6 modi per accedere ai siti web bloccati

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Accedere ad un sito bloccato è possibile, a prescindere che questo sia di origini italiane o straniere. Internet è progettata per essere una rete libera, pertanto i contenuti dovrebbero essere disponibili per tutto il mondo.

A volte però la rete rimane incontrollata, senza controllo, presentando siti che a volte limitano la propria visibilità per motivi di censura o di diritti di diffusione del contenuto pubblicato. Questo succede spesso quando si va alla ricerca di un film con un copyright che non permette la visualizzazione a tutto il mondo. In questo caso sono molto gli antivirus che permettono di sorvolare il problema, navigando in incognito.

Perché i siti Web vengono bloccati?

I siti web si bloccano quando rilevano un indirizzo IP non autorizzato ad accedere a contenuti con restrizioni. L’indirizzo IP, ovvero l’Internet Protocol, identifica il dispositivo Internet in entrata, rivelando anche la sua posizione fisica. 

Metodi per accedere a siti bloccati

1) Usa una VPN

Le Virtual Private Network, ovvero le VPN sono il modo migliore per proteggere la privacy nel mondo virtuale e per accedere a siti apparentemente bloccati. La VPN è in grado di creare una connessione in modalità criptata, indirizzandola verso un server esterno.

2) TOR

Nel caso in cui il metodo delle VPN risulti non idoneo al proprio caso si può optare per TOR, un programma perfetto per risultare anonimi in maniera sicura al 100%. Questo sistema ha però un difetto, ovvero quello di presentare una connessione con velocità lenta.

3) DNS

Per accedere ad un sito bloccato oppure oscurato, potrebbe essere utile sostituire il DNS sul router o sul PC. Questo avviene senza che alcun programma venga installato. Spesso ad esempio, basta usufruire dei DNS di Google per togliere i blocchi su un sito sequestrato.

4) Web Proxy

Altro trucco è quello di coprire l’indirizzo IP con un proxy, che ha il potere di far sembrare che la connessione in entrata risulti proveniente da un altro paese. I proxy possono essere impostati direttamente sul browser. Altre volte invece consistono in siti esterni.

5) Errore fittizio

Può capitare, magari a seguito di un’assenza momentanea di connessione o un interferenza, di avere problemi a caricare un sito. Vi è differenza quindi tra blocco di un sito e difficoltà in fase di apertura. In questo caso sarà sufficiente disconnettersi e riconnettersi alla rete internet.

6) Chiedere l’intervento di un professionista del settore

Se proprio non sei abile nello sbloccare i siti e se non riesci a mettere in atto i consigli sopra elencati, puoi sempre chiedere l’intervento di un professionista del settore.

VPN – Il rimedio più gettonato per aprire siti bloccati

Chi ha testato tutti i metodi appena citati, si sarà sicuramente reso conto che le VPN rimangono il rimedio migliore per aprire siti bloccati. Con una VPN puoi aggirare tutti i blocchi perché soventemente utilizzano DNS proprietari. Questo significa che bypassano i DNS dell’ISP, fanno passare il traffico tramite un altro server, modificandolo con algoritmi di crittografia inviolabili. I sistemi di DPI vengono quindi aggirati totalmente. 

Con una VPN inoltre si è anche sicuri che il traffico non venga intercettato o spiato da terze parti malevoli. Senza contare che con essere possono essere sfruttati siti come Netflix, accedendo ad un catalogo mondiale di film e contenuti video. 

Wizcase ha un elenco di VPN gratuite consigliate da moltissimi utenti, intuitive da usare e perfette anche per un pubblico inesperto.

Antivirus: fondamentale per navigare in sicurezza

Quando si naviga su internet la prima regola da rispettare è dotare il computer di un buon Antivirus. È possibile ricorrere ad antivirus gratuiti o a pagamento, a seconda dei servizi plus che si desiderano. Spesso i computer di recente distribuzione ne sono già dotati all’acquisto. Anche in ambito business un buon antivirus evita l’attacco da parte di malware e allerta gli utenti circa eventuali minacce. Lo sa bene chi con l’arrivo del covid (e non) ha cominciato a lavorare in smartworking e non può di certo permettersi di mettere a repentaglio il proprio mestiere.

L’importante però è che gli aggiornamenti non siano mai approssimativi. Non restare aggiornati mette a rischio i propri dati. Con un attacco virus l’utente può subire furti d’identità, accessi indesiderati nel proprio conto e perdere file importanti.

Un mondo tanto affascinante quanto complesso quello dei siti, che per essere affrontato al meglio necessita di utenti pronti e preparati.

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