Quindici “mentori” per i colleghi neo assunti in Comune, con Tutor Spa un progetto di affiancamento interno all’ente

Al via, per il Comune di Piacenza, un nuovo progetto strategico legato alla funzionalità e al benessere organizzativo interno: è iniziato in questi giorni il percorso formativo, affidato a Tutor Spa, che coinvolge 15 figure professionali – selezionate tra il personale in servizio da almeno quattro anni, con buone competenze organizzative e relazionali – chiamate a svolgere l’attività di mentoring per i colleghi assunti da meno di 24 mesi.

“Un vero e proprio team”

“Un vero e proprio team”, sottolinea la sindaca Katia Tarasconi, “disponibile a porsi come punto di riferimento per i dipendenti con meno esperienza e ad assumere un ruolo ben definito, operativo trasversalmente in tutti i settori e riconosciuto anche dal punto di vista contrattuale. E’ un’iniziativa che abbiamo voluto fortemente, perché ci consente di aggiungere un altro, importante tassello all’impegno condiviso per rafforzare lo spirito di squadra e il senso di appartenenza all’ente, valorizzando al meglio le nostre risorse umane e accompagnando in modo più completo, grazie a questa attività di affiancamento, quel turnover che abbiamo avviato con l’inizio del mandato, procedendo in poco più di tre anni ad oltre 100 nuove assunzioni”.

La figura del tutor

La figura del tutor è già presente nel mondo della scuola, ma per gli enti locali costituisce una novità: il Comune di Piacenza, tra i primi in Italia, ha scelto di inserirne la funzione a partire dal Piano integrato di attività e organizzazione 2025-2027, prevedendola nel proprio Piano formativo.

“L’impegno – rimarca il direttore generale Luca Canessa – è quello intrapreso in questi mesi con le numerose attività di onboarding rivolte ai nuovi assunti, nell’intento di garantire un ambiente di lavoro sempre più attrattivo e accogliente, orientato alla crescita individuale e collettiva, in grado di offrire adeguato supporto a chi inizia il proprio cammino professionale e al tempo stesso di dare nuove motivazioni e responsabilità ai dipendenti più esperti e consolidati. La formazione è fondamentale, perché inquadra i mentori in un ruolo che va oltre l’empatia e l’attitudine personale, definendone con chiarezza compiti e obiettivi”.

Tutor spa

“Sotto questo profilo – aggiunge la sindaca Tarasconi – è significativo che sia proprio una società partecipata del Comune, Tutor Spa, a gestire questo percorso innovativo e fortemente orientato alla qualità del lavoro, al benessere dei dipendenti e a un costante scambio di competenze lavorative e relazionali tra settori diversi, per cui ogni mentore potrà seguire colleghi facenti capo non solo al proprio ambito di appartenenza ma anche ad altri, favorendo il dialogo, l’ascolto e la serenità del confronto su tutti gli aspetti inerenti l’attività del personale di recente inserimento. Vorremmo che ciascuno dei nuovi colleghi sentisse di essere una componente importante per il futuro non solo dell’Ente, ma di tutta la comunità piacentina: i mentori possono aiutare a esprimere al massimo questo potenziale”.

“Investire nel benessere dei dipendenti e in processi di inserimento guidati – chiosa Canessa – rappresenta oggi il modo più efficace per garantire la continuità amministrativa e un servizio efficiente alla cittadinanza.”

La rete di supporto

La rete iniziale di supporto è composta da 15 mentori interni, provenienti da diversi settori dell’ente, con l’obiettivo di portarne il numero a 20, ciascuno dei quali potrà seguire un massimo di 10 nuovi colleghi. Il tutor è chiamato a facilitare l’integrazione e condividere aspetti salienti del lavoro, delle procedure e degli strumenti, facilitando non solo l’accesso alle risorse interne e l’utilizzo degli applicativi trasversali in uso, come i programmi di rilevazione delle presenze o il software del Protocollo, ma collabora anche con gli uffici competenti nella pianificazione della formazione necessaria, monitorando l’apprendimento e il trasferimento delle competenze nel biennio di affiancamento.

Il mentore predisporrà inoltre un piano di lavoro per la crescita del neoassunto e una breve relazione annuale sull’attività svolta. Il progetto sarà monitorato attraverso una valutazione d’impatto basata su indicatori chiave di perfomance, come la riduzione del turnover e delle domande di mobilità in uscita, l’incremento del benessere e della motivazione.

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