Il 2025 del volontariato piacentino, Laura Bocciarelli: “Presidio di coesione sociale molto importante, ma in trasfomazione” – AUDIO

Il 2025 del volontariato piacentino

Il 2025 del volontariato piacentino, Laura Bocciarelli: “Rimane un presidio di coesione sociale molto importante”. La Vice Presidente di Csv Emilia è stata ospite a Radio Sound di Volontariato in Onda il programma realizzato con CSV Emilia.

Il mondo del volontariato è sempre in trasformazione, soprattutto attraverso l’impegno dei volontari legato a progetti specifici. 

Il Covid ha rappresentato un po’ uno spartiacquecommenta Laura Bocciarelli –  probabilmente accelerando dei cambiamenti che erano già in corso. Abbiamo una situazione legata agli anziani di minor disponibilità perché, come sappiamo, l’età pensionabile è sempre più in là e quindi più alta. Poi ci sono tanti impegni familiari che tengono impegnate anche le persone anziane. 

I giovani?

Sì, sono presenti, perché non è che non ci siano i ragazzi nel volontariato, ma magari entrano per altre motivazioni. Ad esempio per crediti scolastici o per arricchire il curriculum, anche se naturalmente ci sono persone che sono coinvolte.

Trasformazione dunque è una delle parole più ricorrenti attualmente nel mondo del volontariato, anche quello piacentino, soprattutto per le nuove forme che richiedono sempre più competenze. 

Proprio per la maggiore richiesta di competenze, le difficoltà più sentite sono quelle legate alla burocrazia, alla digitalizzazione, al ricambio generazionale e poi è richiesta una maggiore professionalizzazione. Questo sicuramente è lo stato attuale della situazione del volontariato un po’ di tutta la nostra regione e non solo di Piacenza. 

Ci sono però sfide importanti in vista del 2026 che riguardano temi fondamentali per la collettività come la diminuzione dei luoghi di aggregazione e l’aumento della solitudine. Infatti il volontariato rappresenta proprio un’occasione per contrastare questi disagi e far sentire le persone utili fornendo anche un’opportunità di crescita personale.

L’individualismo sembra in crescita in questo presente

Sì, dobbiamo lavorarci. In particolare perché la società è un po’ cambiata, quindi va sicuramente rilanciata la cultura del dono e della gratuità. Anche il nostro centro di servizi per il volontariato, per quanto di sua competenza, cerca sempre di lavorare con le associazioni per rispondere a queste esigenze e per affrontare queste sfide per il futuro. 

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