Tragedia sulla 45, la comunità albanese piange Ergi e Xhulio. Polemiche per l’illuminazione stradale

Tragedia sulla 45, oltre al dolore le polemiche. Parliamo dell’incidente di sabato notte, dove hanno perso la vita Ergi Skenderi e Xhulio Kaya, 20 e 21 anni, di origini albanesi. I due amici erano appena usciti dalla discoteca Village lungo la Statale 45. Stavano camminando lungo il ciglio della strada quando la Renault Twingo con a bordo I.V. li ha travolti.

Per i due giovanissimi non c’era già più nulla da fare all’arrivo dei soccorritori del 118. Dalla Twingo è invece uscita la ragazza di 30 anni, illesa, risultata positiva all’etilometro con un tasso alcolico quasi cinque volte oltre il limite consentito per chi guida.

Sul luogo dell’incidente si sono radunati amici e parenti delle due vittime che hanno affollato il tratto di statale chiuso per consentire i rilievi. La 30enne è stata ricoverata al pronto soccorso in stato di shock: è stata arrestata con l’accusa di omicidio stradale plurimo.

Le polemiche sono legate all’impianto di illuminazione. Il tratto stradale di fronte al Village è spesso e volentieri affollato durante le notti di apertura della discoteca. I ragazzi entrano ed escono, parcheggiano e attraversano la strada. Ma quella sera, secondo alcune testimonianze, i lampioni erano spenti. In attesa di accertare questo elemento, l’attenzione è rivolta alla sicurezza di un tratto stradale così delicato. La conducente era ubriaca, ma se i lampioni fossero stati accesi avrebbe evitato i due passanti?

Ora come detto, I.V. risulta in stato di arresto. La giovane imprenditrice pare fosse già finita nei guai anni fa sempre perché sorpresa alla guida dopo aver abusato di alcol.

La comunità albanese si stringe intorno alle famiglie di Ergi e Xhulio, lavoratori, appassionati di calcio. Xhulio, in particolare, era divenuto “famoso” nella società Royale Fiore dopo un gol siglato da metà campo.

Resta infine un ultimo punto da chiarire. Oltre a V., pare che all’interno della Twingo ci fosse una seconda persona. Almeno questo avrebbero dichiarato alcuni testimoni. Le indagini sono in corso.

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