Siccità, Coldiretti: “Servono soluzioni strutturali, a lavoro su tutti i fronti”

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“Maggio e giugno si sono conclusi senza piogge significative sul nostro territorio, e l’avvio del mese di luglio conferma un quadro estremamente critico per le coltivazioni. Le scorte idriche sono sotto forte pressione e le aziende agricole necessitano di certezze per garantire continuità produttiva.” Lo dichiara il direttore di Coldiretti Piacenza, Roberto Gallizioli, richiamando la gravità già segnalata dal Consorzio di Bonifica riguardo all’inconsistenza delle risorse naturali negli ultimi mesi primaverili e nelle prime settimane estive.

“L’attivazione dell’erogazione dalla diga del Brugneto, con 2,5 milioni di metri cubi d’acqua distribuiti al territorio a partire da oggi, costituisce un intervento urgente che risponde positivamente al lavoro messo in campo in questi mesi e alle nostre richieste per tamponare l’emergenza idrica e alleviare temporaneamente la pressione su colture sensibili quali mais, pomodoro e foraggi – spiega Gallizioli –. Tuttavia, è indispensabile arrivare al rinnovo definitivo dell’accordo di concessione, con la trattativa tra le Regioni attualmente in corso, che dovrà garantire maggiore attenzione istituzionale ai bisogni dell’agricoltura piacentina con una programmazione a lungo termine”.

La situazione rimane complessa, specie nei distretti di Arda e Trebbia, dove i vincoli imposti dalle portate naturali e dai deflussi minimi obbligatori accentuano le difficoltà.

Coldiretti Piacenza sottolinea il proprio impegno su più livelli istituzionali e sindacali: “Siamo presenti costantemente nei tavoli tecnici, dialogando con il Consorzio di Bonifica, la Regione Emilia‑Romagna e gli enti locali – prosegue Gallizioli –. L’obiettivo è non solo gestire l’emergenza, ma innovare le modalità di pianificazione e distribuzione idrica.”

“La siccità non è più un’eccezione ma un fenomeno ricorrente – conclude Gallizioli –. Serve una strategia di lungo periodo: infrastrutture efficienti, regolamenti chiari e un modello di governance condivisa che metta al centro gli agricoltori. Coldiretti ci crede e continuerà a lavorare, perché la voce delle aziende agricole venga ascoltata nelle scelte politiche e operative.”

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