
“Così no, manchi già, proteggi chi sai tu”. A San Nicolò, e non solo, è il giorno del dolore per il tragico incidente che ha tolto la vita a Riccardo Cerati, 19enne residente proprio nella frazione di San Nicolò. Riccardo studiava al Raineri Marcora, era in quarta superiore. Aveva una grande passione: la moto. La stessa moto su cui ha perso la vita in seguito allo schianto contro un tir. La commozione è tanta perché Riccardo era il classico ragazzo a cui volere bene, pieno di energia, un vero amico.
Le indagini sull’incidente avvenuto ieri proprio nella sua San Nicolò, in via Agazzano, sono ancora in corso, ma qualcuno, nella cittadina, ha espresso la propria rabbia: “Anche se le cause sono ancora da accertare una cosa è assolutamente certa, io che in quella via ci vivo continuo e insisto a dire che sono testimone della velocità con cui sfrecciano tutti i mezzi nonostante il limite di 50. Per me questa è una morte preannunciata e che si poteva evitare, con dei dossi rallentatori o altri sistemi magari chissà che le cose sarebbero andate diversamente. Perché ormai Via Agazzano è una vera e propria tangenziale nonostante ci sia un centro abitato”.
Come detto, le indagini sono ancora in corso, ma dopo tragici fatti come la morte di Riccardo è inevitabile che dolore e rabbia siano i sentimenti più diffusi.
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