Un banale diverbio si è trasformato in una scena drammatica alla Festa dell’Unità di Lodi, lo scorso 6 settembre. Tre giovani tunisini, di età compresa tra i 23 e i 24 anni, si sono affrontati nel cuore della manifestazione brandendo un machete lungo oltre trenta centimetri.
Le immagini, riprese con un cellulare e finite sui social, sono rimbalzate ovunque, diventando virali in poche ore. Nel video si vedono urla, spintoni, panico tra i presenti — e quel bagliore metallico che attraversa la folla prima che tutto degeneri.
La polizia, intervenuta immediatamente, è riuscita a fermare due dei protagonisti appena fuori dalla tensostruttura dell’evento. Uno di loro è risultato irregolare sul territorio italiano. Il terzo è stato identificato in seguito grazie all’analisi delle conversazioni su Instagram con gli altri due: nelle chat comparivano riferimenti diretti all’aggressione avvenuta nell’area del Capanno.
Tra i tre denunciati figura anche un barbiere di Piacenza, a cui viene contestato il reato di porto di oggetti atti a offendere, oltre alla partecipazione alla rissa.
In uno dei video circolati online, uno dei giovani si mostra mentre ostenta l’arma sopra un tavolo, come un trofeo. Ora, dopo le indagini coordinate dalla polizia, per tutti è scattata la denuncia.
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