Ristrutturazioni e recupero del patrimonio edilizio, CAF Coldiretti: “Ecco come e cosa detrarre dal 730”

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E’ giunto il periodo in cui comunicare all’Agenzia delle Entrate la propria situazione reddituale ed eventualmente ottenere i rimborsi legati alle detrazioni fiscali. Il Modello 730/2025 viene pubblicato sull’area personale di ciascun contribuente il 30 aprile 2025. Dal 2 maggio 2025 al 30 settembre 2025 è possibile presentare la dichiarazione dei redditi. Dopo l’invio si possono però integrare, aggiornare e correggere le informazioni entro il 25 ottobre 2025.

Compilare correttamente il Modello 730/2025 è tanto importante quanto complesso per poter usufruire anche delle detrazioni fiscali. Detrazioni che possono coinvolgere anche le ristrutturazioni. Con la dichiarazione dei redditi si possono avere i rimborsi per le spese di ristrutturazione sostenute nel 2024, cioè quelle relative a lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo in immobili e parti comuni condominiali.

La rubrica di Radio Sound e CAF Coldiretti

Per accompagnare i piacentini in questo percorso, Radio Sound ha pensato di avviare una rubrica dal titolo “Tutto sul 730 – Le pillole del CAF COLDIRETTI per una dichiarazione dei redditi senza pensieri per tutti i contribuenti” che andrà in onda su Radio Sound ogni martedì alle ore 17,30 per 6 puntate. Sabrina Amendoni, responsabile del CAF di Coldiretti Piacenza, chiarirà passo dopo passo tutti i dubbi e le preoccupazioni.

Dopo la prima puntata dedicata al nodo dei familiari a carico, e dopo aver affrontato il tema delle spese mediche, la terza puntata ha trattato il tema delle spese di istruzione che si possono detrarre. La quarta puntata, invece, era dedicata come detto agli interessi passivi sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. La quinta puntata, infine, era incentrata sulle assicurazioni Vita e previdenza complementare. Ora siamo giunti all’ultima puntata e si parlerà, come premesso, delle ristrutturazioni.

Ristrutturazioni e recupero del patrimonio edilizio

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio beneficiano di una detrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse, non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi, sia quando si effettuano sulle singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali.

Chi può fruire della detrazione, a condizione che abbia sostenuto la spesa?

  • I proprietari o nudi proprietari
  • I titolari di un diritto reale di godimento
  • I locatari o comodatari
  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile
  • il convivente more uxorio

Per quali interventi spetta la detrazione? Sulle singole unità abitative per:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia

Sulle parti comuni degli edifici residenziali spetta anche per la manutenzione ordinaria.

Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:

  • la causale del versamento, con riferimento alla norma
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Il contribuente deve essere in possesso:
  • domanda di accatastamento, se l’immobile non è ancora censito
  • ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Imu), se dovuta
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi sulle parti condominiali
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
  • abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali il contribuente, in luogo di tutta la documentazione necessaria, può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui lo stesso attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.

Come rivolgersi ai CAF Coldiretti

Coldiretti Piacenza è presente in tutto il territorio. Di seguito gli uffici, a cui tutti i contribuenti possono rivolgersi direttamente, telefonare o inviare una e-mail per fissare un appuntamento:

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