Piazza Cittadella e cantiere ancora fermo, le associazioni: “Dall’amministrazione affermazioni al limite del surreale”

Cantiere di Piazza Cittadella ancora fermo. Sulla questione intervengono le associazioni da sempre contrarie al progetto. Legambiente, Italia Nostra, Archistorica, Piacenza Mosaico.

“Possiamo assicurare che l’imbarazzo dei cittadini è sempre più grande e diffuso in città per le affermazioni sulle tempistiche dei lavori che stanno assumendo connotati al limite del surreale”.

LA NOTA DELLE ASSOCIAZIONI

Da sempre, come associazioni, contrastiamo il progetto di realizzazione del parcheggio di Piazza Cittadella per motivazioni di sostanza sia urbanistiche che ambientali, ampiamente divulgate negli anni. L’attuale Amministrazione ha invece fatto una scelta diversa, anche se molto osteggiata dalla cittadinanza e all’interno del Consiglio Comunale, senza fare alcun passo indietro, anche di fronte a situazioni legali e amministrative controverse e problematiche.

Cantiere fermo e disagi enormi

Da mesi i lavori languono, il cantiere giace abbandonato, con pochissimi operai presenti apparentemente senza alcuna direttiva e senza attività da compiere. Mentre fuori dal cantiere i disagi sono enormi, sia per la riduzione dei posti auto disponibili, sia per gli ingorghi che coinvolgono anche gli autobus. A fronte di questa situazione il Vice Sindaco in Consiglio Comunale e il Direttore Generale del Comune hanno placidamente affermato che il cronoprogramma dei lavori sarà rispettato. Bongiorni ha attribuito il rallentamento alla “scoperta di sottoservizi che non risultano su alcuna planimetria” (con buona pace del famoso “georadar”, evidentemente mai utilizzato).

Cronoprogramma “largo” o tempi impossibili da rispettare?

Canessa invece attribuisce il “rallentamento” dei lavori alla procedura di interdittiva avviata dalla Prefettura. Comunque sia, per entrambi, il “cronoprogramma verrà rispettato”. Viene dunque spontanea una domanda: se i lavori sono fermi da mesi e procedono con continue interruzioni com’è possibile che l’opera venga consegnata entro il termine previsto? O il cronoprogramma originalmente previsto era del tutto approssimativo e con tempistiche eccessivamente dilatate, oppure – se corretto – è praticamente impossibile che venga davvero rispettato, con tutte queste pause “tecniche”; affermare con sicurezza il contrario significa prendere in giro i cittadini.

Comprendiamo bene il tentativo di sostenere politicamente, anche a dispetto dei santi, una posizione sempre più complicata e difficile da gestire ma ciò dovrebbe avvenire nel rigoroso rispetto delle istituzioni – in particolare del Consiglio Comunale – e soprattutto nel rispetto dei cittadini che si ha l’onore e l’onere di amministrare.

Possiamo assicurare che l’imbarazzo dei cittadini è sempre più grande e diffuso in città per le affermazioni sulle tempistiche dei lavori che stanno assumendo connotati al limite del surreale.

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