
In un’epoca segnata da cambiamenti climatici, crisi ambientali e crescenti disuguaglianze sociali, la scuola si conferma motore di trasformazione e consapevolezza. A Piacenza, il progetto “IESS – Innovazione Ecologica e Sociale a Scuola” è stato promosso da Legambiente Piacenza in collaborazione con energetica APS e realizzato con il sostegno di Comitato territoriale Iren di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il patricinio del Comune di Piacenza e l’adesione del suo CEAS Infoambiente, dell’Ufficio Scolastico Regionale e di enti del terzo settore come CSV Emilia, ARCI, Mondo Aperto, Fabbrica&Nuvole, Cooperativa Sociale Des Tacum.
IESS – un progetto virtuoso
IESS si è distinto come un esempio virtuoso di partecipazione dal basso e formazione civica.
Lanciato nel 2024 come iniziativa “bottom up”, IESS ha rovesciato la logica dei progetti calati dall’alto, valorizzando le esperienze già attive nelle scuole piacentine. In occasione di una call per la raccolta di buone pratiche, 27 azioni concrete sono state presentate da insegnanti motivati e competenti, impegnati quotidianamente con i loro studenti nel dare risposta concreta agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Intervista con la presidente di Legambiente Piacenza Laura Chiappa
“È un progetto che, come Legambiente, in collaborazione all’Associazione Energetica – racconta la presidente di Legambiente Piacenza Laura Chiappa – abbiamo presentato per l’anno scolastico 2024-2025, che riguarda proprio i temi della transizione ecologica a scuola”.
IESS – Un’epoca di grandi cambiamenti climatici
“Siamo in un’epoca segnata da grandi cambiamenti climatici, crisi aziendale, disuguaglianze sociali e quindi la scuola diventa una roccaforte, un motore di trasformazione e di consapevolezza su questi temi. Lo scorso anno ci siamo dati un obiettivo e abbiamo fatto una scommessa, cioè quella di portare un contributo agli obiettivi di realizzazione dell’Agenda 2030, facendo in modo che le scuole, che sono fucine di idee, progetti, intuizioni, che lavorano tantissimo sui campi dell’Agenda, venissero conosciute nei loro progetti, ma soprattutto i progetti non restassero soltanto appannaggio all’interno della scuola, ma venissero a contaminare altre scuole e la città”
IESS, Progetti con la volontà di un cambiamento
“Abbiamo chiesto a tutte le scuole di Piacenza di mandarci progetti che come obiettivo avessero concretamente la volontà di cambiare dal punto di vista ambientale e sociale il territorio. Ne abbiamo selezionati 27, azioni concrete, con le motivazioni, una giuria ne ha selezionati 10 e questi sono diventati i progetti di eccellenza delle scuole piacentine”.
IESS – Contaminazione tra le scuole
“Questi progetti poi sono stati presentati in altre istituti in modo da contaminare altre scuole perchè ci fosse uno scambio, il problema è questo,le scuole fanno tantissime, bellissime e concrete buone pratiche, che spesso restano relegate proprio all’interno della scuola che invece possono essere volano di trasformazione del territorio piacentino.Quindi noi non abbiamo fatto altro che promuoverle e diffonderle sia all’interno delle scuole che all’esterno”.
Progetti che ripartiranno con il nuovo anno scolastico
“Progetti di scambio che sono arrivati fino alla fine dell’anno scolastico , ma andranno avanti anche a settembre. Ogni progetto viene portato in altre classi e, la cosa più bella secondo noi, è la partecipazione attiva dei ragazzi, quindi qualsiasi progetto che sia quello sulla biodiversità urbana, il commercio ecosolidale, la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile, è stato realizzato dai ragazzi con dei reel che hanno avuto migliaia e migliaia di visualizzazioni per promuovere questi progetti. In questo modo poi siamo stati contattati da tante altre scuole che vorrebbero applicarlo nella loro realtà”
La scommessa di contaminazione
Quindi questa è un po’ la scommessa di contaminazione ovvero il progetto scolastico che diventa volano di trasformazione prima della scuola e poi del territorio. Tra l’altro sono progetti visionati anche dall’amministrazione comunale di Piacenza, da altre realtà territoriali, quindi hanno un valore che andrà avanti nel tempo e il prossimo anno certamente continueremo”.
IESS – i progetti
Dalla coltivazione di orti scolastici – anche con tecniche idroponiche – alla promozione della mobilità sostenibile, dalla cura della biodiversità urbana al commercio equo e solidale, fino alla gestione intelligente dei rifiuti: l’educazione ecologica e sociale si fa concreta. Una giuria nazionale ha selezionato 10 esperienze d’eccellenza, dando vita al “Green Team”: un gruppo di docenti che ha partecipato a un percorso di formazione avanzata su scuola sostenibile, eco-ansia, comunicazione e social media.
