In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere, alcune associazioni piacentine hanno organizzato un sit-in davanti alla Prefettura per denunciare pubblicamente il DDL Valditara, “un disegno di legge che ostacola di fatto ogni percorso di educazione sessuale e affettiva nelle scuole italiane“.
La nota delle associazioni
Durante l’iniziativa, una delegazione è stata ricevuta dalla Prefetta Patrizia Palmisani, alla quale è stata consegnata la lettera-segnalazione condivisa dalle associazioni. Una lettera che, come ricordato dagli interventi pubblici, mette nero su bianco i rischi concreti del DDL: un passo indietro proprio mentre il Paese registra un aumento di femminicidi, violenze domestiche, bullismo, discriminazioni e mancanza di consapevolezza tra i più giovani.
Gli attivisti hanno sottolineato come l’educazione sessuo-affettiva – raccomandata dall’OMS e dalla comunità scientifica internazionale – sia uno strumento fondamentale di prevenzione, non un pericolo da censurare. Anzi: laddove manca conoscenza, aumentano paura, stereotipi e violenza.
I relatori hanno ricordato che, invece di investire in programmi educativi che aiutino ragazze e ragazzi a riconoscere i segnali della violenza, a costruire relazioni basate sul rispetto, a comprendere il consenso e a tutelare la propria salute, il DDL Valditara propone restrizioni che rendono ancora più fragile chi vive situazioni di vulnerabilità.
Il sit-in si è concluso ribadendo un messaggio chiaro: fare prevenzione significa educare.. Le associazioni continueranno a monitorare l’iter del DDL e a mobilitarsi per difendere il diritto di ogni studente e studentessa a crescere in ambienti scolastici informati, sicuri e non discriminatori, scendendo nuovamente in piazza se necessario.
La lettera è stata inoltrata anche ai Parlamentari della Provincia di Piacenza: Sen. Elena Murelli, On. Paola De Micheli, On. Tommaso Foti, in modo che possano agire per fermare l’iter di questo DDL.
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