“Partire con una riforma scolastica così profonda senza sapere nemmeno dove andranno fisicamente i bambini è una scelta incomprensibile e pericolosa”, è questo l’allarme lanciato da Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Piacenza, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti urgenti all’Amministrazione sulla riorganizzazione della rete scolastica e la creazione degli otto nuovi Istituti Comprensivi previsti dall’anno scolastico 2026/2027.
Una contraddizione
Secondo la Consigliera, “Il Comune sta procedendo con un riassetto radicale in aperta contraddizione con quanto stabilito dalla stessa Delibera Consiliare n. 11 del 18 marzo 2024, che vincolava l’avvio della riforma al completamento delle nuove scuole dei Pontieri e dell’ex Manifattura Tabacchi. Opere che – come la stessa Amministrazione ha più volte dichiarato – non saranno pronte entro settembre 2026”.
Nell’interrogazione, Soresi riporta le numerose segnalazioni ricevute da famiglie dei quartieri San Lazzaro, Mucinasso, Montale, Borghetto con figli frequentanti le scuole Anna Frank, Dante ed Alberoni, soprattutto in relazione al futuro Istituto Comprensivo 2, che comprenderà per la secondaria: Alberoni, Pontieri; per la primaria: Alberoni, Mucinasso, San Lazzaro; per l’infanzia: Alberoni, Borghetto, Gerbido.
Le problematiche
In particolare, le problematiche denunciate riguardano anzitutto “Il trasferimento obbligatorio degli alunni di quinta primaria verso la futura scuola media dei Pontieri, molto distante dai quartieri di provenienza, con la prospettiva che tale trasferimento – tra l’altro – avvenga anche se la scuola non sarà pronta, con smistamenti temporanei in altri plessi lontani, separando gli alunni dal resto della popolazione scolastica. Non solo, occorre considerare le enormi difficoltà logistiche per le famiglie con figli iscritti in scuole diverse, che rischierebbero di dover accompagnare i bambini in punti opposti della città nonché lo spostamento forzato e radicale di circa 250 alunni dalle attuali scuole media Dante ed Anna Frank verso la struttura dei Pontieri, con un aumento di traffico, costi e tempi di percorrenza, soprattutto per chi oggi raggiunge la scuola a piedi o in bicicletta”.
La perdita della continuità didattica
La capogruppo sottolinea inoltre problematiche afferenti alla “Perdita di continuità didattica, con docenti che perderanno la titolarità e classi che rischiano di essere smistate, creando forte instabilità educativa anche per gli studenti con disabilità nonché il rischio concreto che il plesso Alberoni, con l’introduzione dello stradario, diventi di fatto un istituto “ghetto”, con una concentrazione prevalente di alunni stranieri, vanificando gli importanti progressi di integrazione sociale raggiunti negli ultimi anni”. A ciò si aggiunga “L’assenza di informazioni su come verranno scelte le sezioni da migrare e su quali criteri guideranno tali scelte e la totale incertezza sull’avvio delle nuove segreterie didattiche, i cui lavori non risultano avviati, con la prospettiva di uffici divisi in sedi diverse ed un assetto amministrativo non pronto per l’avvio degli Istituti Comprensivi”.
“Una situazione che – secondo Soresi – rischia di trasformare il prossimo anno scolastico in un percorso ad ostacoli per centinaia di famiglie, senza motivazioni trasparenti né soluzioni chiare e, soprattutto, senza che si sia verificata la condizione essenziale per avviare il nuovo assetto riorganizzativo, ossia la conclusione dei lavori delle scuole site ai Pontieri ed all’Ex Manifattura Tabacchi”.
L’interrogazione
Con l’interrogazione a risposta scritta, la capogruppo di Fratelli d’Italia chiede quindi all’Amministrazione per quale motivo si intenda procedere comunque con l’avvio nel 2026/2027, nonostante la delibera preveda il rinvio in caso di ritardi nei lavori delle nuove scuole e se si stia dunque valutando di prorogare l’entrata in vigore della riorganizzazione, in attesa che Pontieri e Manifattura Tabacchi siano realmente operativi.
In riferimento alle problematiche emerse, Soresi chiede altresì se si stiano considerando ipotesi alternative di organizzazione delle segreterie e della composizione dei comprensivi e se sia stato realizzato uno studio sugli impatti logistici e sul traffico dei nuovi percorsi casa-scuola, in particolare nelle zone più esposte.
Garantire la continuità didattica
Infine, l’esponente di Fratelli d’Italia chiede di garantire la continuità didattica, evitando smistamenti e cambi forzati di docenti e sedi, permettendo agli studenti già iscritti di concludere il proprio ciclo di studi nel plesso attualmente frequentato, applicando la riorganizzazione solo ai nuovi iscritti (prime primarie e prime medie).
Conclude la capogruppo: “Una riforma di queste dimensioni non può essere portata avanti senza sedi pronte, senza dati, senza un piano logistico, senza informare le famiglie e senza rispettare quanto stabilito dal Consiglio Comunale. Le famiglie hanno diritto a sapere dove andranno i loro figli e con quali insegnanti”.
La Consigliera termina invitando l’Amministrazione ad un confronto immediato, trasparente e pubblico con le famiglie, a fronte dell’imminente scadenza delle iscrizioni e dell’incertezza generale.
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