L’attacco di un consigliere: “Perché nessun daspo urbano emesso dalla polizia locale?”. Ma la polizia locale non emette daspo, il sindacato: “Noi abbiamo gli ODA e sono stati oltre 150”

Polizia locale
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Miriam Palumbo, segretario provinciale del sindacato di polizia locale SULPL.

LA NOTA DEL SINDACATO SULPL

Non staremo qui a fare una lezione cattedratica circa la differenza tra ordine di allontanamento e daspo urbano, per non tediare il lettore. Di sicuro la differenza non è nota ad un consigliere, viste le affermazioni di ieri in Consiglio Comunale. Il Consigliere ha chiesto in un’interrogazione “quante volte dalla sua introduzione Comune e Questura hanno fatto ricorso alla misura del Daspo Urbano (DACUR)”.

Risposta pervenuta: “Si precisa che dalla sua introduzione la locale questura ha e messo 6 daspo urbani”.

Il consigliere ne deduce che “il comune di Piacenza ne ha emessi zero durante un intero mandato“.

Ci limiteremo ad evidenziare come i due provvedimenti siano ben distinti e separati e che l’ODA viene eseguito dalla Polizia Locale, mentre il Daspo urbano è di competenza del Questore. Detto ciò, ci spiace deludere le aspettative del consigliere (che auspicava numeri a due cifre), ma durante la precedente Amministrazione il Nucleo Operativo Sicurezza del Territorio (NOST- quello, ricordiamolo, è prossimo allo scioglimento, per volere non è ancora dato sapere di chi!) tra il Quartiere Roma, area mercatale e parcheggi ha eseguito oltre 150 ordini di allontanamento. Alcuni di questi sono stati anche reiterati nell’arco delle 48 ore e il tutto, come prevede la normativa vigente, è sempre stato inviato tempestivamente alla Questura.

Ora, quello stesso consigliere anziché (volutamente o per non conoscenza dei dati ed evidentemente della materia) sminuire sempre e comunque l’operato di una certa parte della Polizia Locale, dovrebbe chiedere come mai da quei numeri a 3 cifre di ODA (e non zero e nemmeno due!) sono scaturiti 6 DACUR da parte del Questore.

Per stemperare i toni, ricordiamo ancora la proposta famigerata e fantasiosa della “multa morale” del consigliere: questa forse è la sua panacea di tutti i mali per risolvere l’annoso tema della sicurezza in città.

Continuiamo a sostenere e ribadire che i servizi congiunti, con il coinvolgimento di tutte le forze di Polizia dislocate sul territorio, sono l’unica soluzione possibile per tenere sotto controllo il territorio. La sicurezza urbana integrata è l’unica strada percorribile per poter monitorare il territorio a 360 gradi.

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