
In totale quasi 220mila euro di sanzioni e ammende e per sette imprese edili è scattata la sospensione dell’attività di cantiere. Sette lavoratori in nero, e recuperati quasi 132mila euro di contributi non versati a 31 lavoratori.
Sono questi i numeri dell’attività di controllo svolta nel mese di gennaio 2025 dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza. Gli accessi, gli accertamenti e le ispezioni hanno riguardato 19 ditte (17 imprese edili, un agriturismo e una azienda agricola) tutte con sedi legali in città e provincia. Otto sono stati i titolari delle imprese denunciati all’autorità giudiziaria.
Per 5 imprese è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività di cantiere, mentre le sanzioni complessivamente sono di quasi 220 mila euro (219.813 €).
Gli illeciti riscontrati con maggior frequenza sono stati la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, omessa visita medica e formazione dei lavoratori, l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano sicurezza dei lavoratori, l’aver consentito di utilizzare le piattaforme di lavoro elevabili a lavoratori non muniti di specifica formazione ed addestramento.
Cinque ditte edili sono state pizzicate a fornire occupazione a 7 lavorati in nero e, in particolare, una ditta ha impiegato oltre 30 lavoratori forniti da altra impresa che ha dissimulato contratto di appalto illeciti. Oltre 131mila euro sono stati i contributi recuperati non versati.
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