Piantati 52 nuovi platani in Via Tramello e Maculani, Mancioppi: “Tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo”

Riqualificati a verde altri due importanti viali cittadini: si è conclusa infatti in questi giorni la messa a dimora, su Via Tramello e via Maculani, di 52 nuovi platani, della specie platanor Vallis Clausa, la prima qualità di questa pianta brevettata e resistente all’agente patogeno del cancro colorato del platano.

“Negli anni – dice l’Assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi – diverse piante presenti su queste vie sono state abbattute proprio perché malate a causa di questo agente patogeno, capace di proliferare e diffondersi attraverso le radici interconnesse di alberi della stessa specie. Abbiamo quindi provveduto, con un importante intervento di riqualificazione, dapprima ad eliminare le ceppaie presenti onde evitare possibili focolai e successivamente alla sostituzione delle essenze abbattute, avendo cura di reintegrare nel numero anche quelle tolte in passato e mai sostituite. Così come abbiamo fatto ultimamente sul Pubblico Passeggio, in Via Palmerio e Via Beverora, e in molte zone della città, siamo intervenuti sia in ottica di tutela e salvaguardia del patrimonio arboreo esistente sia per una sua valorizzazione ed implementazione, recuperando anche ciò che non era stato fatto in passato. Via Tramello e via Maculani sono due viali storici della città, lungo la cinta delle antiche mura, che con questo intervento rendiamo più belli, sicuri e con una forte impronta verde”.

Le 52 piante messe a dimora risultano idonee sia per il sito d’impianto, con un diametro del fusto misurato a 1 metro di altezza pari a 10-14 cm e un’altezza compresa tra i 3 e 4 metri. Le piante sono state fornite in zolla e sono state messe a dimora in buche della dimensione di m (1,5 x 1) rispettando le distanze presenti sul filare già esistente. Ogni pianta inoltre è stata dotata di adeguato sistema di tutoraggio, con 3 pali, che impedisce il movimento della pianta e/o della zolla in caso di forti venti o altre sollecitazioni evitando il danneggiamento delle radici in via di sviluppo e di un tubo corrugato in adiacenza della zolla per favorire l’apporto localizzato di acqua irrigua e favorire gli scambi fra suolo e soprassuolo.

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