
“La vicenda che ha recentemente coinvolto l’Ausl di Piacenza ha messo in evidenza quanto sia fondamentale continuare a potenziare e migliorare i protocolli in materia di violenza e molestie, comprese quelle di genere. È necessario che questi strumenti siano rafforzati, resi esigibili e – soprattutto – percepiti da tutte e tutti come reali strumenti di tutela nei luoghi di lavoro.”
“Per questo” – spiega Saverio De Rosa della Fp Cgil di Piacenza – “Stiamo lavorando su più fronti, nell’ambito del nostro ruolo sindacale, perché non vogliamo limitarci alla ovvia solidarietà a tutte le vittime, dirette e indirette, ma intendiamo offrire un supporto concreto, operativo e duraturo.”
“La Fp Cgil pertanto ha inviato all’Azienda Usl una richiesta di incontro per contribuire al miglioramento e all’ampliamento dei protocolli attualmente esistenti in materia di contrasto alla violenza, ispirandosi alla Convenzione OIL 190 del 21 giugno 2019, ‘Eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro, ratificata dallo Stato italiano il 29 ottobre 2021. Questo rappresenta un primo passo concreto di un percorso più ampio, con l’obiettivo di estendere l’applicazione e l’efficacia di tali protocolli a tutti i luoghi di lavoro, affinché ogni lavoratrice e ogni lavoratore possa sentirsi tutelato e al sicuro.”
“La Convenzione 190” – prosegue De Rosa – “contiene diversi elementi che riteniamo possano dare valore aggiunto ai protocolli in essere, in particolare nell’ambito della valutazione dei rischi e della salute e sicurezza. La convenzione introduce, ad esempio, meccanismi che garantiscono il diritto di abbandonare una situazione lavorativa laddove vi sia un pericolo serio e imminente legato a violenze o molestie, senza subire ritorsioni o altre conseguenze indebite. Prevede anche strumenti per la tutela della vita privata delle persone coinvolte, la protezione contro la vittimizzazione e ritorsioni, e l’attivazione di sistemi di supporto sicuri ed efficaci per le vittime, sia dirette che indirette.”
“Intendiamo inoltre collaborare con le rappresentanze sindacali unitarie e, per quanto di competenza, con i Comitati Unici di Garanzia, per integrare questi temi nella contrattazione, promuovendo una cultura della prevenzione, del rispetto e dell’inclusività.”
“Il nostro obiettivo” – conclude De Rosa – “è che in tutti i luoghi di lavoro le persone si sentano e siano realmente protette da ogni forma di discriminazione, violenza fisica e psicologica.”
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