E’ molto meno critico di quello registrato alla fine del primo semestre, ma resta comunque leggermente negativo il bilancio relativo alla produzione manifatturiera piacentina alla fine del terzo trimestre del 2025.
Dopo aver scontato un pesante -6,9% alla fine di giugno, la produzione è risultata in calo dello 0,5% anche a fine settembre rispetto allo stesso periodo del 2024, rientrando nei limiti del calo registrato a livello regionale.
L’allentamento della crisi relativa ai volumi ha influenzato anche l’andamento del fatturato, che nei primi nove mesi è risultato in calo del 2,4%, mentre a fine giugno il dato era attestato a -8,1%.
A evidenziarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese.
Gli ordinativi totali – secondo l’Ente camerale – sono invece risultati in aumento del 2,1% (il dato regionale si ferma a +0,4%) e quelli esteri addirittura hanno registrato un +9,7% (+0,3% il dato regionale medio). Una crescita che sembrerebbe aprire migliori prospettive per i prossimi mesi.
Le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini si sono attestate a 19,6 (dato migliore dell’11,8 medio regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è stato del 77,0%, contro il 74,3% regionale.
A proposito delle previsioni per l’andamento della produzione nel quarto trimestre 2025, il 66% delle imprese ipotizza stabilità generale, il 17% un aumento e il 17% una diminuzione.
Per quanto riguarda le previsioni sugli ordinativi, il 51% ipotizza stabilità, il 18% aumento e il 31% diminuzione, valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano una stima del 57% di orientamento alla stabilità, 14% per l’aumento e 29% per il calo.
Le previsioni sull’andamento del fatturato indicano che il 22% delle imprese ipotizza una crescita, il 63% prevede stabilità e il 15% un calo.
FOCUS ARTIGIANATO
Anche l’artigianato continua ad essere un po’ in sofferenza alla fine del terzo trimestre 2025, con una produzione in calo dello 0,2% (era -5,7% alla fine del primo semestre) e una riduzione del fatturato dell’1,6% (il calo, a fine giugno, era -5,9%).
Gli ordinativi totali sono risultati in crescita dello 0,3%, con segnali più robusti di ripresa per quelli sui mercati esteri, che hanno registrato un +4,5%.
Le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del terzo trimestre sono 8,0 contro le 7,6 regionali, mentre il grado di utilizzo degli impianti è al 67,4%, contro un 69,9% regionale.
Secondo le previsioni di produzione per il trimestre successivo, il 60% delle imprese artigiane piacentine ipotizza stabilità, il 15% aumento e il 25% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 49% ipotizza stabilità, il 17% aumento e il 34% diminuzione; valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano fiducia nella stabilità per il 47,0%, timori di calo per il 43% e ipotesi di crescita per il 10%. Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 16% delle imprese, di stabilità per il 60% e di calo per il 24%.
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