IESS – obiettivo
Obiettivo: coinvolgere e ispirare altri insegnanti e comunità educanti meno consapevoli, attraverso strumenti efficaci e accessibili. La creazione di video brevi strutturati secondo lo schema “gancio-corpo-call to action”, diffusi su Instagram e TikTok, è vincente: in soli due mesi si sono raggiunte quasi 100.000 visualizzazioni, con 10 insegnanti e oltre 1000 studenti coinvolti, molti dei quali hanno partecipato anche al montaggio e alla sonorizzazione.
Elemento chiave del progetto
Un altro elemento chiave del progetto è stato l’avvio di scambi e contaminazioni virtuose tra scuole, già concretizzatisi nel corso di questo anno scolastico. I docenti del Green Team e i loro studenti hanno avviato visite reciproche, incontri interscolastici e attività congiunte, creando una rete attiva e cooperativa. Queste esperienze stanno favorendo la circolazione delle buone pratiche tra ordini di scuola diversi e tra istituti con storie e contesti differenti, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e la capacità di innovazione collettiva. Nel prossimo anno scolastico, questi scambi cresceranno ulteriormente con nuove collaborazioni già in programma e un maggiore coinvolgimento del territorio.
“La gente ha diritto di sapere”, ricorda George Marshall, comunicatore ambientale britannico. È proprio questo il principio guida di IESS: informare, coinvolgere, costruire una identità collettiva consapevole e attiva, a partire dal contesto scolastico, per affrontare insieme la transizione ecologica e sociale.
Il progetto guarda già avanti: nel secondo e terzo anno, l’obiettivo è ampliare la partecipazione, coinvolgere anche i Comuni della provincia, raccogliere e valorizzare pratiche quotidiane meno visibili ma ad alto impatto, e consolidare la rete tra scuole, enti e cittadini.
IESS, una risposta concreta ad una domanda urgente
IESS è una risposta concreta a una domanda urgente: come cambiare abitudini, stili di vita, mentalità? La scuola è il primo luogo dove questo cambiamento può e deve partire. E a Piacenza, sta già accadendo.
Interventi dei partecipanti alla conferenza Stampa
Selina Xerra per il Comitato territoriale di Iren
“Il progetto incarna lo spirito dei comitati territoriali di Iren che è quello di creare valore sostenibile per il territorio, valore ambientale certamente ma soprattutto valore sociale che è creare cultura e conoscenza che diventino patrimonio permanete attraverso la formazione degli insegnanti e dei giovani ed attraverso il confronto intergenerazionale. Un elemento importante del progetto sono i gemellaggi tra scuole, obbiettivo di agenda 2030 assolutamente centrato: il lavorare insieme e fare rete tra scuole, associazioni enti ed imprese è una ricchezza per il territorio che sriversa sui cittadini. Una chiave per il futuro sarà sfidarsi a misurare il valore che questo progetto sta generando per la comunità e il territorio.”
Avv.Luigi Salice per la Fondazione di Piacenza e Vigevano
“IESS è un progetto su cui la Fondazione ha scelto di investire perché è particolarmente coerente con le proprie linee strategiche, sia per gli obiettivi che persegue, sia per il metodo che ha scelto di adottare – ha sottolineato Luigi Salice, consigliere di CDA della Fondazione di Piacenza e Vigevano –. Con IESS si intende infatti valorizzare il ruolo della scuola, quale luogo privilegiato per promuovere la sensibilità ambientale, e lo si fa scegliendo di lavorare sulla dimensione della rete, mettendo insieme persone, progetti, iniziative, buone prassi. Ancora una volta, lo vedremo dai risultati che saranno illustrati, nella messa a sistema, l’insieme è molto più grande della somma delle sue parti“.
Serena Groppelli assessore all’ambiente del Comune di Piacenza
“Il progetto IESS si integra perfettamente con le linee guida della nostra amministrazione, sia sul piano sociale che ambientale, per diversi motivi. Innanzitutto, per il suo carattere concreto: offre infatti agli studenti l’opportunità di trasformare in azioni reali quanto ideato in classe, rendendoli protagonisti attivi di un cambiamento tangibile. Un altro aspetto fondamentale è la sinergia tra le dimensioni ambientale e sociale che questo progetto riesce a realizzare. Non a caso, come amministrazione abbiamo scelto di declinare gli obiettivi dell’Agenda 2030 su tutte le linee di mandato, con una particolare attenzione proprio ai temi della sostenibilità in tutte le sue declinazioni”.
“Il progetto ha inoltre favorito un importante arricchimento reciproco tra scuola, associazioni, società civile ed enti pubblici. A testimonianza di questo valore, abbiamo deciso di adottare uno dei percorsi sviluppati — quello dedicato alla gestione dei rifiuti, ideato dagli studenti del Liceo Gioia — all’interno delle attività dei nostri uffici comunali. Infine, il lavoro svolto ha saputo creare una rete solida e attiva di scambio di buone pratiche, un obiettivo pienamente raggiunto. La nostra speranza è che queste esperienze possano produrre ricadute concrete e misurabili anche tra la cittadinanza adulta, contribuendo così a diffondere comportamenti virtuosi anche nella vita quotidiana”.
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