Il centravanti e la squadra si sono separati in maniera consensuale: Cacia non è più un giocatore del Piacenza calcio
Daniele Cacia ha preso la decisione di interrompere il proprio rapporto con il Piacenza calcio. Dopo 4 mesi, con pochi momenti di gioia e tanti attimi di tensione, il figliol prodigo ha risolto in maniera consensuale il contratto con la società. La risoluzione è arrivata nella mattinata di giovedì, prima del termine del girone d’andata che vedrà il Piacenza in trasferta con il Sudtirol domenica 15 dicembre.
La causa, la pace e l’addio
La causa scatenante di questo addio è da cercare (e trovare) nella lite con la proprietà dopo la partita contro il Ravenna: Cacia, nella conferenza post-gara, aveva ringraziato tutta la società dimenticandosi (volutamente) di Stefano Gatti.
Ringrazio i miei compagni di squadra che mi sono stati vicini, grazie a loro sono riuscito a sbloccarmi. Lo staff, perché ha fiducia in me. Matteassi, perché so che ha fiducia in me. E la mia famiglia, basta.
Dopo la grande tensione, sfociata in una “non convocazione”, il disgelo aveva permesso di ritrovare obiettivi comuni a giocatore e società. La pace, però, ha riscontrato un altro problema di percorso: l’incompatibilità tecnica. Cacia non si è mai trovato a proprio agio nel 3-5-2 di Franzini, riscontrando tante difficoltà sia in manovra che in finalizzazione.
A questo punto per il bomber si apre una chance di raggiungere la serie B, per provare a chiudere la carriera in bellezza. Il centravanti è ad un solo di gol di distanza dal record in cadetteria di Stefan Schwoch, ed una chiamata nella categoria superiore potrebbe permettergli di raggiungere prendersi questo primato.
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Il comunicato del club
Il Piacenza Calcio comunica la risoluzione consensuale del contratto sportivo con Daniele Cacia. A Daniele, bandiera biancorossa, va il nostro più sincero in bocca al lupo per il suo futuro professionale.
