Maxi rissa al Cheope, feriti anche alcuni manifestanti dopo il sit-in sulla sicurezza: “Aggrediti in un agguato”. Le indagini proseguono

blank

Proseguono le indagini ed emergono nuove testimonianze in merito alla rissa avvenuta ieri sera in zona Cheope. I fatti, attualmente, parlano di due ragazzi nordafricani che hanno riportato lesioni. Ma ci sarebbero altre persone rimaste ferite, giovani di origini italiane: giovani che sostengono di essersi dovuti difendere da un gruppo di soggetti, pare nordafricani, addirittura armati di machete. Ovviamente le indagini sono in corso e attualmente si parla solo di segnalazioni che andranno certamente appurate e verificate.

Ma andiamo con ordine. Ieri sera, a Barriera Genova, lato Pubblico Passeggio, era in corso una manifestazione organizzata dalla Curva Nord del Piacenza Calcio: un sit-in per chiedere maggiore sicurezza in città. Secondo alcuni testimoni sarebbero nate alcune tensioni tra i manifestanti e un piccolo gruppo di giovani nordafricani: si sarebbe trattato, però, di semplici provocazioni verbali, parole di scherno e così via. Poi però, al termine della manifestazione, sarebbe accaduto qualcosa di più.

Sicuramente è avvenuto uno scontro fisico, resta da capire quali fossero le due fazioni e resta da accertare il legame con il sit-in di poco prima: sit-in e rissa potrebbero anche essere slegati tra loro e la rissa potrebbe essere esplosa per altri motivi. In quel caso sarebbe solo una coincidenza temporale, le indagini stanno cercando di appurarlo. I due nordafricani, però, non sono i soli ad aver riportato lesioni: anche alcuni giovani, che pare avessero partecipato alla manifestazione precedente, avrebbero riportato serie ferite. Ed è qui che arrivano le nuove segnalazioni.

Alcuni testimoni parlano di un gruppo di nordafricani che avrebbe aggredito alcuni dei manifestanti di ritorno verso le proprie auto al termine del presidio. Secondo alcuni, sarebbe spuntato persino un machete, oltre a bastoni e oggetti contundenti con cui i ragazzi nordafricani avrebbero pestato i manifestanti. A quel punto gli stessi manifestanti avrebbero risposto per difendersi e ne sarebbe scaturita la rissa vera e propria.

I due ragazzi nordafricani, invece, sostengono di essere stati aggrediti da un gruppo di italiani che prima della violenza li avrebbero anche rapinati. In realtà la rapina, o il tentativo di rapina, non sarebbe mai avvenuta. Resta da vagliare il loro racconto sull’aggressione, capire se effettivamente siano rimasti vittima di una violenza gratuita da parte di alcuni giovani. E a quel punto bisognerà poi comprendere il motivo e, appunto, il possibile legame col presidio precedente.

Insomma, al di là dei racconti di testimoni e persone presenti al momento dei fatti, i carabinieri stanno indagando per cercare di capire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Radio Sound
blank blank