Influenza di stagione e vaccini, Federfarma: “Positivo confronto col governo, ma i timori restano alti”

“Il recente incontro tra la nostra Federazione e alcuni rappresentanti del Ministero della Salute ha fatto chiarezza sull’urgenza e le criticità circa la disponibilità dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie di comunità. Auspichiamo, di concerto e con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, di addivenire ad una rapida e definitiva risoluzione del problema”. Lo comunica Federfarma Piacenza.

“Già dallo scorso luglio Federfarma insisteva sulla necessità di sviluppare protocolli e soluzioni in previsione delle influenze di stagione che, si stima, potrebbero colpire quest’anno tra i 6 e gli 8 milioni d’italiani. La dovuta prudenza di fronte al rischio recrudescenza d’infezioni da Covid-19 rende infatti imperativo, da un lato, ridurre il più possibile il carico di malattie nella popolazione e, dall’altro, facilitare una diagnosi differenziale tra infezioni i cui sintomi potrebbero essere da principio in parte confusi. Dopo un primo confronto a inizio settembre, la Conferenza Stato-Regioni dello scorso 14 ha stabilito di estendere l’obbligo vaccinale agli over ’60 invece che ’65 e ai bambini tra i 6 mesi e i sei anni. Le Regioni hanno quindi acquisito tutti i vaccini prodotti (circa 17 milioni), con l’intento di destinarne solo l’1,5% alla distribuzione nelle farmacie (circa 250 mila dosi). A fronte di un fabbisogno stimato tra 1,2 e 1,5 milioni di dosi, è così stata da subito evidente l’impossibilità di dare una risposta adeguata ai bisogni della popolazione attiva che non appartenga alle fasce protette. Giovedì scorso, tuttavia, un nuovo incontro con Ministero della Salute ha fortunatamente sbloccato il problema: oltre un milione di dosi, debitamente controllate, potrebbero giungere in Italia da aziende internazionali“.

“Grazie ai nuovi canali di distribuzione uno dei nodi più preoccupanti parrebbe dunque risolto. A livello regionale, inoltre, il costante contatto con Federfarma Emilia Romagna e il preposto assessorato ci ha prontamente rassicurato circa un più che discreto numero di vaccini destinati alle farmacie del territorio. Questo purtroppo non si può dire di molte altre regioni italiane, in cui le nostre rappresentanze sindacali attendono ancora garanzie sul numero di dosi a disposizione. Resta infine da capire come verrà gestita l’erogazione all’utente finale. Non a caso i farmacisti avevano insistito perché chiarezza fosse fatta già prima dell’estate: laddove si volessero evitare code, assembramenti, obblighi di giorno o orario per la somministrazione, la disponibilità dei nostri professionisti a dotare per tempo il negozio delle dosi acquistabili dai cittadini avrebbe dato a quest’ultimi il destro di procurarsi il vaccino antinfluenzale, valutando poi con calma come e quando procedere all’inoculazione. Soddisfatti per tutti gli sforzi volti a contenere un problema che si stava definendo di stringente e prossima evidenza, non possiamo dunque non sottolineare come tutto sarebbe potuto essere gestito con maggiore efficacia e lungimiranza. Auspichiamo nel mentre che anche gli ultimi, necessari chiarimenti giungano tempestivi”.

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