamo l’adesione della Fondazione al Tavolo provinciale di confronto contro la violenza sulle donne e di genere – ha salutato l’annuncio la consigliera provinciale alle pari opportunità Nadia Pompini, anche presidente del Tavolo -, lo spirito di questo strumento è proprio fare rete per perseguire i comuni obiettivi di rispetto e di non violenza“.
L’adesione al Tavolo provinciale, a cui siedono forze dell’ordine, comuni, associazioni, Consulta degli studenti, è solo l’ultima di una serie di azioni concrete che vede la Fondazione di Piacenza e Vigevano impegnata su questo fronte. Un intervento particolarmente significativo, nel corso del 2025, è stato il sostegno al progetto di accoglienza Casa Alba a Ziano, di proprietà della Fondazione Giulia e Umberto Chiappini Ets, struttura inaugurata nel maggio scorso e dedicata a donne in stato di temporaneo bisogno segnalate dal Centro Antiviolenza di Piacenza o da altri enti deputati all’assistenza.
Oltre a Casa Alba, riservata alle donne che hanno superato la fase di emergenza e cercano un affiancamento per ricostruirsi un futuro, la Fondazione da anni sostiene direttamente anche la Casa rifugio di Piacenza, destinata invece a offrire un’accoglienza a bassa soglia, che favorisca il primo ingresso in un percorso di accompagnamento e protezione.
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