Veneri sulla sabbia, l’autrice Valeria Raffa è intervenuta a Radio Sound parlando del suo libro che racconta l’Italia di quegli anni da un punto di vista particolare, quello delle vacanze e delle spiagge. Quarantaquattro film recensiti, curiosità, interviste e costumi dell’epoca, da Luciano Emmer ai fratelli Vanzina.
L’estate era un momento dove accadevano tante cose – spiega Valeria Raffa – addirittura progettare di cambiare lavoro. I film recensiti nel libro, raccontano proprio, la società italiana di quegli anni. Un paese che stava rinascendo, che osava al mare, sulle spiagge, in quegli anni di cambiamento.
Nel mese di agosto il tempo si cristallizzava. L’Italia assisteva a un vero e proprio esodo dalle grandi città verso le località di villeggiatura, complice la costruzione di circa 1000 km di autostrade sulle quali si formavano lunghe code in direzione delle mete più gettonate.
Veneri sulla sabbia, perché?
Perché senza la donna la spiaggia era vuota. Il bikini era appena nato per cui volevano anche proprio liberare il corpo e la propria sensualità. Poi su quelle spiagge c’è tutto il mondo del cibo portato da casa, i primi gelati confezionati al mare e la scoperta dei band nei film balneari.
Le donne erano al centro del desiderio di libertà di un Paese
Le passerelle di legno diventavano défilé di curve e bikini e le Veneri, spiate nelle cabine, ammirate sul bagnasciuga, non erano solo corpi da desiderare ma “Dee ex machina” senza le quali il cinema balneare non sarebbe esistito.
Le vacanze al mare erano una conquista sociale che permetteva ai lavoratori di riposare e magari fare anche amicizia con il vicino di ombrellone.
Negli anni 80 abbiamo fatto un viaggio in quel periodo storico
Sì grazie a Sapore di Mare. I Vanzina hanno preso molti spunti da film importanti del passato come le pellicole di Marino Girolami, ma anche di dino Risi, come “L’ombrellone.
In Sapore di Mare gli italiani si sono innamorati della piacentina Isabella Ferrari
Il personaggio di Selvaggia, interpretato dalla bellissima Isabella Ferrari, rappresenta benissimo le storie d’amore di quel periodo balneare. Tra l’altro a settembre a Bergamo incontrerò proprio Gianni Ansaldi, che in quel film interpreta il ruolo del fidanzatino di Selvaggia.
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