Nuovo ospedale, Trespidi: “Scelta dell’area discutibile, sarà penalizzante sul piano economico e impedirà qualsiasi sviluppo futuro”

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«Mentre Comune e Ausl procedono con le fasi preliminari per la costruzione del nuovo ospedale di Piacenza, rimane irrisolta una questione di fondo che la giunta Tarasconi continua a ignorare: la scelta dell’area». È l’intervento di Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi, sulla futura struttura sanitaria che sorgerà nel nostro territorio.

«Una decisione che, così com’è, rischia di pesare in modo significativo sulle tasche dei cittadini. L’area individuata in via Bubba, infatti, ha perso la sua destinazione edificatoria in base alla Legge regionale 24/2017 sull’uso del territorio. Oggi si tratta di una “zona bianca”, cioè un terreno privo di destinazione urbanistica, che potrà diventare edificabile solo con l’approvazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale).

Questo significa una cosa molto semplice: l’esproprio costerà molto di più rispetto a un’area agricola, come quella che in passato era stata indicata dal centrodestra. In altre parole, una scelta urbanisticamente discutibile e finanziariamente penalizzante per la collettività».

«Ma non è solo una questione economica. L’area sostenuta con ostinazione dalla giunta Tarasconi – prosegue Trespidi – è incastonata tra la tangenziale e una zona residenziale densamente abitata. Una collocazione che impedisce qualsiasi sviluppo futuro, anche solo per eventuali ampliamenti o nuove funzioni sanitarie.

Si sta quindi scegliendo di costruire il principale presidio sanitario della provincia in un punto urbanisticamente bloccato, senza visione né prospettiva».

«E poi c’è un ultimo tema, altrettanto rilevante: che cosa ne sarà dell’attuale ospedale “Guglielmo da Saliceto”?

Ad oggi non esiste un piano chiaro. Il rischio – che speriamo di evitare – è quello di ritrovarsi con una grande area dismessa nel cuore della città, un nuovo “vuoto urbano” che potrebbe trasformarsi in un ecomostro nel centro storico. Per questo chiediamo con forza che Comune e Ausl facciano finalmente chiarezza: sui costi reali dell’area di via Bubba, sulle alternative possibili, e soprattutto sul destino dell’attuale policlinico» conclude Trespidi.

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