Sciopero dei portavalori, i sindacati: “Da Piacenza a Reggio Emilia per la dignità del loro lavoro”

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Sono specializzate esclusivamente nel trasporto valori. Portano contanti e valori per la Banca d’Italia, per le poste portano alle filiali i soldi delle pensioni, lavorano per le banche commerciali e per i centri commerciali, per le autostrade, le pompe di benzina e i bancomat.

A Piacenza sono più di 40 e oggi, 6 giugno 2025, sono tutti in sciopero.

Anche da Piacenza lavoratrici e lavoratori in sciopero con presidio a Reggio Emilia “contro violazioni contrattuali e mancate tutele nel settore vigilanza privata”

Lavoratrici e lavoratori delle aziende BTV Spa e BSI Srl – attive nel settore della vigilanza privata, della contazione valori e dei servizi fiduciari – hanno aderito in massa allo sciopero nazionale indetto per la giornata di oggi, venerdì 6 giugno 2025.

La mobilitazione è promossa a livello regionale da Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS Emilia-Romagna, con presidio davanti alla sede del Gruppo Battistolli in località Mancasale, dove sono presenti anche le delegazioni sindacali da Piacenza e dalle altre province della regione.

“Le condizioni di lavoro sono sempre più critiche anche sul nostro territorio” – sottolineano Cgil, Cisl e Uil di Piacenza – “e riguardano violazioni contrattuali sistematiche, ritardi nei pagamenti e gravi carenze sul fronte della sicurezza, non più tollerabili.”

I motivi dello sciopero riguardano in particolare:

  • violazioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro su orari, inquadramenti e retribuzioni;
  • mancato pagamento puntuale degli stipendi e delle mensilità aggiuntive (13ª e 14ª);
  • utilizzo di mezzi non idonei e mancato rispetto delle norme di sicurezza previste per il settore;
  • totale assenza di risposte da parte delle aziende nonostante le ripetute richieste sindacali.

Dalla provincia di Piacenza diversi lavoratori hanno già segnalato situazioni di disagio estremo, aggravate da trasferimenti imposti e peggioramenti delle condizioni di lavoro.

Lo sciopero del 6 giugno rappresenta un momento decisivo per rilanciare una vertenza che nasce dai territori e che tocca da vicino anche la realtà piacentina. “Chiediamo alle istituzioni locali e alla cittadinanza di prestare attenzione a questa vertenza, che riguarda la dignità del lavoro e la qualità dei servizi di sicurezza e gestione valori, essenziali per tutta la collettività”

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