“La Piacenza che era”, prorogata fino al 23 gennaio la mostra della Banca di Piacenza al Palabancaeventi

La mostra d’arte offerta, come da tradizione, dalla Banca di Piacenza alla comunità nel periodo festivo è stata prorogata fino a domenica 23 gennaio compreso. Una decisione presa dall’Istituto di credito per venire incontro alle tante richieste di allungamento pervenute, anche per un periodo di tempo maggiore; non possibile, però, perché il fine settimana successivo (29-30 gennaio) il PalabancaEventi ospita la sesta edizione del Festival della cultura della libertà (con anteprima il 28).

“La Piacenza che era” – inaugurata al già Palazzo Galli il 17 dicembre da Vittorio Sgarbi – ha avuto un’ottima risposta in termini di visitatori, suscitando molto interesse rispetto al tema proposto con i quadri e le foto d’epoca esposti: un viaggio da inizio Ottocento fino ai giorni nostri attraverso il quale si presenta lo stretto rapporto tra la città e i suoi abitanti, in un insieme armonico di interazioni e ammodernamenti capaci di rendere questo territorio l’unicum che è oggi. Un’occasione, per il visitatore, di conoscere Piacenza, la sua trasformazione nel tempo dal punto di vista urbanistico e architettonico.

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L’ingresso alla mostra – evento che non beneficia di contributi pubblici o parapubblici – è libero per Soci e Clienti della Banca. Per i non clienti ingresso con biglietto nominativo scaricabile esclusivamente dal sito www.bancadipiacenza.it. Sono previste visite guidate per scuole e associazioni (prenotazioni all’Ufficio Relazioni esterne tel. 0523 542137; relaz.esterne@bancadipiacenza.it). Alla domenica (ore 11 e 16) visita guidata alla mostra. Orari: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19; sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. La spaziosità della struttura consente l’osservanza della normativa sul distanziamento e di ogni altra disposizione sanitaria. Per l’ingresso, sulla base delle vigenti norme inerenti le mostre, è necessario esibire il Green Pass, indossare la mascherina e tenere poi il distanziamento interpersonale.

Come di consueto, la Banca per il giorno di chiusura di domenica 23 gennaio ha organizzato una tavola rotonda, alle ore 18 in Sala Panini, per riflessioni e considerazioni riferite al tema proposto dalla mostra: le mutazioni edilizie avvenute nel tempo in rapporto al patrimonio storico e culturale della nostra città. Previsti gli interventi di Domenico Ferrari Cesena, Carlo Emanuele Manfredi, Valeria Poli, Carlo Ponzini, Corrado Sforza Fogliani. La partecipazione è libera (precedenza ai Soci e ai Clienti della Banca) ma è necessario prenotarsi (relaz.esterne@bancadipiacenza.it / 0523-542137).

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