Nativi digitali, far buon uso dei media per contrastare la violenza di genere

Un’iniziativa di formazione, informazione e prevenzione sui temi della violenza di genere e delle pari opportunità rivolta a circa 180 ragazze e ragazzi che frequentano scuole secondarie di primo grado e di secondo grado, enti di formazione professionale e centri di aggregazione giovanile di tutta la provincia di Piacenza. Consiste in questo il progetto “La rivoluzione dei nativi digitali – Fare buon uso dei media per il contrasto alla violenza di genere”, che è stato presentato nel pomeriggio di oggi (giovedì 14 ottobre 2021) nella sala Garibaldi della sede della Provincia di Piacenza da Valentina Stragliati, consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità, insieme a Valentina Zorza e a Glenda Marafante, psicologhe psicoterapeute del CIPM Emilia-Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, e a Marinella Maffi, specialista in attività formative presso la Provincia di Piacenza.

Obiettivi, tempi e modalità di attuazione dei percorsi formativi

Il progetto della Provincia di Piacenza viene realizzato con la collaborazione di CIPM Emilia e di Piacenza Memes ed ha un valore complessivo di 21.125 euro. A cofinanziarlo sono la Regione Emilia-Romagna, per 16.900 euro, e la stessa Provincia di Piacenza, per 4.225 euro in ore lavoro.

I percorsi formativi saranno 7 e saranno strutturati in 4 incontri di 2 ore ciascuno per ogni classe coinvolta: ad oggi hanno già confermato la volontà di partecipare gli istituti scolastici ISII Marconi (con avvio il 29 ottobre) e Romagnosi, gli enti di formazione professionale Enaip (percorso al via il 25 ottobre, con il primo incontro dell’intero progetto) ed Endo-fap Don Orione e il centro educativo di aggregazione Tandem della Casa del Fanciullo. Per altre due realtà locali interessate manca solo la conferma ufficiale: di fatto le disponibilità per i percorsi disponibili sono già esaurite, a conferma del forte interesse per il progetto.

A gestire i percorsi sarà CIPM Emilia, con modalità particolarmente coinvolgenti: per sensibilizzare i partecipanti sulle tematiche della violenza di genere e delle discriminazioni, i concetti di violenza, stereotipo e pregiudizio verranno analizzati attraverso suggestioni artistiche, film e immagini pubblicitarie.

I giovani (i loro insegnanti ed educatori potranno partecipare all’intervento) saranno inoltre aiutati ad approfondire le numerose sfaccettature della delicata tematica del consenso, a riconoscere i comportamenti relazionali disfunzionali come segnali di rischio di comportamenti violenti, e – con il supporto di un avvocato – riceveranno riferimenti normativi e legislativi rispetto alla violenza di genere e a reati online quali molestie, hate speech e revenge porn.

Implementare la capacità di comprensione empatica alla vittima e sviluppare nei ragazzi e nelle ragazze l’analisi critica di quanto appreso saranno tra gli ulteriori obiettivi dei percorsi formativi, al termine dei quali i partecipanti diventeranno promotori di idee per la realizzazione di video informativi che saranno diffusi ai coetanei, agli insegnanti e all’intera cittadinanza in occasione degli eventi del progetto, previsti per maggio 2022 e per il 25 novembre 2022, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

I video realizzati saranno promossi e disseminati con l’aiuto di Piacenza Memes, seguitissima realtà social presente su Facebook e su Instagram.

La consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità Valentina Stragliati, che ha portato anche i saluti del presidente Patrizia Barbieri, ha osservato che “Questa iniziativa nasce dal successo del precedente progetto della Provincia ‘Disegnare buone relazioni’, il cui valore aggiunto è stato tanto apprezzato da studenti, docenti e dirigenti al punto che gli stessi istituti scolastici ci hanno chiesto di proseguire su questo filone. Come Ente abbiamo quindi convintamente scelto di candidarci ad altri bandi regionali nel solco dell’ottimo lavoro svolto, perché va nella giusta direzione e perché attiva le nuove generazioni nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere e a qualsiasi tipo di discriminazione o prevaricazione, tutte problematiche che si potranno arginare e superare solo continuando a diffondere una cultura del rispetto.”

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