“Purtroppo il Comando di polizia locale di Piacenza, seppur migliorato nei numeri con l’assunzione di più agenti e l’aumento degli ufficiali, non ha ad oggi risolto alcune gravi problematicità che esistono da anni”. Lo scrive in una nota Federico Coratella, CSA Regioni Autonomie Locali.
La nota di Federico Coratella, CSA Regioni Autonomie Locali
Facendo una fotografia odierna, di fatto non esiste più il concetto di “specialita’”, infatti tutti gli agenti sono chiamati ad affrontare ogni tipologia di attività sulla base evidentemente di un principio di tuttologia, oggi obsoleto che non puo’ piu’ funzionare nei corpi di PL, specialmente in quelli di città capoluogo di provincia.
Altre anomalie riguardano:
- la mancanza di figure che operano in borghese per il controllo della microcriminalita’ e dei regolamenti; tale servizio a nostro avviso e’ ad oggi indispensabile per avere un adeguato controllo del territorio,
- il servizio di fotosegnalamento che risulterebbe gia’ obsoleto e mancano, quando necessario, le celle di sicurezza finalizzate a trattenere le persone fermate
Operatori privilegiati
Riguardo al fatto segnalato dal comandante, ovvero che al suo arrivo esisteva un comando all’interno del comando, in realtà il problema non é certo stato risolto; esistono ancora e sono ben note agli appartenenti al corpo nicchie di orticelli che avrebbero strade preferenziali e operatori che verrebbero privilegiati rispetto agli altri.
Quindi il problema persiste! Se quest’ultimo può sembrare un luogo comune dei posti di lavoro, in realtà comporta un malessere diffuso ed un disservizio per la collettività che incide sul buon funzionamento della P.A.
Il punto cardine poi di tutta la questione è che se si volesse fare un vero cambio di marcia nella gestione del corpo di PL (benché dobbiamo ammettere che da parte del direttore generale ci sia stata un’importante supporto sia a livello economico che di ascolto), si dovrebbe in primis garantire equilibrio e equità di trattamento per tutti.
Come detto oggi ci risulta invece che ciò non accada, con un comandante che negli ultimi mesi e’ stato segnalato già due volte dai media locali per avvenimenti ormai risaputi e che se verificati dovrebbero far prendere delle decisioni drastiche all’amministrazione sull’ipotesi di un allontanamento di una figura apicale che non avrebbe più l’autorità e la stima del corpo per svolgere appieno il suo compito.
Ciò soprattutto perché con questi ultimi avvenimenti se verranno confermati dimostrerebbe di non essere la persona giusta con ruolo di garanzia nei confronti di tutti e non solo di alcuni.
Rotazioni troppo frequenti
Altra anomalia La “rotazione” nei servizi, gli spostamenti interni per capirsi, e’ risultata molto frequente (troppo), specialmente per i nuovi assunti ai quali spesso non è stato consentita la specializzazione adeguata nei reparti di prima assegnazione.
La strada che il CSA sta portando avanti per non svantaggiare nessuno, tenendo sempre conto di principi quali specificita’, professionalita’, peculiarita’ benessere organizzativo e aspettative del personale (ma senza trascurare l’esperienza e le eventuali problematiche fisiche di chi da anni indossa la divisa) e’ quella di avere un corpo con specializzazioni spiccate soprattutto nelle materie “tipiche” della P.L., a cui segua un doveroso riconoscimento delle professionalita’ sulla base di criteri equilibrati con il principio dell’ equita’, e non sulla base di decisioni soggettive o considerazioni personali.
Ci preoccupa infine che molti operatori da poco arrivati vogliano gia’ andarsene, il che denota un ambiente ancora notevolmente da migliorare e ben lontano dal benessere che si vuole far credere esista! Basterebbe un “vero ed adeguato” sondaggio interno su base anonima i cui risultati possano poi essere visionati con imparzialità, a dimostrare ciò oltre alle parole.
Certi di aver chiarito argomenti importanti per un servizio in evoluzione, rimaniamo convinti che oggi il comando di PL seppur con la stragrande maggioranza del personale svolge il proprio lavoro con efficienza abbia ancora bisogno di cambiamenti radicali per dare garanzie di crescita ed equita’ e tutele ai lavoratori e garanzie su servizi di qualita’ ai cittadini.
Il CSA lavorera’ esclusivamente con questi obiettivi e alla politica chiediamo di andare in questa direzione.
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