
Il Piacenza Baseball regge il confronto con il temuto Mondovì mettendo in carniere un prezioso pareggio. Convincente successo in gara1 per 14-10 mentre in gara2 i biancorossi resistono mezza partita prima di arrendersi 10-1.
Gara 1
Sul diamante la capolista sembra Piacenza che, nel bene e nel male, determina l’andamento della partita. I biancorossi schierano in batteria il venezuelano Alejandro Salgado, tesserato in extremis per ovviare al forfait di Gardenghi che in settimana verrà operato alla mano. Restano sempre in vantaggio ma per due volte rigenerano Mondovì rischiando di sciupare tutto. A preoccupare è la potenza dell’attacco piemontese che però nei primi quattro inning non fa danni. Piacenza rompe il ghiaccio al 3° con quattro arrivi a casa base (singoli di Carsana, Marelli, Hernandez e Salgado e dal doppio di Chacon). Il primo graffio ospite al 5° ed è pareggio (4-4 e tre rimasti in base) al quale Piacenza risponde subito coi punti battuti a casa da Salgado (6-4).
Passata la paura la squadra di D’Auria si costruisce un nuovo margine di sicurezza al 6° con 6 punti apparentemente risolutivi ( 12-4 dopo un “big-inning” da undici battitori con i singoli della coppia terribile Pancini-Hernandez). Quando si potrebbe annusare aria di manifesta superiorità, Mondovì fa capire che non si trova in testa alla classifica per caso. Con due eliminati spacca il match con due singoli, due doppi ed un fuoricampo. L’effetto sono 6 punti che rimettono tutto in discussione. Il merito piacentino è non perdere la testa, gestendo un vantaggio rifattosi esiguo e segnando altri 2 punti decisivi per arginare le velleità cuneesi (protagonisti ancora i primi quattro del line-up). Sul 14-10 ci pensa Sanna a fare il pompiere, contenendo con mestiere il miglior attacco incontrato finora in stagione. Solitamente con 11 valide si vince ma stavolta Mondovì trovava sulla sua strada un Piacenza in stato di grazia nel box con 16 valide, quattro delle quali di Salgado che con 4 su 5 miglior esordio non poteva fare.
Gara 2
Al pomeriggio Mondovì mostra ancor più i muscoli facendo capire che proprio non ci sta a tornarsene a casa a mani vuote. Da subito Da Silva fa fatica a tenere a bada le mazze ospiti concedendo più valide del preventivabile. Nonostante dieci valide, di cui la metà da extra-base, dopo 6 inning Mondovì è ancora a portata di mano (3-1) col punto battuto a casa da Carsana al 5°.
Le speranze crollano a partire dal 7° quando la capolista torna a picchiare forte e a suon di valide porta definitivamente il match dalla sua parte. Partita da dimenticare per Piacenza che può comunque sorridere per il pareggio di giornata e per come, almeno in una partita, ha messo in difficoltà la squadra più in forma del girone.
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