
Effetti della plastica, La plastica permea ogni angolo del Pianeta: non solo un prodotto estremamente utile e da cui ormai dipendiamo ma, come ci ricorda il WWF, una minaccia sistemica non solo per l’ambiente, anche per la salute umana. L’organizzazione ha approfittato della Giornata Mondiale dell’ambiente e lo scorso 5 giugno, nell’ambito della sua campagna Our Future, ha presentato il documento “Oltre la plastica: il peso nascosto dell’inquinamento”, un’analisi sui rischi legati alla plastica, compresi quelli per la salute umana ormai scientificamente accertati, accompagnata da una raccolta di soluzioni concrete a un problema che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.
Intervista con Eva Alessi responsabile Sostenibilità del WWF
Effetti della plastica, cosa non abbiamo capito
“Che purtroppo la leggerezza, l’economicità, la resistenza che sono quei fattori che hanno fatto il successo di questo marveriale straordinario – spiega Eva Alessi Responsabile sostenibilità di Wwf Italia- sono stati anche poi fattori che hanno determinato il gravissimo impatto ambientale. Cioè le migliori caratteristiche sono poi diventate anche il lato oscuro di questo materiale”.
Effetti della plastica, oramai anche nel corpo umano
“Questo è l’obiettivo del report raccontare che nel momento in cui l’ambiente è malato pieno di plastica questa plastica arriva anche a noi a tutte le specie che con noi condividono il pianeta. Quindi micro e nanoplastiche talmente piccole da infiltrarsi ovunque le abbiamo mangiate, respirate e assorbite anche con la pelle”.
Effetti della Pplastica, microplastiche nel cervello
“L’ultimo studio fatto proprio ad inizio del 2025 illustra che ne abbiamo quasi 7 grammi, l’equivalente più o meno di una penna a sfera e sono livelli quasi 30 volte superiori a quelli trovati in altri organi come fegato e reni. Ma sono tanti gli organi in cui le hanno trovate perché abbiamo placenta, polmoni, reni, colon, cuore, fegato, ovaie e anche in tanti fluidi urine, feci, sangue, liquido seminale, latte materno, quindi in tantissimi posti”.
Una riflessione prima di disperdere la plastica
“Prima di buttare la plastica dobbiamo ricordarci che è un materiale prezioso e quelle caratteristiche di resistenza, economicità, leggerezza vanno tutelate perché poi nell’ambiente queste caratteristiche diventano un problema molto grave quindi la plastica va usata con criterio quindi va eliminato per esempio tutto quello che è inutile, superfluo va usata bene ma soprattutto va riciclata correttamente, va inserita in un sistema chiuso da cui non fuoriesca e raggiunga l’ambiente”.
Siamo in fondo?
“Siamo arrivati in fondo ma non sappiamo quanto in perché oggi le ricerche ci dicono che abbiamo un problema anche come causa effetto perché noi sappiamo che c’è ma che cosa faccia questa plastica non è ancora chiarissimo quindi i primi studi, le prime ricerche ci iniziano a fare capire un po’ questo causa effetto quindi malattie neurodegenerative connesse alla presenza di plastica nel cervello, alzheimer, demenza, problemi come ictus e anche cardiovascolari dovuta alla loro presenza nelle placche atereosclerotiche, tanto altro che ancora non sappiamo perché la ricerca è in costante evoluzione quindi non lo conosciamo quale sia il fondo di tutto ciò. Sappiamo che andando avanti così supereremo sicuramente quella soglia critica di sicurezza per la nostra stessa salute”.
Dove trovare il documento
“Sul sito del WWF potete trovare questa e tante altre informazioni anche interessanti sulla plastica quali sono le problematiche ma anche quali sono le soluzioni e anche qualche vademecum su come gestirla in casa in maniera corretta”.
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