Dall’associazione Sheep Italia di Saverio Tommasi quindici rifugi mobili per i senzatetto: “Isolanti e maneggevoli” – AUDIO e FOTO

Il presidente dell’associazione Sheep Italia, Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage, ha incontrato l’assessore al Welfare, Nicoletta Corvi, e i rappresentanti delle diverse realtà impegnate nell’ambito delle fragilità sociali a Piacenza. Un incontro durante il quale l’associazione ha consegnato 15 rifugi mobili destinati alla Stazione di Posta, gli “Sheep Dreams”, pensati per assicurare protezione dalle temperature rigide dell’inverno alle persone senza dimora.

Sono rifugi velocemente montabili in circa 8-10 secondi e si possono richiudere e portare via con uno spallaccio, con un sacco, uno zaino in circa 30-35 secondi. Sono molto leggeri, riparano dalla pioggia perché sono isolanti nella parte superiore e hanno la caratteristica di arrivare a circa meno 6 gradi. In altre parole, con un corpo in calore e una copertura all’interno si può resistere anche quando la temperatura scende sotto gli zero gradi.

L’obiettivo di Sheep Italia

“L’obiettivo è dare una possibilità di rifugio anche a chi non ha la possibilità di accedere a un rifugio che abbia a che vedere con qualcosa che somiglia di più ad una casa, cioè ad un’accoglienza. Ci sono delle persone che strutturalmente rimangono fuori da queste possibilità e allora l’idea è di pensare anche a loro e questo è possibile grazie ad una serie di associazioni meravigliose e straordinarie che stanno qui all’interno del Comune di Piacenza e che già operano con le persone che dormono fuori. In questo modo speriamo di dare un po’ di possibilità di collaborazione in più e di possibilità di calore in più a queste persone”, spiega Saverio Tommasi.

Il ruolo fondamentale di Anpas e Croce Rossa

“Queste sono delle ulteriori possibilità per noi di aiutare le persone in strada, soprattutto le persone che per diversi motivi non possono accedere ai dormitori. Però i dormitori nostri, i soliti, anche quelli di Caritas, sono chiaramente in funzione. A questi aggiungeremo tra una settimana o dieci giorni un ulteriore luogo di accoglienza per altri dieci posti. Lo facciamo anche grazie all’aiuto, come sempre, di Croce Rossa che ci fornisce le brandine e Anpas che invece ci fornisce i materassi, quindi sempre in un’ottica veramente di un sistema”, commenta l’assessore Nicoletta Corvi.

“Abbiamo costituito questo coordinamento che funziona. Tra di noi ci si aiuta e si fa di tutto per intrecciare i vari interventi a supporto delle persone in strada. La gestione dei rifugi mobili la affideremo sicuramente ai gestori del rifugio Segadelli, perché questo ci permette di capire chi è già dentro, chi pensiamo che possa essere accolto nel rifugio e chi invece valutiamo possa avere questo come strumento prioritario più adatto. Quindi non saremo in via Taverna, nell’ottica poi di valutare anche insieme chi effettivamente può essere il destinatario più opportuno di questi strumenti”.

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