Una donna di 38 anni, di origini straniere. I carabinieri hanno identificato una donna che, secondo le indagini, potrebbe essere la madre del feto trovato senza vita nei bagni del pronto soccorso di Piacenza.
I fatti risalgono al 19 giugno scorso, quando una addetta alle pulizie trovò nel cestino della spazzatura del bagno un feto. Secondo gli accertamenti si tratterebbe di un maschio, di etnia caucasica, di 30 settimane.
Gli inquirenti ascolteranno la donna nei prossimi giorni, nel frattempo la 38enne sarebbe ufficialmente indagata: l’accusa è di infanticidio. Gli accertamenti scientifici proseguono: fondamentale sarà capire l’esatta dinamica di questa drammatica vicenda. In primis: il feto è stato abbandonato vivo oppure era già morto al momento del parto?
La vicenda
I fatti risalgono al 19 giugno scorso. A ritrovare il feto che, come detto, sarebbe di genere maschile ed etnia caucasica, è stata una donna delle pulizie, insospettita da un sacchetto “troppo pesante” e da alcune tracce di sangue.
Subito dopo il ritrovamento, i medici hanno tentato il tutto per tutto, cercando di capire se il corpicino avesse ancora segni vitali. Constatato il decesso, il testimone è passato ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Indagini che hanno immediatamente imboccato tre strade: le analisi sul sangue ritrovato, l’analisi delle telecamere e l’autopsia.
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